Laguna di Venezia: 12 Isole (+ 1) Tutte da Scoprire

laguna di Venezia
La laguna di Venezia tinta dei colori caldi del tramonto.

La Laguna di Venezia si compone di ben 62 isole, che sono state inserite addirittura tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Certo alcune ormai non ci sono più, come quelle di Costanziaco, Ammiana e La Caderna…

Ma molte altre sono pronte ad essere visitate, anche – e soprattutto – quelle meno turistiche e conosciute.

Noi te ne vogliamo segnalare alcune, ma anche se ti forniremo tutte le informazioni del caso su come raggiungerle, ti consigliamo di tenere d’occhio il sito dell’ACTV per avere dettagli in tempo reale su orari e percorsi dei trasporti pubblici.

Murano

Partiamo da un’isola non solo famosa, ma famosissima: Murano, l’isola del vetro.

E’ considerata la più grande della Laguna di Venezia con i suoi 30.000 abitanti, e anzi è in realtà addirittura una serie di isole collegate fra loro da ponti.

Ovviamente fiore all’occhiello di Murano sono le numerose vetrerie che la punteggiano dalla fine del 1200.

Parliamo di davvero tanti e tanti anni fa…

Pensa che prima tutti i forni per fondere la sabbia di silicio si trovavano a Venezia, e furono spostati qui solo per proteggere la Serenissima dal rischio di incendi.

vetro a Murano
Murano, considerata in tutto il mondo la patria del vetro.

Beh, questa precauzione ha fatto la fortuna dell’isola di Murano, e se vuoi approfondire gli aspetti della lavorazione del vetro hai due opzioni fra cui scegliere.

La prima è prendere parte (a volte a fronte di un piccolo pagamento) ad una delle dimostrazioni che si svolgono proprio presso le vetrerie.

Avrai modo di osservare i mastri vetrai all’opera, e credici se ti diciamo che è davvero un’esperienza che merita.

L’altra opzione è visitare il Museo del Vetro e scoprire la storia della lavorazione di questo materiale, dalla produzione delle “conterie” – le piccole perline di vetro create all’epoca dalle donne dell’isola – fino alla realizzazione di artefatti davvero unici come la celebre Coppa Barovier.

Ma in fondo, perché scegliere..?

mastro vetraio al lavoro
Un mastro vetraio al lavoro.

Se invece vuoi esplorare un po’ di edifici, ti consigliamo senza dubbio la Basilica di Santa Maria e San Donato, in stile romanico e ricca di bellissimi mosaici all’interno.

Tra l’altro, di San Donato qui sono conservate le spoglie mortali insieme – così vuole la legenda – alle ossa del drago che lo uccise.

Detto tra noi, quelle in realtà sono solo ossa di balena…

Molto bella da visitare anche la Chiesa di San Pietro Martire, che ospita al suo interno anche un quadro di Bellini.

Da Venezia potrai raggiungere Murano dalla Stazione di Santa Lucia e dalle Fondamenta Nuove prendendo i vaporetti 4.1 o 4.2.

Burano

Continuiamo con un’altra isola famosa, e stavolta per tre ottime ragioni.

Burano è la meta preferita dai fotografi di tutto il mondo per la bellezza delle sue case colorate, dipinte tutte in tonalità diverse e vivaci.

Una vera gioia per gli occhi e l’umore!

case clorate di Burano
Le coloratissime case dei pescatori di Burano.

Si tratta delle dimore dei pescatori, ed ecco che arriviamo al secondo motivo per cui Burano è famosa: il suo pesce.

Vuoi per il duro lavoro dei pescatori, vuoi per l’allevamento dei molluschi (in particolare vongole), qui si mangia davvero pesce di ottima qualità.

Dulcis in fundo il merletto fatto al tombolo, un capolavoro di maestria femminile (così vuole la tradizione) che costa parecchio ma che vale la pena.

Al merletto è anche dedicato un Museo che si trova in Piazza Galuppi, e se vuoi raggiungerlo ti consigliamo di dare uno sguardo lungo la strada anche al Palazzo del Podestà e al campanile.

