Itinerario dei Castelli della Loira: Quali vedere con il Camper

Oggi ti proponiamo un itinerario dei Castelli della Loira che parte da Chambord e si conclude a Ussé,  pensato ad hoc per i camperisti ma adatto a chiunque.

Molte delle residenze citate erano care a re Francesco I, grande amico del genio nostrano Leonardo da Vinci, ma vedremo anche castelli gestiti da nobildonne e altri che hanno ispirato favole e fumetti.

Chambord 

Abbiamo iniziato il nostro itinerario partendo dal campeggio Chateau-des-marais, a poca distanza da Chambord.

Il camping è un 5 stelle con piscina e spa, e le piazzole di sosta per i camper sono spaziose e immerse nel verde.

Tuttavia, se vorrai, potrai pernottare anche all’interno del parcheggio di Chambord al costo di 14€ per 24h, senza però poter usufruire di alcun servizio.

La prima tappa raggiunta è quindi proprio  Chambord, il più vasto maniero tra tutti i castelli della Loira.

Il castello di Chambord
Il maestoso castello di Chambord.

Nato come riserva di caccia, è circondato da ettari di boschi e da canali ancora oggi navigabili affittando in loco delle barche.

Il complesso del castello è in stile rinascimentale, e venne fatto edificare da Francesco I su progetto di Leonardo.

Il tocco del genio è visibile soprattutto nella scalinata a doppia elica che è un po’ il simbolo di Chambord, e che culmina a livello del terrazzo con una stupenda lanterna.

Sito web del castello di Chambord: https://www.chambord.org/it/

Biglietti per il castello: https://bit.ly/3D2AB1A

Blois

Ci spostiamo quindi a Blois, dove ci dedichiamo ovviamente alla visita del castello.

Qui fu benedetta Giovanna d’Arco prima della sua partenza per liberare Orleans e soggiornò in un paio di occasioni Machiavelli.

Lo stile del castello è un mix tra medievale, gotico, rinascimentale e neoclassico per via dei successivi interventi di cui fu protagonista.

castello di blois
Il castello di Blois- Foto di Christophe.Finot – Opera propria, CC BY-SA 2.5

Ma forse Blois è ancora più famosa per la sua Casa della Magia, un museo che si dipana lungo 5 livelli fra spettacoli, automi, giochi ottici e che ripercorre la vita e i successi del grande Houdini.

Anche la facciata dell’edificio che ospita il museo è spettacolare: a cadenza fissa vedrai un drago robot affacciarsi da una delle finestre per darti il suo focoso benvenuto.

Per sostare col camper a Blois puoi rivolgerti al Camping Municipale de l’Amitié  o tornare verso Chambord.

Sito web del castello di Blois: https://it.chateaudeblois.fr/

Biglietti per il castello: https://bit.ly/3O4CMYJ

Cheverny

Uno dei primi castelli ad essere aperto al pubblico nel 1914, Cheverny fu per un periodo in mano a Diana di Poitiers.

Questa gli preferì però Chenonceau, e il castello fu quindi prevalentemente gestito dalla famiglia Hurault tra i cui membri figura il tesoriere di re Luigi XI.

La struttura del castello di Cheverny era molto innovativa per l’epoca per via della presenza agli angoli dell’edificio di padiglioni sormontati da cupole, e subì anche l’influsso del Rinascimento italiano.

castello di cheverny
Il castello di Cheverny immerso nella nebbia.

Questo è particolarmente evidente per la Scala d’Onore, grande scalone con pianerottolo a mezzo piano su cui fanno bella mostra di sé le corna enormi di un cervo preistorico.

Le stanze di Cheverny sono visitabili e ancora arredate, e tra i pezzi di mobilio più curiosi troviamo le sedie della sala da pranzo dotate di rotelle per poter essere spostate più agevolmente.

Gli amanti dei libri resteranno poi incantati dalla biblioteca, che conserva ben 2000 tomi antichi di valore inestimabile. 

Una curiosità: il castello di Cheverny ispirò il fumettista Hergé per realizzare il castello di Moulinsart ne Le avventure di Tintin.

Potrai sostare col tuo camper presso il camping Les Saules.

Sito web del castello di Cheverny: https://www.chateau-cheverny.fr/en/

Chaumont

Un castello medievale che ricorda un po’ quelli delle fiabe, con torri e tetti a punta.

La sua storia non fu delle più felici: di proprietà degli Amboise, re Luigi XI lo fece radere al suolo per punire Pietro d’Amboise per la sua partecipazione alla Lega del Bene Pubblico.

