E’ molto difficile stilare una lista di cosa vedere a Venezia in due giorni, perché questa è davvero una città che ha tantissimo da offrire.
E molto dipende ovviamente dai gusti personali: ti attirano i musei d’arte? Ti piacciono i luoghi più tipici e sconosciuti? Ami il buon bere ed il buon cibo?
Molte delle nostre proposte quindi possono essere tranquillamente inserite in un itinerario di due giorni, mentre per altre dovrai necessariamente fare una scelta.
La buona notizia?
La maggior parte non richiedono tempi di visita molto lunghi, quindi potrai collezionarne un bel po’.
E ora…pronti ad iniziare!
Indice
Un Po’ di Urbanistica Veneziana
Quando parliamo di Venezia dobbiamo spesso scordarci termini familiari quali “piazza” e “via”, sostituiti da altri più tipici che è bene conoscere per orientarsi nella città.
I quartieri di Venezia sono sei, e vengono chiamati “Sestieri”.
Essi sono Cannaregio, Dorsoduro, Castello, Santa Croce, San Polo e San Marco.
L’unica piazza che può fregiarsi di tale titolo è Piazza San Marco, tutte le altre vengono definite “campi” (in cui spesso è presente un pozzo da cui attingere l’acqua) o “campielli” (piazzette più piccole e prive di pozzo).
Le vie prendono il nome infine di “calli” e sono in genere incassate tra due file continue di edifici adibiti ad abitazione o a negozi al pian terreno.
Possono essere strette (callette) o ampie (calli larghe): in quest’ultimo caso, se di particolare importanza, vengono definite “salizade” e mostrano una pavimentazione con lastre di pietra trachitica.
Le calli possono poi essere cieche (in tal caso sono dette “rami”), corte o lunghe, e se particolarmente tortuose vengono definite “rughe”.
Insomma, un bel caos!
Piazza San Marco
Non si può visitare Venezia senza ovviamente vedere Piazza San Marco…e senza essere assaliti dai suoi piccioni affamati.
E’ circondata su tre lati da porticati detti “procuratie” mentre il quarto lato affaccia sul mare, e proprio sotto i portici troverai alcune delle caffetterie e dei ristoranti più rinomati (e cari!) di Venezia.
Un esempio?
Il famoso Caffè Florian, nato nel 1720 e ad oggi il più antico Caffè del mondo.
Piazza San Marco si può considerare suddivisa in tre zone:
- La Piazza vera e propria, con la Basilica, il Campanile e la Torre dell’Orologio.
- La Piazzetta, con Palazzo Ducale, la Libreria San Marco e le due colonne.
- La Piazzetta dei Leoncini, caratterizzata da un livello centrale sopraelevato e dalla presenza di due statue di leoni accovacciati in marmo rosso di Cottanello.
Andiamo ora a scoprire più nel dettaglio i luoghi principali.
Basilica di San Marco
Un prestigioso connubio di cultura veneziana, romana e bizantina, abbellita nei secoli con opere d’arte provenienti dal remoto Oriente.
Secondo la leggenda la sua costruzione fu dovuta all’esigenza di erigere un tempio in seguito al furto delle reliquie di San Marco da Alessandria d’Egitto per mano di due mercanti veneziani, ma quali che siano le ragioni della sua esistenza la Basilica è davvero mozzafiato.
Noterai di sicuro sopra l’atrio posizionato a nord ovest le statue di quattro cavalli, note proprio come i Quattro Cavalli di San Marco.
Furono trafugati da Napoleone nel ‘700 e portati a Costantinopoli, ma tornarono a Venezia nel 1815 dopo la disfatta clamorosa dell’Imperatore a Waterloo.
Fino agli anni ’80 abbellivano la terrazza della Basilica ma poi, temendo potessero rovinarsi stando alle intemperie, furono sostituiti con le copie ancora ora visibili mentre gli originali furono portati presso il Museo di San Marco.
Ecco, l’accesso al Museo è una delle attività a pagamento insieme alla visita del Tesoro e della Pala d’Oro, mentre per il resto l’ingresso a San Marco è gratuito.
Attenzione però alle interminabili code di turisti!
Il Campanile di San Marco
“El paron de casa”, come lo definiscono amichevolmente i veneziani.