Un campanile parecchio inclinato ad onor del vero, ma lo stesso discorso vale per molte case della laguna che hanno visto sprofondare le loro fondamenta.

merletto al tombolo
Il merletto al tombolo tipico di Burano.

Per una pausa golosa tipica ti consigliamo invece di assaggiare i Bussolà, o buranelli.

Sono biscotti al burro aromatizzati con limone, rhum o vaniglia, e facevano da sostentamento per i pescatori durante i lunghi viaggi in mare.

I buranelli sono a forma di anello, ma potrai trovarne anche una versione ad “S” che prende appunto il nome di “Esse di Burano“.

Per raggiungere l’Isola puoi prendere il vaporetto 12 da Fondamenta Nuove o il 14 da San Marco Zaccaria.

Ma non sempre Burano è inserita tra le fermate: controlla bene prima di partire!

Torcello

Concludiamo la tripletta delle isole della Laguna di Venezia più note ai turisti con Torcello, ormai abitata da circa una decina di persone o poco più.

Certo l’aspetto generale del luogo è un po’ selvaggio, ma è proprio questo che trasmette a chi visita Torcello la sensazione di essere tornato indietro nel tempo.

Di luoghi da vedere tuttavia ce ne sono davvero tanti, come il Trono di Attila ad esempio.

Si tratta di un seggio in pietra posto proprio al centro della piazza principale e che si dice fosse utilizzato dal re degli Unni.

In realtà non è proprio così: il trono era in realtà usato come seduta dal giudice quando amministrava la giustizia sull’isola.

ponte del diavolo
Il Ponte del Diavolo di Torcello.

Troviamo poi il Ponte del Diavolo, un ponte arcuato e privo di parapetto.

La sua costruzione, almeno così si narra, fu richiesta dal Diavolo in persona come scommessa.

Abbiamo la Locanda Cipriani, tanto amata da Hemingway e oggi location perfetta per cerimonie, cene eleganti e matrimoni.

E infine abbiamo le chiese, due in particolare.

La prima è la Basilica di Santa Maria Assunta, di impronta bizantina e ricolma di bellissimi mosaici.

Uno in particolare attirerà la tua attenzione, ed è quello immenso raffigurante il Giudizio Universale: davvero bello!

Lì vicino trovi poi la Chiesa di Santa Fosca, senz’altro molto diversa dalla precedente ma comunque con un suo fascino ed un bel porticato.

Per quanto riguarda gli edifici civili, invece, ti segnaliamo il Museo di Torcello, con i suoi reperti medievali e bizantini, ed il Palazzo del Consiglio, risalente al ‘400 e tutto in stile gotico.

Per raggiungere Torcello devi prendere il vaporetto per Burano (linea 12) e da lì usufruire della linea 9.

Ma controlla come sempre che le fermate siano previste!

La Giudecca

E’ l’isola della Laguna più vicina al centro storico di Venezia, al punto che sembra inglobata nella città.

Del resto le due sono collegate giusto da un canale, che prende il nome molto originale di Canale della Giudecca.

Ha una forma allungata che ricorda la lisca di un pesce, e per questo forse l’avrai sentita chiamare anche col nome di “Spinalonga“.

isola della giudecca
La Giudecca, isola praticamente collegata a Venezia.

Un tempo era abitata da nobili e borghesi, ma si pensa che la sua origine sia da collegare alla comunità ebraica (giudaica, appunto) che risiedeva anch’essa qui.

Della Giudecca – e in particolare del gianduiotto da passeggio della Gelateria Nico – ti abbiamo parlato brevemente nel nostro articolo dedicato a Venezia

Ma oggi vogliamo segnalarti un altro paio di cose da vedere.

Innanzitutto la Chiesa delle Zitelle, di impronta palladiana, così chiamata perché anticamente ospitava le ragazze povere in attesa di sposarsi.

In secondo luogo il Molino Stucky, un hotel della catena Hilton che certamente si fa notare per la sua imponenza .

E terzo – sì, perché non c’è due senza tre – la Basilica di San Giorgio Maggiore progettata da Andrea Palladio.

Poveglia

Raggiungere l’Isola di Poveglia non è così semplice.

