Erano anni che, ovunque dovessimo andare in Francia, ci imbattevamo in segnali stradali che indicavano la città di Troyes.
Sembrava quasi il centro del mondo, perché ogni strada sembrava portare lì.
Non capivamo cos’avesse di speciale, e ogni volta ci ripromettevamo che la volta seguente saremmo andati a Troyes.
Detto all’italiana tra l’altro, che non suona proprio benissimo… ma non conoscendo bene il francese non eravamo certi di dove andasse l’accento.
Ed ecco capitata l’occasione: stavolta abbiamo diretto volontariamente il nostro Asterix verso Troyes (che si pronuncia “Truà”, tanto per) e ora siamo pronti per raccontartela.
Indice
La Capitale Storica dello Champagne, Ma Non Solo
Ovviamente prima di partire ci siamo documentati, giusto per capire cosa questa città francese avesse da offrirci.
Abbiamo scoperto che Troyes è nientemeno che la capitale storica della regione dello Champagne, ovviamente rinomata per il suo pregiato vino con le bollicine.
Non ne abbiamo fatto scorta, e non solo perché lo champagne non è a buon mercato: noi preferiamo un buon Moscato d’Asti, ma per gli appassionati del vino francese già solo per questo Troyes merita una visita.
A proposito: sai che persino il perimetro del centro città ha una forma che ricorda quella di un tappo di champagne?
I più maliziosi potrebbero vederci anche altro: giudica tu dall’immagine della cartina che ti lasciamo qui sotto.
Non solo champagne si beve però a Troyes: qui si produce anche il Prunelle, liquore a 40° a base di noccioli di prugnola.
I Templari
Sapevi che proprio a Troyes pare sia nato l’Ordine dei Cavalieri Templari?
O meglio, qui venne ufficializzato e regolamentato nel 1129, durante un concilio che si tenne all’interno della cattedrale, ma l’Ordine ufficiosamente nacque nel 1099 grazie a Goffredo di Buglione.
Almeno così si dice, perché secondo altri il vero fondatore fu Hugues de Payns, nato in un piccolo villaggio a poca distanza da Troyes.
La città è comunque ancora legata ai templari, al punto che qua e là lungo le strade troverai diverse pietre d’inciampo dorate e di forma triangolare che riportano proprio l’effigie di un Cavaliere Templare.
Un po’ come a Colmar si ricordano Bartholdi e la sua Statua della Libertà!
Le Case a Graticcio e in Mattoni Rossi
Altro tratto tipico di Troyes sono le sue case a graticcio.
Di certo sono meno “lussuose” di quelle della già citata Colmar o di Eguisheim, e risentono del peso degli anni: sono infatti medievali, ricchissime di storia sulle spalle.
E proprio per questo sono molto affascinanti.
Per lo più sono tinte di rosso, giallo o bianco, e alcune sono davvero sbilenche!
Potrai passeggiare tra i vari edifici perdendoti all’interno di vicoli e stradine, la più stretta delle quali è la Ruelle du Chats, e facendolo ti imbatterai anche in alcuni edifici di mattoni rossi.
Quelle erano fabbriche tessili, e per anni Troyes è stata celebre in tutto il mondo per questa sua attività artigiana di pregio.
Pensa che qui è nato persino il celebre marchio Lacoste!
Ora l’industria tessile si è spostata altrove e le case di mattoni sono diventate edifici residenziali, ma se vuoi acquistare abbigliamento di lusso non dovrai andare troppo lontano.
Troyes è infatti circondata da un vero e proprio distretto degli outlet, quindi potrai davvero fare scorpacciata di Grandi Firme!
Le Sculture e il Cuore di Troyes
Troyes è attraversata dalla Senna, qui ancora un fiume di portata piuttosto ridotta.
Se ti concederai una passeggiata sulle sue rive potrai imbatterti in numerose curiose sculture, che rappresentano i soggetti più disparati.
Bambini pronti a fare il bagno armati di gonfiabili e salvagenti, papere che prendono il volo spaventate da un cane, signorine che si protendono per regalarti un bacio…
Ma di certo l’opera più famosa di tutte è il Cuore di Troyes.
Raffigura ovviamente un cuore, alto ben 3,5 metri e circondato da fontane zampillanti.
Almeno durante la stagione calda: noi abbiamo trovato tutte le fontane spente, ed anche il Cuore, essendo giorno era spento.
Sì, perché di sera viene illuminato da luci rosse che lo rendono molto più suggestivo!
I Mastri Vetrai
Abbiamo parlato dell’industria tessile, ma a Troyes erano all’opera anche abilissimi mastri vetrai.
La loro opera si può ancora ammirare visitando le numerose chiese gotiche della città, punteggiate da immense vetrate multicolore che regalano suggestivi giochi di luce quando vengono investite dai raggi del sole.