E’ alto ben 99 metri e la sua sommità si può fortunatamente raggiungere in ascensore.
Originariamente costruito con funzione difensiva e di avvistamento, ha subìto nel tempo varie modifiche culminate con l’edificazione della loggetta a base della torre ad opera di Jacopo Sansovino nel XVI secolo.
Nel 1902 crollò sulla Piazza, e ci vollero ben 10 anni per ricostruirlo “com’era e dov’era“.
Due curiosità in merito al Campanile di San Marco: la prima è che ogni anno è teatro del “Volo dell’Angelo”, il rito che dà ufficialmente il via al Carnevale di Venezia.
La seconda è che ha un gemello non troppo distante, lo sapevi?
A soli 4 minuti di battello puoi infatti trovare il Campanile dell’isola di San Giorgio Maggiore, replica perfetta di quello di San Marco.
Dalla sua sommità puoi godere una vista spettacolare su Venezia e in particolare su Piazza San Marco e inoltre, essendo poco noto, non dovrai fare coda per salirvi.
La Torre dell’Orologio
Datata 1497 e in stile rinascimentale, presenta come caratteristica un gran bell’orologio dal quadrante in smalto color oro e blu.
Segna ovviamente l’ora, ma essendo per giunta un orologio astronomico segna anche il giorno, le fasi lunari e lo zodiaco.
E’ dotato di un particolare meccanismo a carillon che si attiva il giorno dell’Ascensione e dell’Epifania, e in queste date allo scoccare delle ore il pannello laterale si apre per mostrare un carosello di statuine in legno che raffigurano i Re magi e la Natività.
Ma non è tutto, perché ugualmente tipiche sono le raffigurazioni dei due mori in bronzo che quotidianamente battono le ore colpendo la campana.
Uno dei due mori, detto “il vecchio” ha la barba e batte le ore due minuti prima dell’ora esatta per simboleggiare il tempo che è già parte del passato.
L’altro moro è senza barba ed è chiamato “il giovane”, e batte l’ora con due minuti di ritardo per rappresentare simbolicamente il tempo che verrà.
Sotto la Torre dell’Orologio troverai infine un arco, valicato il quale ti ritroverai nella zona delle Mercerie.
Palazzo Ducale e la Libreria San Marco
Partiamo prima con una breve presentazione della Libreria, nota anche come Biblioteca Marciana, anch’essa opera del Sansovino già citato riguardo il Campanile.
Voluta dal Senato della Repubblica nel 1536, accoglie la maestosa e preziosa collezione di libri del Cardinale Bessarione.
Palazzo Ducale, noto anche col nome di Palazzo dei Dogi, è un tripudio di gotico-veneziano arricchito ulteriormente dalle numerose opere d’arte al suo interno.
Pensa che attualmente conserva ancora opere del Tintoretto, di Vecellio e del Veronese, oltre che di altri numerosi celebri esponenti dell’arte veneziana.
Questa era anticamente la sede del Doge di Venezia, e passò poi nel corso degli anni in mano dapprima francese, poi austriaca e infine italiana solo nel 1866.
Palazzo Ducale subì un grande intervento di restauro tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, e se visitarne gli interni o meno dipende dalla tua passione per l’arte.
Intendiamoci, già solo rimirarlo dall’esterno vale la pena!
Il Leone di San Marco e San Tòdaro
Mentre sei ancora nella Piazza non potrai non notare la colonna sul cui apice svetta il leone simbolo dell’evangelista San Marco, una delle immagini più iconiche e fotografate di Venezia.
Questo leone alato realizzato in bronzo è affiancato poco distante da un’altra figura: San Teodoro di Amasea, anche detto san Tòdaro, anch’egli patrono della città insieme a San Marco.
Tra Canali e Ponti
Non dobbiamo certo dirti noi che Venezia è celebre per i suoi canali, vero?
Il più celebre è senza dubbio il Canal Grande, o Canalaso.
Lungo 3800 metri e largo tra i 30 e i 70 metri, è l’asse principale per i trasporti in città.
Potrai navigare lungo il suo corso a bordo di un vaporetto o in traghetto, una sorta di taxi collettivo galleggiante utile a passare da una sponda all’altra del canale.
