In questi giorni sui giornali e in tv, per non parlare dei social, si fa un gran parlare di Coronavirus e COVID-19.
Ma cosa sappiamo ad oggi di questo, fino a poco tempo fa, illustre sconosciuto, e come contrastarlo?
Indice
Chiediamo all’Esperta!
Per avere risposte alle nostre tante domande abbiamo “importunato” una mia (ciao, qui è Chiara che scrive!) cara amica. Si tratta di Angela De Marco, specializzanda in Pediatria e nostro faro nella notte ogni volta che qualcuno in famiglia ha qualche problema di salute.
La chiamiamo quando la nonna non è in forma, quando la nostra nipotina si ammala, quando noi incappiamo in qualche astruso malanno.
E di solito sono astrusi forte eh…Potremmo far tranquillamente concorrenza al barone Lamberto di Rodari.
L’ho conosciuta all’epoca delle superiori, ed è sempre stata un piccolo genio. 9 e 10 in ogni materia scolastica, appunti sempre meticolosi ed ordinati, ha partecipato più volte alle olimpiadi di matematica. E neanche a dirlo il percorso universitario presso la Facoltà di Medicina è stato brillante, e la laurea l’ha conseguita con il massimo dei voti. Attualmente lavora presso un Ospedale Pubblico qui a Torino.
Insomma, Angela ci salva sempre la vita, ed è un autentico pozzo di scienza. Ci sono poche cose e persone su cui potrei mettere la mano sul fuoco al mondo, ma lei è una di queste.
Quindi via con le domande!
Il Coronavirus è un virus del tutto nuovo per l’uomo o in parte è una nostra vecchia conoscenza?
Questo Coronavirus è stato identificato per la prima volta nell’uomo a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019 come causa della malattia respiratoria ora denominata COVID-19.
È un nuovo ceppo di Coronavirus, chiamato SARS-CoV-2, perché sembra essere fratello di SARS-CoV, il virus responsabile della famosa SARS, sindrome respiratoria acuta grave.
Entrambi appartengono a una famiglia di virus chiamata “Coronaviridae”, identificata a metà degli anni ’60 e comprendente virus che possono infettare l’uomo e alcuni animali, come pipistrelli e cammelli, causando uno spettro di patologie respiratorie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi.
Quali sono le differenze con il virus dell’influenza? E a livello di sintomi?
La differenza fondamentale è che SARS-CoV-2 è un nuovo Coronavirus su cui sappiamo ancora ben poco mentre l’influenza la conosciamo da molto tempo.
Tutti noi siamo suscettibili all’infezione perché non abbiamo anticorpi contro questo nuovo virus, mentre abbiamo accumulato una certa immunità nei confronti dei ceppi di influenza stagionali. Non abbiamo un vaccino che ci difenda come per l’influenza.
Inoltre la sua letalità per ora sembra più alta (2-3% vs <1%) rispetto all’influenza.
Per questi motivi, quando si identifica un soggetto affetto da SARS-CoV-2 si cerca di tracciarne i contatti delle ultime due settimane per cercare di contenere la diffusione dell’epidemia, cosa che ovviamente non avviene per la comune influenza.
A livello dei sintomi è difficile discriminare le due patologie perché danno entrambe sintomi respiratori, ma a quel punto è l’anamnesi, cioè il sospetto di essere stato recentemente in stretto contatto con un caso confermato di COVID-19, a fungere da discriminante e far scattare l’allerta.
Il contagio come si propaga?
Attraverso il contatto stretto con un soggetto infetto e in particolare attraverso le goccioline respiratorie emesse dal malato con i colpi di tosse, gli starnuti, quando si soffia il naso o attraverso mani contaminate non lavate portate a livello di bocca, naso o occhi.
Anche se gli alimenti non trasmettono la malattia, è buona norma manipolarli rispettando le comuni pratiche igieniche.
È ancora in fase di studio, ma sembra che il virus possa sopravvivere alcune ore nell’ambiente, quindi è importante disinfettare le superfici potenzialmente contaminate.
I comuni animali domestici, come cani e gatti, non diffondono l’infezione.
Come possiamo evitare di contrarre il Coronavirus?
Applicando le comuni norme igieniche che in realtà dovremmo mettere in pratica sempre:
- lavandoci spesso e accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 60 secondi o usando soluzioni alcoliche
- tossendo o starnutendo nella piega del gomito, gettando i fazzoletti usati in un cestino chiuso subito dopo l’uso
- evitando di frequentare luoghi chiusi affollati, mantenendo almeno un metro di distanza dalle altre persone, soprattutto quando tossiscono, starnutiscono o se hanno la febbre
- pulendo le superfici potenzialmente contaminate con disinfettanti a base di cloro o alcol
- mantenendosi aggiornati sulla diffusione dell’epidemia e sulle direttive diffuse quotidianamente dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Se presento i sintomi, cosa devo fare? E quali cure ci sono attualmente?