Ti servirà infatti una barca tua (o un amico così gentile da prestartela) oppure dovrai aspettare uno degli eventi organizzati dall’ Associazione Poveglia per Tutti.

Non esiste infatti più alcun molo sulla Poveglia, e l’isola non è neppure più abitata.

Perché andarci, allora?

Beh, perché è comunque molto piacevole per una gita fuori porta, magari per un pic-nic o una grigliata in compagnia…

isola di Poveglia
L’Isola di Poveglia in lontananza.

E poi perché è ricca di mistero.

Secondo alcuni è persino stregata ed infestata, forse dai fantasmi di coloro che sull’isola hanno trovato una morte non proprio piacevole.

La Poveglia era infatti sede di un ospedale psichiatrico, e si narra di un direttore talmente crudele con i pazienti da aver fatto fare loro una fine atroce…

San Lazzaro degli Armeni

Su quest’isola si trova uno splendido monastero, inizialmente benedettino e poi passato nel 1700 sotto la cura di una comunità di monaci armeni fondata da Padre Mechitar.

Presso il monastero i monaci lavorarono soprattutto per preservare il loro patrimonio culturale, raccogliendo ben 4000 manoscritti redatti in varie lingue: un vero spettacolo!

Tuttavia l’isola di San Lazzaro non è famosa solo per i suoi tesori storici e culturali, ma purtroppo anche per una vicenda triste e sanguinosa.

isola di san lazzaro degli armeni
L’Isola di San Lazzaro degli Armeni, sede di un bellissimo monastero.

Tra il 1915 e il 1916 il popolo armeno che qui risiedeva venne sterminato, e ancora oggi il genocidio è ricordato dal monumento conservato proprio all’interno dell’edificio religioso.

Un aneddoto un po’ più allegro?

Qui trascorse due anni Lord Byron, prima di continuare il suo viaggio in direzione della Grecia.

Certosa

L’Isola deve il suo nome all’ordine religioso dei Padri Certosini che la abitarono a lungo.

Poi ospitò, fino al 1997, il poligono di tiro del Reggimento dei Lagunari della Serenissima.

isola della certosa
Il parco dell’Isola della Certosa.

Oggi è un bel parco urbano, meta di escursioni naturalistiche e ricco di vegetazione.

Troviamo infatti boschi di pioppi e frassini, cespugli di robinie e gelsi, canneti…

Ospita anche ristoranti, hotel, una scuola di vela ed una marina con qualche centinaio di ormeggi.

Se vuoi concederti una passeggiata, sappi che puoi raggiungere la Certosa da Venezia con i vaporetti 4.1, 4.2, 5.1 o 5.2 (controlla le fermate!), oppure con la linea rossa del servizio Alilaguna.

Sant’Andrea

Sant’Andrea ospita ancora oggi una fortezza, che anticamente doveva proteggere Venezia dai nemici provenienti dal mare.

Forte Sant'Andrea
Ciò che resta del Forte Sant’Andrea.

L’attuale Forte è del ‘500 e sorge in realtà sull’impianto di altri edifici, e ne restano il corpo centrale ed il bastione esterno.

Nell’edificio fu recluso per un periodo anche Giacomo Casanova, ma purtroppo la fortezza non è visitabile: la si può solo ammirare dal mare.

Se vuoi raggiungere l’Isola, non essendoci mezzi di linea che conducono fin qui, puoi rivolgerti al Comitato Certosa e S.Andrea che organizza partenze dalle fermate ACTV delle Vignole o di San Pietro di Castello.

Oppure puoi chiedere di nuovo in prestito la barca al tuo amico veneziano!

Sant’Erasmo

Tra le tante isole della Laguna di Venezia, l’Isola di Sant’Erasmo è considerata l’orto della Serenissima.

Qui infatti vengono coltivate primizie di tutti i tipi, ed in particolare i carciofi viola noti anche come “castraure“.

Sant' Erasmo
La verdeggiante Isola di Sant’Erasmo.

E qui i carciofi sono davvero una cosa seria!

A loro è dedicato ogni anno a maggio un festival, e persino la birra qui è aromatizzata al carciofo.

Se non ami la birra, tuttavia, sappi che questa è anche terra di ottimo vino, e ad ottobre qui potrai prendere parte alla Festa del Mosto.