Oppure il modo senz’altro più caratteristico (e costoso) di spostarsi lungo i canali è farlo in gondola…
Ma noi vogliamo parlarti delle gondole da un altro punto di vista.
Vogliamo infatti consigliarti di raggiungere lo Squero di San Trovaso, uno dei pochi luoghi in cui ancora le gondole vengono costruite.
Certo la darsena non è visitabile (a meno che non si prenda parte a tour organizzati), ma potrai comunque osservare gli operai al lavoro dal bar situato sull’altra sponda del canale.
E’ un po’ come sentirsi un pensionato di vedetta ai cantieri, mentre però ti rimpinzi di stuzzichini accompagnati magari da un buono spritz.
E ti assicuriamo che ne vale la pena!
Ma ora veniamo ai ponti.
Sapevi che Venezia è una delle città al mondo ad avare più ponti?
Sono ben 400, in vari materiali, e noi te ne vogliamo consigliare qualcuno.
Ponte di Rialto
Sicuramente il ponte più famoso di Venezia, è il più antico e uno dei quattro che attraversano il Canal Grande.
E’ anche uno dei ponti che maggiormente appare in opere d’arte e cinematografiche, come ad esempio nel “Casanova” del 1975 di Fellini.
Costruito nel XII secolo, fu modificato nel 1591 e ancora in seguito, mantenendo però lo stesso aspetto del XVI secolo.
E così sarà anche alla fine dell’ennesimo restauro in programma…
A Rialto, oltre al ponte, c’è però un’altra cosa molto caratteristica da vedere, ed è il mercato.
Suddiviso in una sezione dedicata all’ortofrutta (Erbaria) e una ai prodotti ittici (Pescaria), è estremamente vivace ed è considerato una vera e propria attrazione turistica.
Inoltre presta attenzione ai muri attorno al mercato, perché potrai scorgere ancora le iscrizioni con le misure regolamentari dei pesci promulgate al tempo della Serenissima.
E occhio anche ai gabbiani che bazzicano qui: alcuni sono grandi come degli struzzi!
Ponte dei Sospiri
Collega Palazzo Ducale al Palazzo delle Prigioni, ossia le antiche carceri, e ci sono varie versioni a proposito dei “sospiri” che gli danno il nome.
Una leggenda vuole che siano sospiri d’amore, perché pare che due innamorati in gondola che si bacino al tramonto proprio sotto al Ponte possano godere di eterna felicità.
Ma in genere il collegamento è con sospiri di tutt’altro genere, e di certo meno felici.
Pare possa infatti trattarsi dei sospiri dei prigionieri che passavano di lì e che vedevano per l’ultima volta il mondo esterno prima di iniziare la loro vita in carcere.
O ancora che fossero lamenti di dolore di coloro che scontavano la loro pena presso i Piombi, la sezione delle carceri più vicina al tetto.
Poiché quest’ultimo era ricoperto da lastre di piombo (da qui il nome “Piombi”), si arroventava sotto il sole cocente rendendo insostenibile la permanenza dei detenuti.
Non che i prigionieri dei piani bassi se la passassero molto meglio, visto che le celle a filo dell’acqua venivano spesso allagate dall’alta marea…
Presso la carceri di Venezia scontò 15 mesi di prigionia persino Giacomo Casanova, accusato di massoneria e propaganda religiosa.
Non fu la pena ad essere breve, intendiamoci: semplicemente Casanova riuscì abilmente ad evadere, e ritornò a Venezia solo dopo vent’anni.
Il Ponte dei Sospiri, caratterizzato dall’avere una struttura coperta in pietra bianca d’Istria, è senz’altro uno dei luoghi maggiormente presi d’assalto dai turisti.
Ponte del Chiodo
Un ponte forse poco noto ma molto curioso, che ti citiamo proprio per la sua particolarità.
E’ questo infatti uno degli ultimi ponti veneziani senza parapetto, quindi fai attenzione se vuoi usarlo come appoggio per scattare una foto ricordo!
Si trova in Rio di San Felice.
Ponte della Costituzione
Il ponte più moderno e discusso di Venezia, che ad onor del vero a noi non piace per nulla.
Ma di certo è particolare.
Disegnato dall’architetto spagnolo Calatrava, è interamente costruito in vetro, pietra, trachite e acciaio ed è aperto ai soli pedoni dal 2008.
