Se si nomina Gradara, Paolo e Francesca vengono in mente di conseguenza.
Qui infatti ebbero luogo le vicende raccontate da Dante nel Canto V dell’Inferno, quello con protagonisti i lussuriosi.
Simbolo dell’amore eterno e indissolubile, ancora oggi la storia dei due amanti attira in questo borgo medievale nella provincia di Pesaro e Urbino decine e decine di turisti.
Indice
Qualche Cenno Sul Borgo
Gradara sorge in cima a una collina, quasi al confine con le coste romagnole, e dalle sue propaggini si può scorgere il mare.
Qui il clima è mite e l’aria è pura, e forse proprio per la grata aura (dal latino “aria gradevole”) questa città ha preso il suo nome.
O forse no: un’altra teoria vuole infatti che il nome “Gradara” derivi dalla sua costruzione su un terreno che ricorda la creta.
Quale che sia la versione corretta, di certo Gradara si è sviluppata intorno al castello e alle sue mura di stampo medievale, e varie Famiglie illustri ne hanno guidato le sorti.
Ricordiamo ad esempio i Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere, senza dimenticare che Gradara fu anche un importante polo pontificio.
La Storia di Paolo e Francesca
Senza dubbio tuttavia, come dicevamo, il legame più forte è quello che Gradara ha con Paolo e Francesca.
Spesso paragonata a una banale storia di “corna” tra due cognati, in realtà la vicenda dei due amanti secondo quanto narra la leggenda fu ben più complessa.
Si racconta infatti che Francesca, giovane bellissima appartenente alla famiglia dei Da Polenta, dovesse andare in sposa a Gianciotto Malatesta per stipulare un’alleanza tra le due famiglie.
Ma Gianciotto non era né giovane né attraente, e si temeva un rifiuto alle nozze da parte di Francesca nel momento in cui si fosse trovata all’altare col novello sposo, che lei non aveva mai visto.
Per evitare ciò, allo sposalizio non prese parte il promesso sposo ma bensì suo fratello, Paolo, già sposato e molto bello.
Come Francesca si trovò di fronte un simile partito, ignorando che non si trattasse di Gianciotto, acconsentì alle nozze.
Paolo firmò le carte necessarie a nome del fratello, e così si concluse il matrimonio.
La fatidica prima notte di nozze fu Gianciotto a congiungersi con Francesca, ma nel buio più totale.
La mattina seguente, quando Francesca si svegliò e si trovò davanti il vero marito, le sue urla pare furono così forti da essere udite in tutta Gradara.
La giovane decise che sarebbe stato meglio morire piuttosto che restare congiunta ad un uomo simile, e smise di mangiare e di bere…finché rivide Paolo.
Con lui nacque il vero amore, e i due rimasero segretamente amanti per ben 14 anni.
Gianciotto però iniziò a sospettare, e simulò un viaggio per poter cogliere i due fedifraghi in flagrante.
Ebbe fortuna e, mentre stava per uccidere con la sua spada il fratello, Francesca si frappose tra i due e fu infilzata a sua volta.
Il Castello: le Vicende Storiche
Tutta la vicenda si svolse all’interno del castello di Gradara, che è ovviamente visitabile.
Noi abbiamo scoperto il maniero e la sua storia insieme alla Pro Loco del Borgo e a Gradara Innova, che ringraziamo davvero tanto per la disponibilità.
Il castello risale al 1120 e il papato lo affidò a Malatesta da Verrucchio, detto Mastin Vecchio per via della sua considerevole età.
Furono i Malatesta a far edificare la cinta muraria, ancora oggi una delle meglio conservate ed integre in Italia, e furono sempre loro a vendere la proprietà agli Sforza…
Salvo poi rifiutarsi di consegnare il maniero trattenendo però il denaro.
Gli Sforza impiegarono anni per entrare in possesso di ciò che era loro di diritto, e ci riuscirono solo grazie all’intervento della Chiesa.
Poi arrivarono i Della Rovere, e persino i Borgia nella figura della celebre Lucrezia.
Qui infatti la giovane visse per un breve periodo della sua vita, e in suo onore fu affrescata gran parte degli interni del castello.
L’ultimo proprietario di Gradara fu Umberto Zanvettori, ingegnere di Belluno che acquistò il maniero negli anni ’20 per venderlo poi allo Stato italiano lasciandone l’usufrutto alla moglie Alberta.
Alberta fu l’ultima abitante del castello di Gradara, e proprio qui si spense nel 1983.
Curiosità sul Borgo…
Di curiosità e cose particolari su Gradara e il suo castello ne abbiamo scoperte tante, e abbiamo pensato di riassumertele brevemente.
