Durante una giornata organizzata dall’Associazione “Castelli Aperti“, abbiamo avuto modo di andare a scoprire il Castello di Piovera, realtà a noi sconosciuta fino a quel momento.
E ce ne siamo innamorati, così com’era già avvenuto anche per il Castello di Miradolo anni fa (castello che continuiamo ad adorare, sia chiaro!)

Fa un po’ sorridere il fatto che il Castello di Piovera si trovi ad Alluvioni, in provincia di Alessandria…e a dire il vero la giornata era davvero un po’ uggiosa quando lo abbiamo visitato!
Ma nonostante ciò il maniero non aveva perso un briciolo del suo fascino, in equilibrio tra passato e presente e ricco di promesse per il futuro.
Indice
Le Origini del Nome “Piovera”
Benchè il nome “Piovera”, soprattutto associato alla sua posizione, suoni piuttosto bizzarro, le sue origini non hanno nulla a che fare con la pioggia ed il meteo avverso.
Due sono, infatti, le ipotesi più accreditate, ed entrambe sono legate alla storia del luogo.
Nel 70 d.C. San Siro, vescovo di Pavia, durante un viaggio di evangelizzazione per quei territori, trovò la popolazione del luogo dedita a diverse opere di carità.

Ad esempio, qui sorgeva già un lazzaretto a soccorso dei malati e dei bisognosi. Fu così che Siro, nel suo stupore, si dice che definì gli abitanti “Quelli della Pia Opera“, da cui “Piopera” e poi “Piovera” nelle trascrizioni successive.
Molto tempo prima del famoso Santo, già i Romani avevano avuto a che fare con Piovera.
Questa zona alle porte del Monferrato era, infatti, in una posizione particolarmente felice per via della sua prossimità ai fiumi Tanaro, Po, Bormida e Scrivia, motivo per cui i Romani costruirono qui un accampamento, o meglio un Castrum, il primitivo nucleo fortificato che in seguito prese, appunto, il nome di Castrum Pioperae e in cui si stanziarono popolazioni successive come i Longobardi e i Franchi.
La Storia del Castello
Abbiamo scavato nel passato molto lontano di Piovera…ma qual è la storia più recente del suo Castello?
Il maniero ha avuto nel corso dei secoli diverse dominazioni, fino ad approdare all’attuale proprietario, il Conte Niccolò Calvi di Bergolo.
Ma andiamo con ordine, cercando di non essere troppo prolissi.
Dal Trecento fino alla metà del Seicento, il Castello assunse un ruolo difensivo legato al Ducato di Milano, di cui entrò a far parte nella seconda metà del XIV secolo.
Venne realizzato il fossato, oggi prosciugato ma ancora intatto, e si edificarono le mura a scarpata alla base, rafforzando l’edificio in caso di attacchi nemici.

Nel nome dei Visconti-Sforza si susseguirono vari signori e famiglie, tra cui i Mandelli e gli Omodei. Furono questi ultimi a compiere una prima grande opera di ristrutturazione, inserendo elementi strutturali ancora oggi visibili.
Per circa tre secoli, tra il 1650 ed il 1967, il maniero fu di proprietà dei Marchesi Balbi di Genova, un’illustre famiglia di mercanti e banchieri, che non si fece mancare amicizie influenti, tra cui lo stesso Napoleone.
A partire dal ‘700, il feudo di Piovera fu annesso ai territori di Vittorio Amedeo II di Savoia.
Ma cosa successe dopo il 1967?
Le ultime eredi dei Balbi, le sorelle Maria Maddalena e Maria Vittoria, consorti rispettivamente di Giancarlo Doria e del Principe Innocenzo Odescalchi VIII, decisero di vendere il Castello, che venne acquistato dal conte Niccolò Calvi di Bergolo, lontano cugino dei Doria.
Ed ecco che arriviamo al giorno d’oggi, e a tutte le attività che attualmente vengono svolte all’interno del complesso.
Il Castello Oggi
Il Castello di Piovera è aperto al pubblico e tu potrai visitarne gli interni e passeggiare nel parco di 20 ettari che ancora oggi lo circonda.
Se parliamo di Castello in sé, esso si articola su quattro piani, interamente arredati: piano interrato con le antiche cantine, pianterreno, piano nobile e secondo piano per la servitù. Nella parte nobile si possono ammirare le camere private dei Marchesi così come i saloni di rappresentanza, la sala da ballo, da gioco (un tempo sala da biliardo), la cosiddetta Sala Orientale, la Sala Ottagonale (sala da pranzo), oltre che una biblioteca e una cappella privata.
Come ogni buon castello che si rispetti, non mancano i passaggi segreti, come quello che collegava la camera da letto del Marchese a quella della sua sposa.