Attraversa il Canal Grande tra Piazzale Roma e la Stazione Ferroviaria di Venezia Santa Lucia, quindi quasi sicuramente ti ritroverai a percorrerlo e potrai trarre le tue conclusioni.
Sfacciatamente ipermoderno, cozza sicuramente con tutto ciò che è Venezia secondo noi, ma così è stato commentato dal giornale inglese The Independent:
“Un progetto squisitamente moderno […] ma stilisticamente non fa a pugni con lo scenario, aiutato dal fatto di essere costruito in vetro e marmo dell’Istria, il materiale più usato a Venezia. […] Progettato da Santiago Calatrava, l’architetto spagnolo i cui progetti da Dublino ad Atene, passando per Buenos Aires hanno cambiato la nostra idea circa l’aspetto che deve avere un ponte, quello di Venezia è molto diverso dalle opere che lo hanno reso famoso. È l’essenza della discrezione: nessuna rete di cavi, nessuna rievocazione di arpe, lire o liuti, solo una semplice campata a forma di freccia da sponda a sponda, senza nessun supporto visibile.“
I Musei
Se decidi di visitarli tutti sicuramente due giorni non ti basteranno, ma ecco qualche dritta se per caso decidi di visitarne almeno uno.
Peggy Guggenheim
Uno dei più importanti musei al mondo per quanto riguarda l’arte europea e americana del XX secolo, è un inno al Cubismo, all’Astrattismo, al Futurismo, all’Espressionismo e al Surrealismo.
Racchiude al suo interno opere dal valore immenso, come capolavori di Magritte, Mirò, Picasso, Kandinskij, Dalì, Boccioni e De Chirico.
Certo se preferisci altre correnti artistiche questo non è il posto che fa per te, ma a noi è piaciuto tantissimo.
Si trova a Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, e nel giardino del Palazzo riposano le spoglie mortali proprio di Peggy Guggenheim (1898-1979), grandissima appassionata d’arte e collezionista, e dei suoi cani.
Oltre alla permanente qui troverai spesso mostre temporanee.
Gallerie dell’Accademia
Tutt’altro genere per questo Museo, sempre però d’arte.
Ospitato nella sede della Scuola Grande di Santa Maria della Carità, racchiude opere legate alla pittura rinascimentale veneziana.
Qualche esempio degli autori qui presenti?
Tiziano, Tintoretto, Canaletto, Tiepolo, Giorgione e Veronese…
E, soprattutto, qui è conservato anche l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci.
Museo Correr
Nelle procuratie nuove di Piazza San Marco, propone vari itinerari volti alla scoperta della storia e dell’arte veneziana.
Museo del Vetro
Si trova a Murano, e dove altrimenti?
Imperdibile per tutti gli amanti della delicata ed elegante arte vetraria.
Museo Navale
Poteva forse Venezia, città sul mare, essere priva di un Museo Navale?
Certo che no, e potrai visitarlo presso l’Arsenale.
I Palazzi
Tanti sono i Palazzi prestigiosi di Venezia, stupendi anche solo da rimirare dall’esterno ma alcuni, se hai tempo e voglia, meritano anche una sbirciata all’interno.
Cà d’Oro
In stile gotico-veneziano, è un vero e proprio capolavoro.
Anticamente la sua facciata era dorata (da qui il nome), ma ora appare tinta di bianco e di rosa pallido.
Al suo interno ospita la collezione d’arte del barone Franchetti.
Cà Pesaro
Palazzo tardo-rinascimentale, ospita la Galleria d’Arte Moderna con capolavori di Klimt, Mirò, Boccioni, Chagall, Morandi, De Pisis e Kandinskij.
Cà Centani
Casa di Carlo Goldoni, oggi Museo.
Cà Foscari
Palazzo gotico affacciato sul Canal Grande e oggi sede dell’Università degli Studi di Venezia.
Palazzo Contarini
La sua particolarità è la vista che si gode su Venezia dalla sua sommità, raggiungibile per mezzo di un’elegante scala a chiocciola.
Palazzo Vendramin
Ospita il Casinò di Venezia, uno dei soli tre presenti in Italia insieme a quello di Saint Vincent e di Campione d’Italia.