- Parte dell’assedio degli Sforza alla rocca di Gradara è narrato in un’opera a fumetti realizzata da Alan D’Amico dal titolo “Assalto al Castello – Gradara 1446“. Puoi trovare il volume in vendita a Gradara, insieme al gioco di carte realizzato sempre dalla Sir Chester Cobblepot e dedicato a Paolo e Francesca.
- Dedicati a Paolo e Francesca i due profumi omonimi in vendita presso l’Ufficio Turistico e creati da MUMO Emozioni Sensoriali. Uno maschile ed uno femminile, sono realizzati con resine preziose, erbe spontanee, incensi e legni, e se vaporizzati insieme creano una terza fragranza unisex. Detto tra noi: io, Chiara, mi sono innamorata di Francesca…
- Per entrare all’interno delle mura di cinta di Gradara si passa sotto la Torre dell’Orologio. I sedili che troverai lì sono del 1200, così come dello stesso periodo era il ponte levatoio…che adesso non c’è più. Verso la fine del 1600 infatti il ponte fu sostituito da un portone in legno su cui è inciso il nome del committente.
- Le mura di cinta di Gradara misurano un perimetro di 700 metri e comprendono ben 16 torri. All’interno di queste mura più esterne si trova un secondo complesso di mura che circondano la sola Rocca.
- Una volta a Gradara vivevano circa 400 abitanti. Ora ne sono rimasti solo più 31, perché tutti i piani bassi degli edifici sono occupati da attività commerciali.
…e sul Castello
- Sotto Gradara troviamo ben 17 gallerie e 5 passaggi segreti disposti a stella, costruiti per consentire ai nobili di fuggire nelle campagne in caso di assedio del castello. Nessuno dei Signori di Gradara però li utilizzò mai.
- Per qualcosa però questi passaggi segreti furono utilizzati. Quando Umberto Zanvettori acquistò la proprietà li sfruttò per costruirvi all’interno dei bagni, così da poter godere delle comodità dell’epoca moderna senza danneggiare visivamente l’impianto del castello.
- Due nipoti di Papa Clemente Albani, entrambi con problemi di deambulazione, vissero a Gradara per un certo periodo. Per render loro il soggiorno più comodo il Papa fece abbattere uno dei loggiati ed uno dei due ponti levatoi, al posto dei quali realizzò due appartamenti identici e speculari fra loro. Negli anni ’20 i due appartamenti furono riuniti per realizzare una grande sala da pranzo.
- All’interno di uno dei torrioni fu realizzata una piccola stanza privata ad uso esclusivo della giovanissima Lucrezia Borgia. La torre fu affrescata dal padre di Raffaello Sanzio con i 4 elementi, raffigurati in forma di giovinetti per omaggiare ulteriormente Lucrezia.
- La Sala del Consiglio, arredata per questioni di risparmio con dei cori lignei appartenenti a una chiesa, presenta al di sopra delle due porte di accesso un motto affrescato diviso in due parti. Il motto recita: ” Maledetto l’uomo / che si fida di un altro uomo ” e fu voluto da Galeazzo Malatesta per ricordarsi di un errore da lui commesso. Trovatosi infatti dei nemici stanchi e affamati alla porta, concesse loro di entrare confidando che non lo avrebbero attaccato in segno di riconoscenza per la sua gentilezza. Purtroppo le cose non andarono così, e Galeazzo fu punito per il suo buon cuore.
- Nella stanza da letto di Francesca si trova un abito donato a Gradara dalla stilista Alberta Ferretti, la cui madre era natia proprio di questo borgo marchigiano. L’abito è quello indossato da Eleonora Duse per impersonare Francesca nella piece teatrale scritta da Gabriele D’Annunzio.
- Nel castello troviamo anche un’altra opera di Giovanni Sanzio, il papà del più celebre Raffaello. Si tratta di una pala con protagonista la Madonna, ma dietro la Vergine possiamo scorgere Santa Sofia che reca in mano proprio una piccola versione di Gradara e del suo castello.
Il Bosco di Paolo e Francesca
Gradara rende omaggio a Paolo e Francesca anche con il bosco a loro dedicato.
Si sviluppa ai piedi della rocca, e al momento sono attive diverse escursioni in compagnia di esperti per conoscerne i segreti e le specie arboree.
Noi abbiamo avuto la fortuna di avere un’accompagnatrice d’eccezione: la magnifica Anna Rocchetti, ex proprietaria di un ristorante specializzato in cucina medievale e grande conoscitrice di erbe e piante.
Chiacchierare con lei è qualcosa di speciale: riconosce al volo ogni arbusto, ogni germoglio ed ogni pianta, e da ognuna sa come trarre il maggior beneficio sia in ambito culinario che curativo.