Il Gotico a Troyes
In epoca medievale lo stile gotico, soprattutto in Francia, andava per la maggiore.
E di chiese gotiche a Troyes potrai vederne ben 9.
Tre però sono particolarmente famose, e sono la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, la Basilica di Sant’Urbano e quella di Sainte – Madeleine.
Quest’ultima però non te la possiamo raccontare in prima persona: quando siamo arrivati era infatti in corso un funerale, e non ci è sembrato bello entrare a curiosare, ovviamente.
Sappiamo però che ad essa va il primato di chiesa più antica della città, e checonserva uno degli ultimi 7 jubè (un tramezzo, in stile gotico fiammeggiante) rimasti ancora integri in Francia.
La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo
Lunga 114 metri, larga 45 e con ben 1500 m2 di vetrate, La Cattedrale di Troyes risale al 1208 ma fu conclusa solo 400 anni dopo.
Notevoli i due rosoni, con un diametro di ben 10 metri ognuno, ma di certo fin dall’esterno ad attirare la tua attenzione sarà il campanile, rimasto incompiuto e che rende la sagoma della Cattedrale sbilanciata.
E poi l’intera facciata, interamente scolpita e ricca di statue, gargoyles, ghirigori che sembrano quasi di pizzo.
Le navate all’interno sono 5, e tantissime sono le nicchie che ospitano piccole cappelle e statue.
Noi abbiamo visitato anche la sala che conserva al suo interno il tesoro della Cattedrale, ricco di reliquie (tra cui denti e ossa) e di ornamenti in metalli preziosi.
La Basilica di Sant’Urbano
Più piccola ma non meno gotica la Basilica di Sant’Urbano, dedicata a Papa Urbano che nacque proprio a Troyes.
A proposito di nati illustri, sai chi altri ebbe qui i suoi natali?
Chretien de Troyes, celebre autore medievale che sicuramente avrai studiato a scuola a proposito del Ciclo Arturiano.
Ma torniamo alla chiesa di Sant’Urbano, realizzata tra il XIII e il XX secolo (a tratti, ebbene sì!).
Qui le vetrate sono un po’ trascurate, anche se verso la fine degli anni ‘90 sono state ristrutturate quelle dell’abside che adesso incantano come non mai.
Le navate sono tre, e sebbene in qualche modo meno maestosa rispetto alla Cattedrale, è ritenuta il capolavoro dell’architettura gotica dello Champagne.
A Passeggio tra le Antichità
Abbiamo visto case, chiese e negozi: cos’altro manca?
I musei, naturalmente!
A Troyes ce ne sono diversi:
- quello di Belle Arti, all’interno dell’antica Abbazia di Saint – Loup;
- il Museo d’Arte Moderna, antica sede vescovile di fronte alla Cattedrale, con opere di Modigliani e Degas;
- il Museo della Maglieria, unico in Francia, all’interno di Palazzo Vauluisant;
- la Casa degli Attrezzi e del Pensiero Operaio, nell’Hotel de Mauroy, con la sua collezione di utensili antichi…
…ed infine il Museo degli Speziali, ovvero l’antica farmacia ospitata nel bellissimo complesso dell’Hotel Dieu, che colpisce già dall’esterno per la sua bella ed imponente cancellata dorata.
Ti segnaliamo in ultimo la Tomba di Lavau, necropoli celtica del V secolo a.C. a pochi chilometri dal centro.
Qui è conservata una bellissima tomba principesca, considerata una delle meglio conservate tra le grandi tombe celtiche.
Troyes in Camper
Per la notte ci siamo appoggiati all’area sosta di Mesnil – Saint – Père, piacevolmente immersa nella Foresta d’Oriente ed affacciata sul lago.
A Troyes infatti non abbiamo trovato né aree né campeggi, ma per la visita alla città abbiamo trovato posteggio sul lungofiume, a dieci minuti a piedi dalla cattedrale e dal centro storico (coordinate GPS: 48.302536, 4.086174).
Troyes, la Capitale dello Champagne: le Nostre Conclusioni
Troyes ci è piaciuta nella sua semplicità, fatta di case antiche mischiate a ristoranti etnici moderni, di vecchiette che tornano dal mercato con un cestino di vimini sottobraccio colmo di frutta e verdura di stagione, di viuzze pittoresche.
Certo non è turistica come lo sono invece molti dei piccoli centri alsaziani, pur avendo anch’essa case a graticcio.
Nè è celebre come Chartres nonostante la sua Cattedrale gotica sia di tutto rispetto.
Eppure Troyes è bella, e forse lo sarà ancora di più con la bella stagione, con i tavolini dei locali affacciati sul lungo Senna e le strade animate di vita.
Una visita se la merita tutta, e siamo certi che almeno uno dei suoi tanti aspetti ti si imprimerà nella memoria, ora e per sempre.
Alla prossima!