Le Chiese
Oltre alla Basilica di San Marco Venezia vanta anche altre varie chiese molto particolari.
Anche qui, visitarle o meno dipende da te…ma nessuna ti porterà via troppo tempo.
Chiesa dei Santi Geremia e Lucia
Molto semplice all’esterno, il Santuario ospita all’interno varie opere d’arte ma è meta di pellegrinaggio soprattutto per la presenza nella cappella dell’urna contenente le spoglie di Santa Lucia da Siracusa.
Il volto della Santa è protetto dal 1955 da una maschera in argento voluta da Angelo Roncalli, all’epoca Patriarca di Venezia divenuto in seguito Papa Giovanni XIII.
Le spoglie di Santa Lucia, che per varie vicissitudini si trovano a Venezia da secoli, sono fortemente reclamate dalla popolazione di Siracusa, città natale della Santa, perché tornino a riposare all’interno del sepolcro originario.
Ma per ora i nostri amici siciliani non hanno ottenuto riscontri positivi…
Basilica di Santa Maria della Salute
Quando nel 1630 Venezia fu colpita da una gravissima pestilenza, il Senato si impegnò a far costruire un edificio sacro per omaggiare la Vergine se fosse arrivato in soccorso della città l’aiuto divino.
La pestilenza cessò, e la Basilica di Santa Maria della Salute venne quindi edificata.
Ma la sua costruzione, affidata ad un giovane Longhena, non fu semplice.
Il terreno prescelto non era infatti in grado di sostenere un tale peso, e quindi fu necessario infiggere in profondità dei lunghissimi pali.
Inoltre anche la cupola ebbe problemi, e per sostenerla furono costruite delle strutture dalla forma molto curiosa, che ricordano delle grandi orecchie.
Meta il 21 novembre di ogni anno di una processione che richiama numerosi fedeli, ospita al suo interno opere di Tiziano e le Nozze di Cana del Tintoretto.
Poco distante dalla Basilica si trova inoltre Punta della Dogana, che divide il Canal Grande dalla Giudecca e che anticamente svolgeva appunto funzione di dogana per le merci e i beni oggetto di scambio navale.
San Zaccaria
Una chiesa che propone un mix di stile gotico e rinascimentale, sicuramente bella ma che all’apparenza non mostra nulla che giustifichi il visitare questa e non le altre 200 chiese di Venezia.
Allora perché te ne parliamo?
Perché la sua unicità si trova…nella cripta!
Essa è infatti perennemente allagata, e l’acqua si comporta quindi come uno specchio che raddoppia la lunghezza delle colonne e che sembra far fluttaure nel nulla le sue tombe.
Davvero molto particolare!
San Leopoldo Mandic
In Via Triestina 56, te la nominiamo perché…San Leopoldo è il Santo della nostra famiglia!
Proprio così, San Leopoldo Mandic (senza l’h, quella è venuta dopo) è un lontanissimo parente di Chiara…e avere un Santo come avo non è cosa che capita tutti i giorni.
Tra l’altro, anche a Padova troverai una chiesa a lui dedicata.
Teatri
Ci ha sorpreso scoprire che i teatri di Venezia sono meno visitati dai turisti di quanto ci saremmo aspettati.
Per lo meno dai turisti italiani.
Ed è un vero peccato, perché anche qui abbiamo trovato tanta di quella bellezza..!
La Fenice
In campo San Fantin, all’interno del sestiere San Marco, è il principale teatro lirico di Venezia ed uno dei più rinomati al mondo.
Sede nei secoli scorsi di numerose prime di compositori del calibro di Verdi, Bellini, Donizzetti, Rossini, Stravinskij e Prokofiev, ospita ogni anno il Concerto di Capodanno.
Beh, non proprio ogni anno.
La Fenice fu infatti per ben due volte vittima di incendi: una prima volta nel 1836 e una seconda volta, che forse ricorderai bene, nel 1996.
Subì quindi ingenti restauri per poter tornare, così come il Campanile di San Marco, com’era e dov’era.
Enormi lampadari, drappi rossi, affreschi e dorature circondano i cinque ordini di palchi (c’è anche il palco reale, davvero magnifico!), e la modifica del sistema delle vie di fuga permette oggi di ospitare 1000 spettatori anziché 840 com’era invece in passato.
