La Valle dei Templi di Agrigento, dal 1997 patrimonio UNESCO, è diventata nel 2000 Parco Archeologico Regionale.
Con i suoi 1300 ettari è uno dei siti archeologici più grandi del Mediterraneo, e proprio per questo per visitarlo al meglio avrai bisogno di una guida.
Cercheremo pertanto di aiutarti noi, fornendoti il miglior percorso di visita e le principali caratteristiche dei siti di maggior interesse.
Sei pronto?
E allora…partiamo!
Indice
La Storia di Agrigento e della Valle dei Templi
La Valle dei Templi corrisponde all’antica Akragas, il monumentale nucleo originario di Arigento.
Definita “Città più bella fra quante son albergo per gli uomini” dal poeta Tindaro, Akragas fu fondata nel 580 a.C.da coloni provenienti da Rodi e da Gela.
Situato su un promontorio con vista sul mare, l’insediamento fu protetto nel VI secolo da un circuito di mura ancora oggi parzialmente visibile.
Sviluppatasi soprattutto al tempo del tiranno Terone (488-473 a.C.) e della vittoria sui Cartaginesi, Akragas vide nel V secolo la costruzione di tantissimi templi, segno della prosperità della città.
Purtroppo la fortuna smise di arridere all’insediamento, e nel VII secolo la città si impoverì e si spopolò al punto da ridurre il centro urbano alla sola collina dell’acropoli, mentre sia la zona urbana che quella dei templi vennero abbandonati.
Tuttavia la Valle dei Templi di Agrigento è tutt’ora uno dei siti archeologici meglio conservati, e tanti sono ancora gli edifici chiaramente visibili.
La Visita
Iniziamo con una premessa molto scontata: in Sicilia fa caldo.
E alla Valle dei Templi fa tanto caldo, anche perché buona parte del percorso di visita non è ombreggiato.
Questo significa che ti sconsigliamo caldamente (tanto per stare in tema) di visitare la Valle dei Templi di Agrigento nelle ore centrali della giornata, soprattutto in piena estate.
E portati una buona scorta d’acqua, anche se troverai sparse per il sito alcune fontanelle.
La Rupe Atenea
Dalla biglietteria parte un percorso che ti porterà a visitare i più importanti tra gli 11 templi presenti nel sito, ma prima di avviarti lungo il sentiero fai una deviazione verso la Rupe Atenea, che ovviamente si trova in salita.
Qui si ergeva il Santuario di Zeus Atabyrios e di Athena Lindia, due divinità importate da Rodi.
Ancora oggi possiamo però vedere il Tempio di Demetra, inglobato negli anni all’interno della chiesa di San Biagio.
Dal terrazzo del Tempio, percorrendo una scalinata incavata nella roccia, si giunge al Santuario rupestre di Demetra e Persefone, legato al culto dell’acqua.
A questo punto torna verso le biglietterie e iniziamo il vero e proprio percorso.
Il Tempio di Giunone
Databile intorno al 460 a.C, fu incendiato nel 406 dai Cartaginesi.
Come tutti i templi del sito è dorico e la cosa curiosa è che in realtà, nonostante il nome, non è dedicato a Giunone.
A cosa si deve il qui-pro-quo?
Ad un’errata interpretazione di un passo dello scrittore romano Plinio il Vecchio, che non si riferiva a questo tempio ma bensì a quello di Giunone in Magna Grecia.
Da qui percorriamo la Via Sacra, e scorgiamo già alla nostra sinistra i resti delle mura a protezione del complesso.
Inoltre ti troverai ad attraversare il Giardino dei Giusti, non un vero e proprio cimitero ma piuttosto un ricordo dei caduti per mano della Mafia nonché di personalità che hanno dato tanto all’umanità.
Il Tempio della Concordia
Il Tempio della Concordia è il tempio meglio conservato in assoluto qui ad Agrigento, e uno tra i meglio conservati al mondo in generale.
Questo perché nel VI secolo Gregorio, vescovo di Agrigento, consacrò il tempio ai Santi Apostoli Pietro e Paolo e lo rese quindi cristiano.
Ai piedi del Tempio, presso la Via Sacra, possiamo vedere anche una raffigurazione di Icaro, caduto al suolo perché privo di ali.
Le Caprette Girgentane
Sempre continuando a camminare ti imbatterai in qualcosa forse di inaspettato: delle capre.
Ebbene sì, proprio delle vere capre…ma speciali.
Si tratta infatti delle capre girgentane, razza autoctona ma in via di estinzione riportata in auge in tempi recenti.