Le cucine, spazi che fra tutti preferiamo perché è dove si respira maggiormente la “vera vita” dell’epoca, sono composte da cinque ambienti che permettono di comprendere quanto un tempo l’alimentazione fosse legata all’agricoltura locale, sviluppatasi a Piovera soprattutto sotto i Balbi.
Qui fanno bella mostra di sé una stufa in ghisa del ‘700 e una cucina “economica” del ‘900.
Alcune sale, specie al secondo piano, pur mantenute integre nella loro struttura, fungono oggi da spazi museali per le numerose collezioni dei proprietari: giocattoli e corredi per l’infanzia d’epoca, apparecchi telefonici e fotografici e persino una sala dedicata ai cappelli Borsalino e all’antica fabbrica.
Ma non è finita qui, perché anche alcuni degli edifici che si trovano nel parco intorno al Castello sono spazi espositivi visitabili.
Tra questi troviamo il museo degli Antichi Mestieri, il Padiglione delle Radici Artistiche e la Galleria delle opere del Conte Niccolò Calvi.
Le Visite Guidate e le Escape Room
Il Castello può essere visitato sia autonomamente che insieme ad una guida (noi abbiamo avuto con noi la meravigliosa Marilù), seguendo tre percorsi distinti.
Il primo percorso, “Tra Cultura e Natura”, dà accesso libero al parco e ai musei che qui sono ospitati, ma non al Castello.
Abbiamo, poi, il secondo percorso di visita, “Viaggio nel Tempo”, che integra al percorso precedente la visita autonoma alle collezioni museali interne del Castello, dislocate tra primo e secondo piano.

Infine, abbiamo il terzo percorso, “Raccontami il Castello”, che consente l’accesso ai primi due percorsi e permette, in compagnia di una guida, la visita al piano terra e al piano nobile.
Possiamo assicurarti che ne vale davvero la pena!
Ti lasciamo il link alla pagina web dedicata per informazioni su orari (attenzione: le visite si possono effettuare da aprile a novembre, consigliata la prenotazione) e costi.
Ma non è tutto, perché il Castello di Piovera ospita ben due Escape Room aperte tutto l’anno: una dedicata ai segreti di Leonardo da Vinci ed una, dalle atmosfere più horror, che vede protagonista proprio il Conte Niccolò.
Ti lasciamo qui i riferimenti:
Non abbiamo ancora avuto modo di provarle, ma sicuramente ci piacerebbe…e crediamo che questa possa essere una bellissima esperienza da fare in famiglia, tra amici o insieme ai colleghi in diverse occasioni.
E di certo è un modo particolare per esplorare il Castello!
Gli Eventi e le Attività al Castello
Grazie agli attuali proprietari, il Conte Niccolò e suo figlio Alessandro, il Castello è diventato negli anni un vivace polo culturale, sede di numerosi eventi ed attività.

