Cosa vedere in Belgio se si hanno solo cinque giorni a disposizione?
Partiamo col dire che probabilmente non potrai concederti il tour dei birrifici.
Il Belgio è famosissimo per le sue birre, specie quelle di Abbazia, ma cinque giorni non ti saranno sufficienti per esplorare come si deve il tutto.
Di sicuro è un tour che faremo anche noi in futuro… del resto avrai capito che la birra ci piace parecchio!
Ma per ora focalizziamoci su alcune città.
Indice
Dinant
Dinant è stata la nostra prima tappa arrivando da Disneyland Paris, da cui non dista poi tanto.
Il piccolo paesino sulle rive del fiume Meuse è famoso per due cose: l’aver dato i natali ad Adolphe Sax, l’inventore del sassofono, e l’essere sede di Maison Leffe.
Ecco, anche se non abbiamo fatto il tour dei birrifici belgi non ci saremmo mai fatti scappare l’occasione di visitare la Maison…peccato che fosse chiusa.
Disdetta e tragedia!
Tu sicuramente avrai più fortuna (controlla bene gli orari), e magari potrai anche concederti una cena al ristorante che si trova lì e che, ovviamente, offre vari piatti con la birra come ingrediente d’elezione.
Abbiamo poi visitato la Cittadella, salendo in cima al costone di roccia su cui è stata costruita servendoci di una teleferica, e la Cattedrale di Notre Dame, ricostruita dopo essere stata distrutta dalla caduta di un enorme masso.
Ti lasciamo qualche curiosità in più sulla città di Dinant, mentre se cerchi un campeggio dove pernottare ti consigliamo il Syndicat.
Gent, o Gand
Rimettiamoci in marcia e dirigiamoci a Gent, o Gand.
La cittadina universitaria è vivacissima e piena di vita, ricca di locali e di birrerie e quasi interamente gotica.
È famosa soprattutto per le sue tre torri, che dal ponte di San Michele ti appariranno tutte in fila per un bellissimo gioco prospettico: San Nicola, il Beffroi e San Bavone.
San Nicola è curiosa perché è per metà chiesa e per metà mercatino dell’antiquariato; il Beffroi è la torre campanaria, accresciutasi nelle dimensioni via via nel tempo per ospitare un numero sempre maggiore di campane; San Bavone è la stupenda Cattedrale, che ospita al suo interno il polittico dell’Adorazione dell’Agnello Mistico di Van Eyck.
Abbiamo poi visitato per amor di completezza anche San Michele, il Castello di Geraard il Diavolo e il Castello dei Conti di Fiandra, l’unico edificio medievale di Gent.
Se cerchi un passatempo romantico ti consigliamo di passeggiare lungo una delle rive del fiume Leie (Riva del Grano o Riva delle Erbe) al tramonto…
Ti lasciamo un nostro racconto di Gent più nel dettaglio, mentre per dormire ti consigliamo il campeggio Blaarmeersen di cui parleremo più avanti.
Bruges, o Brugge
E veniamo ora alla splendida Bruges, a cui abbiamo dedicato due giorni pieni.
Abbiamo pernottato presso l’area sosta Parking Kanaaleiland e durante il primo giorno abbiamo esplorato il centro città con la sua torre campanaria, il municipio, la Basilica del Santo Sangue, il suo famosissimo salice piangente, i canali…
E finalmente abbiamo visitato un birrificio, il The Halve Maan : la maggior curiosità di questo luogo è la condotta, o birradotto, che consente il passaggio della birra tra questo sito e l’altra fabbrica che si trova appena fuori città.
Davvero particolare, e birra ottima!
Per concludere la giornata ti consigliamo anche un altro posto dove degustare dell’ottima birra (potrai scegliere la tua tra più di 600 tipi diversi!) e godere di cibo buono e in porzioni abbondanti: il Cambrinus, uno dei locali più noti di Bruges.
Il giorno seguente ci siamo armati di bicicletta (devi sapere che tutto il Belgio è decisamente bike friendly ed è pieno di piste ciclabili) e abbiamo raggiunto i 4 mulini a vento nella periferia della città.
Sono veri e propri mulini come quelli che troveresti nella vicina Olanda, e sono senz’altro una delle mete più fotografate di Bruges…quindi non perderteli!
Abbiamo poi continuato il nostro tour visitando la Chiesa di Notre Dame, che ospita la celebre scultura della Madonna col Bambino di Michelangelo, e la Cattedrale di San Salvatore, la più antica chiesa di mattoni di tutto il Belgio.
Quindi abbiamo fatto tappa al Beghinaggio, il paese nel paese in cui vivevano le beghine, ovvero donne nubili e laiche che decidevano di darsi alla castità e di vivere lontane dai tumulti cittadini.
Lì accanto anche il Lago dell’Amore, molto romantico e dimora di numerosi cigni.
Se hai ancora tempo visita inoltre il particolare museo dedicato alle patatine fritte, il Frietmuseum.
Anversa, o Antwerpen
Veniamo infine all’ultima tappa del nostro itinerario.
Siamo al quinto giorno e arriviamo ad Anversa, vicinissimi al confine con i Paesi Bassi quindi.
Il campeggio da noi scelto è stato il Camping De Molen, comodo per raggiungere il tunnel Sant’Anna che, passando 31 metri sotto il fiume Schelda, permette di arrivare giusto nel centro di Anversa.
Questo tunnel è pedonale e ciclabile, risale agli anni ’30 ed è lungo 572 metri…e già di per sé è un’attrazione!
In circa un quarto d’ora risalirai grazie a scale mobili in legno dritto dritto nel cuore pulsante di Anversa, e qui potrai girovagare nel distretto dei diamanti, raggiungere la casa di Rubens, goderti la Cattedrale di Notre Dame di fronte alla quale si trova una curiosa scultura incastonata nel manto stradale e che rappresenta l’affetto tra uomo e cane…
E poco più in là troverai anche la piazza principale di Anversa, il Grote Markt, circondata dai palazzi con statue dorate delle Gilde delle Arti e dei Mestieri.
Tutto intorno localini in cui sorseggiare le immancabili birre belghe o deliziosi succhi di frutta fresca, e al centro la fontana di Silvius Brabo.
Non abbiamo potuto tuttavia goderci al meglio né questa piazza, né la Cattedrale, né il Castello di Anversa: tutta la città era piena di cantieri e di ristrutturazioni in corso, quindi molti degli edifici storici erano coperti dalle impalcature o solo parzialmente agibili.
Un vero peccato!
Ma questo ci dà la scusa di ritornare in seguito…
Cosa Vedere in Belgio: la Nostre Conclusioni
Qui si conclude il nostro piccolo tour su cosa vedere in Belgio: certo, cinque giorni non sono molti e obbligano a fare selezione, ma si ha comunque modo di vedere diverse cose meritevoli di attenzione.
Noi ci siamo divertiti e abbiamo vissuto momenti davvero stupendi, nonostante il rischio costante di enfisema polmonare causa pedalate, quindi non possiamo che consigliarti di ripercorrere i nostri passi in terra belga.
Da qui la nostra vacanza è poi proseguita verso i Paesi Bassi e il parco di Efteling…
Ma questa, come sai, è un’altra storia.
Alla prossima!