La loro caratteristica?
Delle belle corna tortili.
Villa Aurea e la Necropoli Paleocristiana
Ecco comparire una bella villa moderna, Villa Aurea, e di certo ti chiederai cosa ci faccia nella Valle dei Templi di Agrigento un edificio simile.
Questa era la dimora di un ricco mecenate inglese, tal Alexander Hardcastle, che alla sua morte donò casa e terreni al Comune di Agrigento.
Parliamo del 1933, quando ovviamente il valore archeologico di questa zona non era ancora riconosciuto come oggi.
Nel giardino di Villa Aurea troviamo una zona sepolcrale ipogea: la Grotta Fragapane.
Si tratta di una grande catacomba comunitaria, con corridoi e varie camere sepolcrali.
Dall’altro lato rispetto a Villa Aurea invece circa 130 tombe a cielo aperto, che costituiscono la necropli paleocristiana e risalgono al III e IV secolo d.C.
Il Tempio di Ercole
Arriviamo quindi al tempio di Ercole, di cui non rimangono che otto colonne.
Innalzato alla fine del IV secolo a.C., è il più antico tra i templi qui presenti.
La Necropoli Giambertoni e la Tomba di Terone
Qualche centinaio di metri più in basso rispetto al Tempio di Ercole troviamo la Necropoli Giambertoni, con il suo reperto più distintivo: la Tomba di Terone.
Edificata a forma di piramide, è un monumento sepolcrale di epoca romana che svetta tra tutte le altre tombe basse in pietra calcarea.
Da quest’area in realtà provengono reperti illustri, come la il sarcofago dipinto che ospitava le spoglie di un bambino e che ora è conservato al Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo.
Il Tempio di Asclepio e Quello di Zeus
Percorreremo ora una strada più moderna, e attraverseremo una delle tante Porte all’interno del sito archeologico, la porta IV o Porta Aurea.
Ecco che ci imbattiamo nei resti del Tempio di Asclepio, o Esculapio, facente parte di un Santuario extraurbano presso cui si recavano anticamente i malati per chiedere la guarigione.
Entriamo quindi nell’area che ospita i resti del tempio di Zeus o Giove Olimpico, tra i più grandi del mondo greco.
La sua particolarità era l’essere adorno di enormi statue, i telamoni, raffiguranti Atlante e alte più di 7,5 m.
Presso il Tempio possiamo ancora vedere il calco di una di queste immense statue, il Telamone dell’Olympeion, mentre l’originale è conservata insieme ai resti di altre tre presso il Museo Archeologico.
Nelle vicinanze del Tempio di Zeus, poche centinaia di metri più a Nord, troviamo il Ginnasio, l’unico edificio antico legato ad attività ginniche.
Sono stati rinvenuti i resti di un portico per le attività al coperto, un altare per la celebrazione dei riti connessi alle attività sportive, una grande vasca e una pista all’aperto destinata alla corsa, circondata da due file di sedili.
Il Santuario delle Divinità Ctonie e il Tempio dei Dioscuri
Nell’area sottostante troviamo quindi il Santuario delle divinità Ctonie, Demetra e Persefone, all’interno del quale sorge il Tempio dei Dioscuri.
Essendo all’interno del Santuario forse il Tempio in questione non sorse con l’intento di omaggiare i due Dioscuri, Castore e Polluce, ma così è stato battezzato.
Del Tempio non restano che quattro colonne con al di sopra una trabeazione.
Il Giardino Kolymbetra e il Tempio di Efesto
Si tratta di un agrumeto gestito dal FAI dal grande valore naturalistico e paesaggistico da cui è possibile accedere, attraversando la Porta V, ad un viottolo che conduce al Tempio di Efesto, o Vulcano.
Di questo non rimangono che il basamento e due colonne.
L’Ekklesiasterion e l’Oratorio di Falaride
Tornando indietro verso la Porta Aurea, quella che abbiamo percorso per raggiungere il Tempio di Asclepio o Esculapio, raggiungiamo il Poggio di San Nicola.
Sul suo versante meridionale sorge l’Ekklesiasterion, il luogo dove si riuniva l’assemblea dei cittadini.
In origine di forma circolare, ora non restano che una porzione della cavea e diciannove file concentriche di gradini.
Sulle strutture dell’Ekklesiasterion nel I secolo a.C. fu costruito il cosiddetto Oratorio di Falaride, un tempietto trasformato in epoca medievale in una cappella dedicata alla Vergine.