In primo luogo i laboratori artistici, tenuti dal Conte Niccolò in persona e rivolti sia alle scuole che agli adulti: un approccio originale al disegno contemporaneo che permette l’espressione delle proprie emozioni tramite la performance dell’Arte Urlata.
Gli altri laboratori spaziano dalla stampa antica su torchio con caratteri mobili ad attività pratiche collegate alle numerose collezioni.
Ce n’è per tutti i gusti!
Al Castello di Piovera si possono noleggiare (se prenotazione) bici muscolari ed elettriche per esplorare il vasto parco e i suoi dintorni, si può prendere parte alla caccia al tartufo (bianco o nero, a seconda della stagione) in compagnia di esperti “Trifulau” e dei loro cani, si possono fare meravigliosi trekking a cavallo lungo il fiume Tanaro…

Il Castello è la location ideale per diverse tipologie di eventi privati, dai battesimi ai diciottesimi fino alle lauree, passando per anniversari e matrimoni.
In quest’ultimo caso, il rito civile può essere celebrato in un salone interno o nella Corte esterna e per il ricevimento sono disponibili numerosi spazi, tra cui ampi prati e la raffinata Orangerie.
A disposizione anche due suite per pernottare con ogni comfort all’interno della proprietà.
Aperti al pubblico sono, invece, i numerosi eventi, come concerti, mostre, giornate per famiglie, visite a tema.
E che dire delle manifestazioni?
Dalla Festa dell’Agricoltura a maggio fino a Benessere al Castello a settembre concludendo con la stagione di Halloween, non puoi davvero non trovare qualcosa che non faccia al caso tuo al Castello di Piovera…
Pensa, il Castello è stato anche location per la fiction RAI “I Promessi Sposi” di Salvatore Nocita nel 1989!
I Conti Niccolò ed Alessandro
Non possiamo non parlare dei Conti Niccolò e Alessandro Calvi di Bergolo, la vera anima di Piovera.
Il Conte Niccolò è la tipica persona che non puoi non amare.
È talmente legato al suo Castello che te ne parla con una luce speciale negli occhi, accarezza con affetto la superficie dei mobili e dei libri, ti confida aneddoti e ricordi.
Artista poliedrico, inventore della performance dell’Arte Urlata, al centro delle sue produzioni pittoriche e scultoree, dalla carta al metallo, c’è la geometria.
In particolare, tre figure sono al centro della sua creatività: il quadrato, il cerchio ed il triangolo.

Abbiamo avuto il piacere di prendere parte al suo laboratorio e lo abbiamo visto trasformare un semplice segno sulla carta in qualcosa di più, seguendo il suo istinto in un vortice di emozioni e passioni.
È un uomo incredibile, carismatico ed affascinante, il vero simbolo del Castello di Piovera.
Il figlio Alessandro ha ereditato dal padre la passione per il Castello e la sua storia…ma con una direzione in chiave attuale verso il futuro.
Se Niccolò è estro creativo, Alessandro è estro imprenditoriale.
È grazie a lui che il Castello negli anni si è animato di eventi, spettacoli, attività ed è sempre pronto a percorrere nuove strade.
Castello di Piovera: le Nostre Conclusioni
Facciamo decisamente il tifo per il Castello di Piovera, che ci è piaciuto tantissimo e che torneremo a visitare con la bella stagione per innamorarcene ancora di più.
La provincia di Alessandria non è una zona particolarmente battuta dai flussi turistici ed è sconosciuta anche a molti di noi piemontesi.
Ed è un peccato, senza dubbio, perché quella di Piovera è una realtà che merita tantissimo e che “ha cuore”, molto più di tante altre più famose, sì, ma con meno sostanza.
Ben vengano quindi i Festival, le cacce al tartufo, i matrimoni e le escape room…
Speriamo che, anche grazie al nostro articolo, Piovera e il suo Castello possano attirare l’attenzione che meritano.
Ah, ovviamente puoi raggiungere Piovera in camper, e parcheggiare (senza servizi) in Piazzale della Pace (GPS: 44.95899, 8.738093).
Alla prossima!
Castello di Piovera
Via Balbi, 2/4, 15040 Piovera AL
Sito web: https://castellodipiovera.it/