Ad esempio noi ignoravamo che le foglie di agrifoglio potessero essere utilizzate per preparare dei piatti, e che anzi fossero deliziose!
Anna riesce a trasmettere tutto il suo grande amore ed il rispetto per la natura e la botanica, e davvero non avremmo potuto desiderare compagnia migliore per percorrere brevemente una porzione del bosco.
Gradara in Festa
Gradara ospita diverse manifestazioni favolose nel corso dell’anno, e sicuramente la più famosa di tutte è la grande rievocazione storica che si tiene ogni due anni durante il 3° weekend di luglio e che ripercorre le vicende dell’assedio al castello da parte degli Sforza.
Potrai rivivere lo scontro tra le nobili Famiglie attraverso proiezioni video e figuranti in carne ed ossa, e noi non vediamo l’ora di prendere parte all’edizione del prossimo anno!
Se, come noi, anche tu non vedi l’ora, eccoti un piccolo video di preview…
Ma non è tutto, perché il castello di Gradara si trasforma in un’ambientazione fantastica durante l’evento The Magic Castle, sempre nel periodo tra luglio e agosto e in tre diverse date.
Si tratta di un mix di musiche e spettacoli dedicato alle famiglie, e che lascia a bocca aperta sia i grandi che i più piccini… Un evento davvero magico!
Indimenticabile la serata di Halloween, e sempre pensate per i più piccini (ma non solo) le attività didattiche di Gradara in Gioco che si snodano durante tutto il corso dell’anno.
Troviamo attività all’aperto e tra le sale del castello, visite teatrali itineranti e percorsi di stampo dantesco, giochi di ruolo e misteri da risolvere.
L’Enogastronomia a Gradara
Ci troviamo vicino alla Romagna, e quindi la piadina non può certo mancare (noi abbiamo assaggiato quella spettacolare del Ristoro Ex Corpo di Guardia).
Ma questo non è certo l’unico prodotto che vale la pena assaggiare a Gradara, anzi.
Qui è un tripudio di profumi e sapori, di confetture, salumi, formaggi e olio.
Ma ci sono anche vini e birre, e tanti sono i locali che propongono cucina medievale.
Il piatto tipico più famoso è dato dai Tagliolini con la Bomba: si tratta di una pasta povera spessa e callosa realizzata con acqua e farina e cotta nel brodo, ma è il condimento che crea la “bomba”.
I cubetti di lardo o pancetta grassa rosolati e poi uniti alla pasta nel brodo bollente sprigionano una nuvola di vapore che ricorda proprio una bomba sul punto di esplodere.
Particolari anche i dolci:
- Galeotto: cioccolatino con ripieno alle more prodotto da Dolce Ristoro di Via Mancini.
- L’Amorosa: dolce di pasta frolla con meringa, granella di frutta secca e marmellata di albicocca realizzato dalla Taverna del Luppolo.
- Gradarino: croccante alle nocciole prodotto dalla Pasticceria Vittoria di Gabicce Mare.
Gradara: Paolo e Francesca e le Nostre Conclusioni
Abbiamo sinceramente amato Gradara e la sua calorosa accoglienza, a partire da quella del Sindaco Filippo Gasperi, molto attento ai camperisti ma in generale a tutti i turisti.
Durante il nostro incontro con lui abbiamo scoperto che prossimamente nascerà a Gradara una nuova e grande area sosta in bioedilizia, e appena possibile ti sveleremo tutti i dettagli del progetto…
Ma per il momento devi avere ancora un po’ di pazienza.
Un grazie sentito e doveroso anche alla meravigliosa Francesca Volpini, responsabile dell’Ufficio Stampa e nostro angelo custode nell’organizzazione della visita di Gradara.
Al di là di questo però Gradara gode di un’atmosfera magica, ed è quasi come se tu fossi proiettato in un mondo senza tempo.
Respiri proprio l’amore dei (pochi) cittadini per il loro Borgo, è palpabile.
Magari fosse sempre così, per ogni città grande o piccola che sia…!
Ti senti davvero parte di un insieme più grande di realtà e scopi comuni, sei membro di un gruppo unito e non solo un numero fra tanti.
E’ davvero una bellissima sensazione, e non vediamo l’ora di tornare in questo magico Borgo per godere ancora della sua atmosfera…e per acquistare il profumo Francesca, ovviamente!
Alla prossima!
Sito web ufficiale di Gradara: https://www.gradara.org/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/Gradara
Pagina Instagram: https://www.instagram.com/gradara_capitaledelmedioevo/
Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/FilippoGasperi/featured