Il Bouleuterion
Sul versante Nord del Poggio ci imbattiamo invece nel Bouleuterion, la Sala del Consiglio dei rappresentanti del popolo.
Costruito fra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C., presenta una struttura rettangolare con colonne, una cavea e sei file di sedili, il tutto preceduto ad Est da un portico con cortile di cui oggi non rimangono che i resti.
Nel corso del III secolo il Bouleuterion cambiò funzione e divenne un edificio destinato ad ospitare esercizi di canto, manifestazioni musicali e concorsi di poesia e musica.
Il Museo Archeologico
Sempre su Poggio San Nicola troviamo il Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo, con all’interno il Tempio di Iside.
Esso vanta ben 19 sale espositive ed una grande e pregevole collezione di vasi, nonché il già citato telamone.
Il Quartiere Ellenistico-Romano
Concludiamo con il quartiere ellenistico-romano, che si estende per ben 10000 mq.
Si tratta di una testimonianza della cultura abitativa nell’antica Agrigento e si compone di 27 edifici delimitati da quattro assi stradali, i cardines.
Potrai vedere varie cisterne per la raccolta e la conservazione delle acque, canali di scolo, botteghe e magazzini.
Le abitazioni di solito si sviluppavano attorno ad un cortile ad atrio o con colonne, ed erano realizzate senza leganti se non talvolta in laterizio.
Col tempo alcune domus si fusero fra loro, si ampliarono e si arricchirono di pitture alle pareti e mosaici a pavimento, con motivi di vario genere che spaziano dallo zoomorfo al geometrico.
Tra le domus più decorate troviamo la Casa delle Svastiche, la Casa della Gazzella, la Casa del Maestro Astrattista e la Casa del Mosaico a Rombi.
Il Teatro di Agrigento
Individuato solo nel 2016 poco più a Sud del quartiere ellenistico, il Teatro presenta molte affinità con i teatri di Solunto e Segesta costruiti nel II secolo a.C.
Durante lo scavo sono stati portati alla luce anche frammenti di maschere teatrali e di statuette.
Orari, Prezzi e Informazioni Utili
La Valle dei Templi di Agrigento è attualmente aperta al pubblico dal 21 maggio dalle ore 08.30 alle ore 20.00.
L’ultimo ingresso è un’ora prima della chiusura, ma calcola che per visitare tutto il sito come si deve impiegherai una buona mezza giornata.
Gli ingressi attualmente sono contingentati, ma sono tornati disponibili i tour guidati e le audioguide.
Al momento il biglietto intero per la sola Valle dei Templi di Agrigento costa 10€ se intero e 5€ se ridotto.
Se vuoi acquistarlo in loco, attualmente è disponibile la biglietteria del Tempio di Giunone (Via Panoramica dei Templi).
Di norma presente anche la biglietteria del Teatro Ellenistico (Contrada San Nicola, di fronte al Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo) e di Porta V (Contrada Sant’Anna, Via Caduti di Marzabotto).
Oppure potresti optare per un tour guidato piuttosto breve e intenso…
Anche i parcheggi sono a pagamento: 5€ a camper.
I mezzi ricreazionali possono sostare esclusivamente all’interno del parcheggio autorizzato di Porta V.
Altri parcheggi, non però per i camper, sono ubicati vicino alle altre due biglietterie.
I cani sono ammessi purché tenuti al guinzaglio e museruola (quest’ultima solo se di grossa taglia).
Non possono però entrare nei templi né avvicinarsi ai monumenti.
Mangiare e Bere
Troverai una caffetteria all’interno del Parco Archeologico, precisamente verso il Tempio della Concordia: approfittane, perché è l’unica nel sito!
Dove Sostare col Camper
Dopo la visita alla Valle dei Templi di Agrigento noi ci siamo spostati all’area sosta Punta Piccola Park in Viale Mediterraneo 20 a Porto Empedocle, ma in zona è anche presente un campeggio.
Si tratta del Camping Valle dei Templi in Viale Emporium, 94.
La Valle dei Templi di Agrigento: le Nostre Conclusioni
Amiamo la storia e l’archeologia, e di conseguenza ci è piaciuto molto visitare la Valle dei Templi di Agrigento durante il nostro progetto #siciliaincamper.
Avessimo avuto più tempo, e avesse fatto un po’ meno caldo…!
Di sicuro ci torneremmo volentieri, magari in un altro momento dell’anno, ma intanto…alla prossima!
Valle dei Templi di Agrigento
Sito web: https://www.parcovalledeitempli.it/