Sempre visibile nei giorni e negli orari di apertura al pubblico una mostra permanente su Maria Callas.
La visita guidata dura circa 40 minuti / 1 ora, e noi te la consigliamo caldamente.
Teatro Goldoni
Il più antico teatro di Venezia ancora oggi in piedi, vide la messa in scena per circa 30 anni di soli spettacoli comici e anch’esso fu vittima di un incendio.
Verso la metà del 1700 fu gestito da Carlo Goldoni, che nacque proprio a Venezia e a cui è ovviamente dedicato il Teatro, e negli anni ’20 accolse il ritorno sulle scene di Eleonora Duse.
Rimasto chiuso dal 1947 al 1979, fu nuovamente inaugurato proprio con un’opera di Goldoni, La Locandiera, e dagli anni ’90 in poi la sua gestione passò in mano al Teatro Stabile del Veneto dopo una gloriosa parentesi con Giorgio Gaber quale direttore.
Luoghi Insoliti di Venezia
Alcuni ormai famosissimi e instagrammati da chiunque, altri poco noti ma sorprendenti: eccoti qualche piccolo consiglio “mordi e fuggi” per portarti a casa il ricordo di una Venezia molto particolare.
Il Ghetto Ebraico
Sviluppato prevalentemente in altezza per via delle sue casetorri, il quartiere ebraico di Venezia si compone anche di cinque sinagoghe e di un museo.
Nel periodo del suo massimo splendore arrivò ad accogliere fino a 5000 ebrei provenienti da tutto il mondo, mentre ora ne conta circa 500.
Oggi quartiere vivace e pieno di vita, pochi turisti lo conoscono.
Tuttavia merita sicuramente di essere visitato perché racchiude in sé preziose pagine della storia di un popolo già vessato all’epoca della Serenissima.
Una piccola curiosità: quest’area anticamente veniva utilizzata come fonderia, che in dialetto veneziano prende il nome di “getto”.
E indovina quindi da dove proviene il termine “ghetto”..?
La Libreria Acqua Alta
Non molto distante da Piazza San Marco sorge una delle librerie più famose e caratteristiche di tutta Italia: la Libreria Acqua Alta.
Qui i grandi tomi diventano i gradini di una scala, al posto degli scaffali troviamo barche e gondole e si viene dolcemente assaltati da tanti gatti in cerca di coccole.
Visto il nome di questa curiosa libreria potrai ben immaginare che qui l’acqua alta non sia un fenomeno raro, e come fanno allora i libri, in tutte le lingue e che coprono praticamente ogni argomento, a non rovinarsi?
E’ proprio la loro collocazione all’interno di gondole e barche a metterli al sicuro, perché non appena il livello dell’acqua si alza loro cominciano a galleggiare!
Un luogo davvero fantastico ed imperdibile, ormai fotografato da ogni possibile angolazione.
Casino Venier
Occhio all’accento: questo è un casino, non un casinò.
Era cioè un’abitazione nobiliare adibita nel ‘700 a salotto politico e filosofico, sala da ballo, scenario di incontri intimi e anche luogo per giocare d’azzardo, sì.
Questo in particolare si trova tra il Ponte di Rialto e Piazza San Marco, e te lo segnaliamo perché è una delle ultime dimore veneziane in cui è ancora presente nel pavimento lo spioncino che serviva a tenere sott’occhio chiunque si avvicinasse all’ingresso.
Dal 1987 è sede dell’ Alliance Française, fondazione che si occupa di scambi culturali ed artistici tra le popolazioni locali e quelle francofone.
Arsenale di Venezia
Si trova a nord-est, e oggi ospita il Museo Navale.
Qui si trovavano in passato i cantieri navali e le officine che costruivano le navi per la Serenissima, e ancora oggi lo troviamo diviso in Darsena Nuova e Darsena Vecchia.
Ca’ Macana e le Loro Maschere
Un negozio artigianale a conduzione famigliare che produce secondo la tradizione maschere meravigliose.
Hai presente quelle utilizzate nei film “Cinquanta Sfumature di Nero” e in “Eyes Wide Shut“?
Sono state realizzate proprio qui!
E qui a Cà Macana si trova infatti uno dei più antichi laboratori di creazione di maschere di tutta Venezia, che tiene anche workshop e laboratori aperti a tutti.