Ci vollero circa dieci anni perché il re perdonasse gli Amboise, ma quando questo avvenne fu lui stesso a finanziare la ricostruzione di Chaumont.

Negli anni il castello passò a Caterina de’ Medici, che vi ospitò alcuni astrologi celebri all’epoca: conosci ad esempio un certo Nostradamus..?

Infine divenne di proprietà della già citata Diana di Poitiers, convinta da Caterina a rinunciare a Chenonceau in cambio di Chaumont.

castello di chaumont
Veduta sui tetti del castello di Chaumont – foto di Bachelot Pierre J-P, CC BY-SA 3.0

Una particolarità del castello di Chaumont è che qui fu ritrovata una tomba gigantesca con all’interno le spoglie mortali di un uomo altrettanto fuori misura.

Alto venticinque piedi e mezzo e largo dieci alle spalle, pare che si trattasse di un gigante vissuto qui tanti, tanti anni fa…

E per dormire col camper?

Ti consigliamo il Camping Municipale.

Sito web del castello di Chaumont: http://www.domaine-chaumont.fr/it

Biglietti per il castello: https://bit.ly/3D70k94

Chenonceau

Visitiamo ora il castello di Chenonceau, a parer nostro forse il più bello tra i castelli della Loira.

Sebbene abbia ospitato vari re, tra cui il nostro Francesco I, le vicende di Chenonceau sono legate in particolare a tre figure femminili: Diana di Poitiers, amante di re Enrico II, Caterina de’ Medici, legittima moglie di Enrico II e, prima di loro, Catherine Briçonnet, moglie del primo proprietario del castello.

il castello di chenonceau
Il castello di Chenonceau e i suoi giardini.

A queste tre donne si devono il restauro del palazzo, che sorge al di sopra di un ponte sul fiume, e la realizzazione dei magnifici giardini che ne abbelliscono gli esterni.

Ecco perché Chenonceau è infatti anche noto come il Castello delle Dame.

Addentrandoti all’interno del parco del castello ti imbatterai anche in un orto, un vivaio e, cosa molto più particolare, in un labirinto: non è complicato venirne a capo, quindi cimentati nell’impresa!

Per dormire nei pressi del castello ti consigliamo il Camping Le Moulin Fort.

Sito web del castello di Chenonceau: https://www.chenonceau.com/

Biglietti per il castello: https://bit.ly/44yqKwe

Amboise 

Raggiungiamo Amboise e sostiamo presso il campeggio municipale che si trova proprio in riva alla Loira e ha una splendida vista sul castello.

Se sarai fortunato, inoltre, potrai avvistare in cielo delle belle mongolfiere colorate.

Amboise è una deliziosa cittadina medievale sulla Loira, con un centro storico molto piacevole da visitare.

Ma sicuramente se pensiamo ad Amboise pensiamo soprattutto a Leonardo da Vinci, che qui trascorse gli ultimi anni di vita.

Visitiamo dunque in primo luogo la casa del genio toscano, Clos Luce, raggiungibile con una breve passeggiata.

Leggenda vuole che un tunnel la collegasse al castello di Amboise, in modo tale che re Francesco I potesse visitare segretamente il suo caro amico.

All'interno di Clos Luce
All’interno di Clos Luce troviamo alcune copie dei progetti di Leonardo.

Clos Luce è immersa in un bel parco, che attualmente funge da museo all’aperto con riproduzioni delle più celebri invenzioni di Leonardo, dal carro armato alla macchina volante.

Passiamo poi a visitare il castello di Amboise, dove viveva Francesco I.

Il maniero sorge in cima ad una collina, da cui domina la città, e si specchia nella Loira.

Come il castello di Blois, anche questo presenta una molteplicità di stili architettonici, dal gotico, al rinascimentale, al medievale.

cappella castello di amboise
La cappella del castello di Amboise dove, forse, riposa Leonardo.

Particolarità del palazzo sono le due grandi torri, che permettevano ai cavalli e alle carrozze di raggiungere la terrazza su cui trova posto il parco del castello.

Sempre nel complesso vi è la cappella di Saint Hubert, dove probabilmente si trovano le spoglie di Leonardo da Vinci.

Una curiosità è che al castello di Amboise si ispira l’hotel Château Marmont di Los Angeles.

Sito web del castello di Amboise: https://www.chateau-amboise.com/it/

Biglietti per il castello: https://bit.ly/3D6vgGM

Sito web di Clos Luce: https://vinci-closluce.com/en

Biglietti per Clos Luce: https://bit.ly/3O3vAwa

Villandry

Più che per il castello in sé, Villandry è celebre per i suoi sei giardini alla francese.

