Travel blogger: chi è e cosa fa? Come si guadagna la pagnotta? Dove prende tutti i soldi per viaggiare? Cosa vuol dire avere un blog? Come funziona? Che fine ha fatto Carmen Sandiego?
Ad alcune di queste domande risponderemo con questo nostro post, altre troveranno risposta più dettagliata più avanti ma no, neppure noi sappiamo nulla di Carmen Sandiego. Tanto per chiarire.
Il fatto è che siamo un po’ stanchi di essere guardati come dei marziani ogni volta che parliamo di questa nostra professione, purtroppo al momento non a tempo pieno, e crediamo sia ora di fare chiarezza su quello che realmente fa e su chi è un travel blogger.
Non ti preoccupare, gli articoli di viaggio non stanno sparendo dal nostro blog, ma visto che ci avviciniamo al Natale stiamo semplicemente preparando per te alcuni post ad hoc e stiamo programmando nuove mete dopo Colmar e Strasburgo. Quindi continua a seguirci!
Indice
Cos’è un travel blog?
Partiamo innanzitutto dicendo che un blog è una sorta di diario che chiunque può leggere perché pubblicato su internet. E, nello specifico, un travel blog è un diario che parla di viaggi.
Racconta quindi esperienze, itinerari, destinazioni più o meno lontane, e tratta anche di tutto ciò che al viaggio è collegato. Solitamente racchiude consigli e dritte utili per gli altri viaggiatori ed è abbellito da fotografie scattate dal blogger stesso.
Essendo un diario di avventure “personali”, anche se consultabile da chiunque nel mondo, ogni blog ha un suo stile e può puntare più sull’informazione, più sulle emozioni o su entrambe in egual misura.
Anche il registro linguistico è vario e cambia da autore ad autore, e lo stesso vale per le fotografie: ognuno di noi ha infatti un suo stile di scatto e un suo proprio modo di modificare le immagini in post produzione.
Il travel blogger, questo sconosciuto
Di conseguenza, il travel blogger è colui che redige questo diario di viaggio. Può essere un viaggiatore a tempo pieno (beato lui!) o occasionale, e può trattare di viaggi in generale o di aspetti più specifici e settoriali.
Noi ad esempio siamo camperisti, quindi il nostro blog ha un occhio di riguardo nei confronti di quanti possiedono un mezzo ricreativo.
Ciò non toglie che i nostri itinerari possano comunque essere consultati e sperimentati anche da viaggiatori più tradizionali, quindi non dobbiamo vedere il blog come qualcosa di eccessivamente specifico.
Anzi, è giusto che ogni blogger riesca a far emergere la sua personalità e i suoi gusti attraverso questo diario, purché non si cada nell’errore di parlare di tutto e di niente. Un minimo di collegamento tra gli argomenti trattati dovrebbe sempre esserci, ed è quindi opportuno individuare la propria “nicchia” di riferimento, ovvero il pubblico a cui preferenzialmente si vuole parlare.
La nostra nicchia è quella dei viaggiatori in generale e dei camperisti e degli appassionati di parchi di divertimento in particolare, ma trattiamo anche di viaggio dal punto di vista interiore ed intimo e recensiamo oggetti e materiali che quando siamo in giro ci vengono in aiuto.
Come funziona un blog?
Diciamo che scrivere gli articoli, se scrivere ti piace, è la parte più semplice.
Anche se in realtà un articolo per poter essere trovato sui motori di ricerca deve essere scritto e trattato in un certo modo. Deve rispondere a delle caratteristiche precise, perché meglio è scritto e maggiore sarà il pubblico che riuscirà a catturare.
Ovviamente bisogna fare delle ricerche per capire quali sono gli articoli e le destinazioni che possono interessare i lettori in un dato momento, quali parole evidenziare maggiormente, quali foto utilizzare, come e quando pubblicare i vari post…
Insomma, è davvero un lavoro lungo ed impegnativo, anche perché qualunque cosa si scriva bisogna sempre ricercare la qualità e farla prevalere sulla quantità: non ha senso scrivere 10 articoli al giorno ma scriverli male o senza trasmettere niente al lettore.
Ma si guadagna? E come?
Beh, un travel blogger può guadagnare in vari modi. Innanzitutto se il blog cresce forte e sano potrebbe ospitare al suo interno delle pubblicità di terze parti, e questo processo frutta soldi. Oppure il blogger potrebbe essere direttamente pagato per parlare di una certa località o recensirne alcuni aspetti. O guadagnare organizzando viaggi in compagnia dei suoi follower. O ancora potrebbe essere ospitato gratuitamente in alcune strutture od essere invitato ad eventi, e non spendere è un po’ come guadagnare. Può essere poi pagato per fare pubblicità o recensire prodotti.
E poi ci sono progetti che possono essere più o meno (in)direttamente collegati allo sviluppo del blog e portare profitto. La Ferragni per esempio nasce fashion blogger, ma al crescere della sua influenza ha creato una sua linea di abbigliamento personale. E te lo promettiamo, dopo questo non parleremo più della Ferragni né del marito, anche perchè non ci rispecchia molto…ma ci serviva solo un esempio calzante.
Come guadagniamo noi nello specifico? Semplicemente ancora in nessuno di questi modi! Diciamo che stiamo attualmente seminando nella speranza di raccogliere più avanti i frutti del nostro lavoro, ma sicuramente non prenderemo mai in considerazione determinate forme di guadagno perché non ci convincono fino in fondo.
Ci teniamo a mantenere il nostro blog un ambiente pulito e non vogliamo svenderci e parlare della qualunque solo perché pagati per farlo: per noi la trasparenza, la sincerità e la qualità dei contenuti sono tutto.
Ma ognuno ha il suo metro di giudizio ed è giusto così.
Vivere viaggiando
Quando però si raggiunge il traguardo di guadagnare col proprio lavoro di blogger si aprono scenari meravigliosi: chi non vorrebbe viaggiare tutta la vita ed essere pure pagato per farlo? Un intero mondo pronto per essere esplorato, libertà infinita, essere il datore di lavoro di te stesso (questa è una definizione che va alla grande su facebook) facendo della tua passione la tua professione. Un sogno!
In realtà puoi prima pensare di diventare nomade digitale, ovvero trovare un lavoro che si possa eseguire tramite l’online e che di conseguenza ti dia la possibilità di essere svolto ovunque nel mondo.
Se come Fabio infatti sei uno sviluppatore informatico, ad esempio, e hai la possibilità di metterti in proprio, potresti lavorare col tuo pc da casa, dalla panchina del parco del quartiere ma anche dal Giappone o dall’Australia: ti basterebbe una buona connessione ad internet e quindi viaggiare e lavorare insieme non sarebbe un problema.
Travel blogger: il nostro sogno, e il tuo?
In attesa di scoprire che fine ha fatto Carmen Sandiego (te la ricordi, vero?) ti lasciamo con una domanda: hai mai pensato di aprire un blog, anche non di viaggio? E se non fosse di viaggi, di cosa parlerebbe? Dai che siamo curiosi! E…alla prossima!