La Calle più Stretta di Venezia
Ci riferiamo a Calle Varisco, che con i suoi 53 cm di larghezza è ufficialmente la calle più stretta di tutta Venezia.
Praticamente dovrai percorrerla camminando lateralmente, e secondo la leggenda semmai un assassino dovesse passare da qui le mura gli si stringerebbero attorno uccidendolo e punendo così la sua anima malvagia.
Le Mercerie
Passando sotto l’arco della Torre dell’Orologio si arriva nella zona delle Mercerie, cuore degli scambi commerciali e quindi piene di boutique e negozi di ogni tipo.
Si dividono in Mercerie dell’Orologio, di San Zulian e di san Salvador, e se vuoi fare un po’ di shopping questo è il posto giusto per te.
C’era (non sappiamo se c’è ancora, ma pensiamo di sì) anche un negozio di abbigliamento chiamato “Mandich” nel sestiere Cannaregio…
Noi Mandich abbiamo invaso tutta Venezia tra chiese e negozi!
Parchi e Giardini
Anche se forse non sembra, Venezia è una città molto verde.
Ospita circa 500 tra parchi e giardini, alcuni di questi persino nascosti e segreti…ma questo non significa necessariamente siano privati!
Solo non sono così visibili, e il modo migliore per trovarli è poi il modo migliore per visitare tutta Venezia: perdendosi tra le sue calli.
Potrai seguire tutte le mappe e gli itinerari del mondo, ma è proprio andando a spasso a caso per Venezia che ti imbatterai nel luoghi più belli e pittoreschi.
Ad ogni modo ci sono anche vari parchi più noti, e noi te ne vogliamo indicare giusto qualcuno.
Giardini Reali
Nei pressi di San Marco e risalenti all’età napoleonica, sono stati da poco riaperti dopo un declino durato anni.
Ora hanno preso di nuovo vita le due serre, una piccola e una più grande, la caffetteria ed il pergolato scoperto in ferro battuto.
E’ di nuovo funzionante il ponte levatoio storico e tantissime nuove piante di tutti i tipi sono state interrate.
Un piccolo gioiellino tutto da (ri)scoprire!
Giardini Papadopoli
Nel sestiere Santa Croce, quando vennero creati nel 1834 erano ricchi di specie arboree rare e di animali esotici come pappagalli e fagiani argentati.
Ora divisi in tre parti a causa delle sopravvenute esigenze urbanistiche, presentano piante molto fitte della famiglia dei cipressi, dei faggi, dei cedri, degli oleandri, degli allori e di tante altre, e c’è persino un piccolo giardino d’inverno di pertinenza dell’Hotel omonimo.
Giardini della Biennale
Si trovano nel sestiere Castello e, come puoi immaginare dal nome, sono sede della Biennale di Venezia, le celeberrima esposizione internazionale d’arte.
Realizzati da Napoleone (il loro nome in origine era infatti quello di Giardini Napoleonici) ospitano attualmente 29 padiglioni stranieri oltre al Padiglione Centrale, molti dei quali realizzati da architetti famosi del calibro di Aalto e Hoffmann.
I Bacari
I bacari sono le tipiche osterie veneziane, quelle dove puoi gustarti qualche cicchetto di vino ad accompagnare stuzzichini sfiziosi e (quasi) sempre rispettosi della tradizione culinaria veneziana.
Troviamo ad esempio il baccalà mantecato su crostini di polenta, ossia una crema densa appunto di baccalà; le mozzarelle in carrozza; le sarde in saor, che sono sarde fritte e cucinate con aceto, cipolle, olio e uvetta.
E ancora frittatine di verdura, fritture di pesce, tramezzini…
Puoi scegliere di visitare solo un bacaro e concederti una sorta di aperitivo, oppure girarne anche due o tre per concederti una cena “diffusa”.
Quale che sia la tua scelta ti indichiamo alcuni dei bacari più famosi:
- Bacareto da Lele: preso d’assalto in particolare dei giovani, il locale è così piccolo che per mangiare dovrai stare in piedi appoggiandoti alle botti nel vicino campiello.
- Le Cantine del Vino già Schiavi: in attività dal 1944, è un locale famoso soprattutto per i suoi crostini e per le sue porzioni abbondanti.