Si dipanano lungo 4 livelli, al più alto dei quali troviamo il Giardino del Sole, creato solo nel 2008 e che invita a sognare ad occhi aperti.

Al di sotto il Giardino d’Acqua, con un laghetto a forma di specchio Luigi XV dove il visitatore è chiamato a meditare.

Abbiamo poi il Giardino Decorativo, dove la fanno da padrone le geometrie date dalla disposizione delle siepi di bosso. 

i giardini di villandry
Uno scorcio dei giardini di Villandry con le loro forme geometriche.

Qui troviamo il Giardino dell’Amore, suddiviso in quattro zone che grazie ai colori dei loro fiori vogliono rappresentare l’amore tenero, passionale, instabile e tragico, e il Giardino delle Croci.

Vicino al Giardino dell’Amore si trova quello della Musica, con le siepi di bosso intagliate a rappresentare note e strumenti musicali e dove la nota di colore è data dalla fioritura della lavanda.

Un altro giardino, che in realtà si sviluppa intorno agli altri, è quello coperto da pergolati di vigne a proteggere i viali.

Abbiamo ancora il Giardino dei Semplici, di ispirazione medievale e ricco di piante aromatiche e profumatissime quali dragoncello, finocchio, cerfoglio, camomilla, santoreggia, rosmarino…

orto di villandry
L’Orto di Villandry, con colture stagionali diverse in ogni riquadro.

Per finire l’ultimo e forse il più bello tra i Giardini: l’Orto Ornamentale.

Le piante che sono coltivate nei nove quadrati che formano il giardino variano tra la stagione primaverile e quella estiva, e i giardinieri si impegnano al massimo per garantire sia la rotazione delle colture per far riposare il terreno, sia l’aspetto estetico dell’Orto.

Ecco quindi che troviamo ogni anno un totale di più di 70000 piante tra carciofi, sedani, carote, cavoli…Tutti destinati ad essere poi consumati.

Per raggiungere Villandry ti consigliamo di passare per Tours, città medievale davvero bellissima, mentre per dormire col camper ti consigliamo l’area sosta a pochi passi dal castello.

Sito web del castello di Villandry: https://www.chateauvillandry.fr/

Ussé

Concludiamo con il castello di Ussé, forse poco noto ma che ha ispirato, pensa un po’, il celebre favolista Perrault per l’ambientazione de La Bella Addormentata nel Bosco e Il Gatto con gli Stivali.

Il castello in sé è in stile gotico e rinascimentale, attualmente di proprietà privata ma comunque aperto alla visita dei turisti.

castello di ussé
Vista sul castello fiabesco di Ussé.

Visibili gli arredi dell’epoca e particolarmente estesa la collezione di armi e di arazzi, e ti consigliamo caldamente anche la visita della bellissima cappella gotica dedicata a Sant’Anna.

Se vuoi pernottare col camper nei dintorni ti consigliamo il Camping Municipal De La Blardière in 51 Rue Principale, 37420 Rigny-Ussé.

Sito web del castello di Ussé: https://www.chateaudusse.fr/

Itinerario dei Castelli della Loira in Camper: le Nostre Conclusioni

L’itinerario dei Castelli della Loira in camper è uno di quelli imprescindibili, che tutti seguono almeno una volta nella vita, specie durante le prime esperienze in camper.

La Francia è infatti molto aperta e disponibile nei confronti degli amanti del plein air, le strade sono ampie e comode e i campeggi e le aree sosta non mancano.

Questo in particolare è un itinerario adatto a persone di ogni età, con o senza bambini, ma precisiamo che non tutti i castelli sono interamente visitabili da persone con disabilità motoria.

Si potrebbero avere problemi ad esempio con il primo e il secondo piano di Villandry, raggiungibili solo salendo le scale…ma si sta lavorando per rendere agibili a chiunque tutti i manieri della Loira.

Forse il nostro preferito, se dovessimo sceglierne uno, è quello di Chenonceau, ma sono tutti davvero magnifici e particolari.

Tu sei mai stato nella Loira? E nel caso, quali di questi castelli hai visitato e ti sono piaciuti maggiormente?

Ti aspettiamo nei commenti e…alla prossima!

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Chiara Mandich

Classe 1985, camperista dalla nascita, è sia l’autrice dei testi del sito che di alcune delle fotografie.

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