Dobbiamo ricordarci che siamo nel pieno della stagione influenzale, perciò in caso di febbre, tosse, mal di gola, mal di testa e soprattutto difficoltà respiratoria, dobbiamo rivolgerci, come facciamo normalmente, al nostro medico o pediatra di base.
Se nei 14 gg precedenti l’esordio dei sintomi ho avuto un contatto stretto con un caso confermato o probabile di infezione da SARS-CoV-2, non devo andare in pronto soccorso, ma restare a casa, telefonare al mio medico curante o chiamare il numero verde attivato dalla mia Regione, lavarmi regolarmente le mani, utilizzare fazzoletti usa e getta, indossare una mascherina chirurgica nel caso in cui io debba entrare in contatto con altre persone o al contrario devo prendermi cura di un soggetto ammalato con sospetta infezione da SARS-CoV-2, non devo usare i numeri di emergenza 112/118 a meno che non sia davvero necessario.
Attualmente non esistono farmaci antivirali specifici, ma studi al riguardo sono in corso. Il trattamento, come per molte altre malattie virali, è sintomatico.
Il vaccino contro la normale influenza stagionale può in qualche modo proteggerci?
No, perché si tratta di un virus diverso dai virus in causa nella comune influenza stagionale.
Dobbiamo avere paura del Coronavirus? Moriremo tutti?
Non dobbiamo farci prendere dal panico e soprattutto credere a tutto quello che sentiamo o leggiamo ad esempio sui social, ma dobbiamo seguire le comuni norme igieniche, mantenerci informati sugli aggiornamenti diffusi quotidianamente dagli organi competenti perché la situazione è al momento imprevedibile e in continua evoluzione. Ma per fortuna contemporaneamente aumentano anche le nostre conoscenze su questo nuovo Coronavirus.
Le misure restrittive che si stanno adottando in queste settimane hanno proprio lo scopo di rallentare la circolazione del virus e diluire i casi di contagio nel tempo per evitare il collasso delle strutture ospedaliere e la conseguente difficoltà di cura dei casi più gravi.
Collegandoci alla domanda precedente, la psicosi che si sta scatenando soprattutto sui social è giustificata?
Nessuna psicosi è mai giustificata, tutto ciò che non conosciamo bene ci fa sempre paura, ma proprio per questo dobbiamo sempre verificare le fonti di ciò che leggiamo e non farci abbagliare dai titoloni ma neanche da coloro che sottovalutano la situazione.
Com’è al momento la situazione nell’Ospedale in cui lavori? Respiri uno stato di tensione e allerta?
La situazione in Ospedale è di allerta: ogni giorno ci si aggiorna sulle nuove disposizioni diffuse dal Ministero della Salute, dalla Regione e dall’Azienda Sanitaria; viene effettuato un pre-triage prima di accedere alle visite; è stato aumentato il numero delle sale d’attesa per consentire il mantenimento della distanza di sicurezza prevista; si cerca di evitare lo spreco dei dispositivi di protezione individuale, come le mascherine.
Si è notato in queste settimane una drastica e improvvisa riduzione del numero di accessi impropri in pronto soccorso, effettuati per motivi non urgenti.
L’ozonizzatore può essere considerato utile a livello di eliminazione del virus dagli ambienti chiusi?
L’ozonizzatore può essere considerato utile, se, come ogni altro strumento, viene usato correttamente.
Coronavirus e COVID-19: concludiamo…
Angela ci ha invitati a non sottovalutare la situazione relativa a Coronavirus e COVID-19, ma al contempo a non farci prendere dal panico. Tutte le misure di sicurezza che si stanno adottando sono a tutela dei più deboli, degli immunodepressi, degli anziani, di tutti quei soggetti “fragili” che potrebbero aggravare notevolmente le proprie condizioni vitali e le patologie pregresse, rischiando di conseguenza la vita. E visto che questa è una malattia molto contagiosa non si vuole neanche portare al collasso le strutture sanitarie.
Diciamo che fino ad ora sembra che le persone di sana e robusta costituzione superino bene l’infezione da Coronavirus, ma questo non significa non preoccuparsi per il resto della comunità e non fare un po’ di “gioco di squadra” (seppur a debita distanza!).
Ci saranno contesti in cui magari racconterò qualche aneddoto curioso e divertente sull’amicizia che mi lega ad Angela, la prenderò in giro come di consueto e ti farò conoscere più da vicino la mia “sorellina”, ma questo non era certo il momento giusto.
Qui noi Allemandich volevamo informarti, aiutarti a inquadrare la situazione e a non farti prendere dal panico più del dovuto…e speriamo di esserci riusciti.
Alla prossima!