- Ai do mori: il bacaro più antico di Venezia, dall’arredamento molto casalingo. Hanno fatto scalpore i suoi “francobolli”, tramezzini molto piccini e golosi.
Un’ultima chicca culinaria, suggerita proprio dai veneziani: pare sia tradizione andare a fare una passeggiata lungo le Zattere sull’isola della Giudecca, per concedersi poi un gianduiotto affogato nella panna presso la Gelateria Nico.
Venezia in Camper: Dove Sostare
Ovviamente non potrai entrare col tuo camper in Venezia, così come del resto non potresti farlo neppure in automobile.
Ma essendo questa una città molto turistica e particolarmente amata dagli stranieri sono numerose le aree sosta e i campeggi comodi.
Aree Sosta
- Venezia Porta Ovest: in Via Ghebba 109 ad Oriago di Mira (VE). Vicina all’uscita dell’autostrada, dista solo 150 m dai mezzi pubblici che portano nel centro di Venezia. Il costo è di 20€/24 h, l’elettricità costa 2€/24h e si ha la possibilità usufruire del camper service (carico, scarico e wc chimico).
- San Giuliano Venice: in Via San Giuliano a Mestre, all’interno di un bel parco, dista solo 10 minuti di autobus da Venezia. Dispone di un centinaio di posti camper e di allaccio elettrico ed è attrezzata con camper service e servizi igienici. Il costo è di 18€/24h.
- Venice camper Parking: in Via del Sorgo 19 a Venezia. Dovrebbe disporre di circa 50 posti camper al costo di 20€/24h, con allaccio idrico ed elettrico…ma parliamo al condizionale perché al momento il sito non è molto chiaro sull’argomento e abbiamo trovato notizie solo in merito al parcheggio a lungo termine. Consigliamo quindi di contattare i gestori.
- Area Sosta Camper: presso l’Isola Nova del Tronchetto, a Venezia, è la più cara di tutte. Il costo è infatti di 25€/12h o di 45€/24h. E’ però la più vicina al centro storico, con la fermata del vaporetto per San Marco praticamente attaccata.
Campeggi
- Camping Venezia Village: in Via Orlanda 8 a Venzia, è un 3 stelle immerso nel verde e dotato anche di spa con piscina coperta, pizzeria e minimarket. Di norma è aperto tutto l’anno, ma causa Covid non riaprirà fino al 2021.
- Camping Fusina: in Via Moranzani 93 a Fusina (VE), è aperto tutto l’anno ed è un villaggio e campeggio di design. Offre collegamento diretto con Venezia, è dotato di piscina, market, palestra, lavanderia e ristorante-pizzeria. Costi durante la stagione invernale a partire da 25€ a notte.
- Camping Rialto: in Via Orlanda 16 a Campalto (VE), è immerso nel verde ed è ben servito dai mezzi pubblici per Venezia. Dotato di bar e ristorante-pizzeria.
- Camping San Nicolò: attualmente chiuso per Covid fino al prossimo 30 aprile 2021, si trova in Via dei Sanmicheli 14 presso il Lido di Venezia. E’ immerso nel verde e a due passi dalle spiagge della laguna di Venezia.
Cosa Vedere a Venezia in Due Giorni: le Nostre Conclusioni
Non ti abbiamo dato un itinerario preciso su cosa vedere a Venezia in due giorni perché crediamo che sia impossibile centrare i gusti di ognuno.
C’è chi ama le chiese, chi i musei, chi è disposto a spendere qualche soldino e chi preferisce itinerari più economici…
Ma, musei e code a parte, la maggior parte di queste visite possono essere condensate in due giorni.
Molto intensi, certo, e se possibile consigliamo di concedersi qualche giorno in più per vedere tutto con calma.
Tuttavia visto che spesso Venezia è la meta per eccellenza di un weekend romantico abbiamo comunque voluto darti qualche spunto.
Non abbiamo parlato delle principali isole intorno a Venezia (Murano, Burano e Torcello) se non per qualche piccolo accenno, perché a loro e ad altre isole meno famose dedicheremo più avanti un articolo a parte.
Speriamo di averti dato anche qualche spunto curioso e a te sconosciuto, e intanto…alla prossima!