Vuoi andare in cerca di edifici da vedere e non solo di buon cibo?

Allora ti segnaliamo la Torre Massimiliana, una fortezza risalente alla prima metà del 1800.

Se vuoi raggiungere l’Isola di Sant’Erasmo, salta a bordo del vaporetto 13 in partenza da Fondamenta Nuove!

Vignole

Altro giro, altra isola.

Stavolta si tratta di Vignole, l’isola delle sette vigne, celebre anch’essa per produrre verdure ed ortaggi destinati al mercato di Rialto a Venezia.

vignole
Vignole e la sua chiesa di Santa Maria Assunta e Santa Eurosia.

Gli abitanti che ancora vivono qui sono molto pochi, ma l’Isola, che potrai raggiungere col solito vaporetto 13 da Fondamenta Nuove, è molto carina.

Fermati a visitare la chiesa di Santa Maria Assunta e Santa Eurosia, un piccolo gioiellino del ‘500 affacciato sul mare.

E’ davvero caratteristica ed emana un sapore d’altri tempi davvero imperdibile.

San Francesco del Deserto

San Francesco del Deserto sorge proprio di fronte a Sant’Erasmo, ed è un’oasi di pace e meditazione.

S. Francesco
E’ San Francesco a dare il nome all’Isola, perché pare sia stato qui.

Qui infatti si trova un eremo francescano, e si narra che nel 1200 ospitò persino San Francesco (da qui il nome dell’Isola).

Che il Santo sia passato di qui o meno, non v’è dubbio che l’atmosfera che si respira sull’Isola sia tranquilla e corroborante.

Ecco perché ti consigliamo di visitarla: per riequilibrare mente, corpo e spirito dopo i ritmi frenetici di Venezia.

Non scordarti, oltre alla chiesa, di visitare il chiostro!

Lazzaretto Nuovo

Indovina perché l’Isola si chiama così?

Esatto: qui sorgeva un lazzaretto per la quarantena di quanti erano sospettati di avere la peste.

E ovviamente altrove c’era anche un altro lazzaretto, quello vecchio.

lazzaretto nuovo
Durante il tour guidato percorrerai il vecchio cammino di ronda delle guardie.

Oggi l’Isola è visitabile da aprile a ottobre con un tour guidato, che si snoda per circa 1 Km intorno al vecchio giro di ronda delle sentinelle.

Ed il tour è il giusto mix tra passeggiata naturalistica e percorso archeologico, quindi può soddisfare davvero i gusti di tutti (o quasi).

Come raggiungere l’Isola del Lazzaretto Nuovo?

Col vaporetto 13 in partenza da Fondamenta Nuove.

Chioggia

Dopo le 12 isole vere e proprie ci giochiamo il bonus con Chioggia, che è sì un’isola…ma artificiale.

Chioggia
Panorama di Chioggia, un tripudio di poti e canali.

Fu infatti separata dalla terraferma a protezione di Venezia, e solo nel 1700 fu nuovamente collegata alla penisola grazie alla costruzione di un ponte a 43 arcate.

Ma non ci dilungheremo oltre: a Chioggia abbiamo infatti già dedicato un intero articolo, e se vuoi approfondire quello è il post(o) giusto.

Dove Sostare in Camper

Quando visitiamo Venezia ci piace sostare presso il Camping Venezia Village, dotato di ogni comfort e inserito in un contesto bucolico sebbene comodo per raggiungere la città.

Ma se preferisci qualcosa di diverso ti segnaliamo il nostro articolo su cosa vedere a Venezia per trovare una selezione di aree sosta e campeggi per tutti i gusti.

Laguna di Venezia: le Nostre Conclusioni

La laguna di Venezia racchiude ben più delle 12 (+1) isole che ti abbiamo raccontato noi, ma quante di queste hai già visitato?

Scommettiamo che qualcuna l’hai saltata…

Ed ecco perché un viaggio a Venezia riserva sempre mille e una sorprese, non importa quante volte tu ci vada.

Alla prossima!

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Chiara Mandich

Classe 1985, camperista dalla nascita, è sia l’autrice dei testi del sito che di alcune delle fotografie.

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