Graziati da un raro spicchio di sole mentre stavamo lavorando in campeggio a Sottomarina abbiamo subito colto l’occasione per andare a scoprire cosa vedere a Chioggia.
Eravamo infatti reduci da una settimana di pioggia anche violenta pressoché quotidiana, e anche se bagnarci certo non ci spaventa non è particolarmente comodo capire dove si sta andando e cosa si sta vedendo con in mano una cartina fradicia.
O uno smartphone, che dir si voglia.
Dato che era primissimo pomeriggio e i tabaccai erano ancora chiusi abbiamo deciso di raggiungere Chioggia a piedi partendo dal Camping Miramare: una piacevole passeggiata di circa 5 km, per un buon tratto sul lungomare.
Incautamente però, fiduciosi in quel bel sole, abbiamo lasciato in camper ombrelli e k-way… e siamo stati puntiti.
Stavamo visitando Chioggia infatti quando il cielo ha cominciato a scurirsi all’improvviso, e un tuono minaccioso in lontananza ha dato inizio a una sorta di corsa contro il tempo (in tutti i sensi in cui puoi intenderla) per finire di visitare la città e tornare al camper senza infradiciarci.
Perché anche il ritorno ovviamente è stato a piedi…
Ce l’avremo fatta?
Lo scoprirai alla fine.
Indice
Perché Chioggia si Chiama Così?
Partiamo da una leggenda, secondo la quale l’origine di Chioggia è da attribuirsi in qualche modo al viaggio di Enea.
L’eroe troiano scampato alla distruzione di Troia infatti secondo la mitologia avrebbe viaggiato fino a raggiungere l’odierno Lazio, portando con sé alcuni amici: Antenore, Aquilio e Clodio.
I tre però non rimasero con Enea fino alla fine, ma anzi a metà del viaggio si separarono e ognuno di loro prese strade diverse.
Strade che li condussero a fondare tre nuove città: rispettivamente Padova, Aquileia e Clodia.
E quest’ultima come puoi ben immaginare è proprio la nostra Chioggia, il cui nome è mutato leggermente nel corso del tempo.
La Struttura della Città
Chioggia ricorda tantissimo la vicina Venezia per stile architettonico e struttura, e questo ovviamente non ci stupisce.
La differenza sostanziale è che Venezia vide nel tempo crescere il suo prestigio diventando poi la meravigliosa Repubblica della Serenissima, mentre Chioggia rimase più umile e legata alla pesca.
Ma questo non vuol dire che non sia ugualmente bella, sebbene dotata di un fascino appunto diverso.
Chioggia nasce come isola artificiale nel 1500: fu infatti separata dalla terraferma per ragioni di sicurezza legate alla Serenissima, e solo nel 1700 fu nuovamente collegata alla penisola grazie alla costruzione di un ponte a 43 arcate.
La struttura della città è a spina di pesce, con le linee verticali della piazza e dei canali che vanno a collegarsi con quelle orizzontali delle calli.
Cosa Vedere a Chioggia: il Nostro Percorso
Cominciamo dunque ad esplorare Chioggia ripercorrendo i nostri passi, come se tu stessi passeggiando insieme a noi.
Il Mercato Ittico
Il primo edificio in cui ci siamo imbattuti procedendo da Sottomarina verso Chioggia è stato il grande Mercato Ittico.
Come dicevamo Chioggia è infatti da sempre legata alla pesca, da buona città marinara qual è, e il suo mercato del pesce è uno dei vanti della città.
Qui non avviene la vendita al minuto ma bensì all’ingrosso, e parliamo di un commercio di rilevanza davvero mondiale.
La cosa particolare è che è aperto giorno e notte, e tu potrai assistere alla compravendita del pesce durante appositi tour guidati.
Una cosa davvero molto particolare e interessante, non trovi?
Il Duomo, il Campanile e il Battistero
Procedendo diritti raggiungiamo Corso del Popolo, la strada principale della città.
E’ un corso porticato ricco di negozietti e localini, ma noi lo guarderemo meglio fra poco: ora infatti svoltiamo a sinistra e raggiungiamo il Duomo, anche noto come Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Vista l’ora è ovviamente chiuso, ma apprendiamo che nella Basilica sono conservate le reliquie dei due Santi Patroni di Chioggia, Fortunato e Felice.
I due Santi compaiono però anche all’esterno dell’edificio, in forma di statue ospitate nelle nicchie in corrispondenza delle navate laterali dell’edificio.
Se ti aspetti un Duomo sfarzoso resterai deluso: la facciata è infatti estremamente semplice.
Poco più in là troviamo il Battistero o Chiesa di San Martino, dietro il quale svetta l’alto campanile romanico decorato con sculture marmoree.
La Casa di Carlo Goldoni
Invertiamo la nostra direzione di marcia e percorriamo a ritroso Corso del Popolo.
Qui troviamo nientemeno che la Casa di Carlo Goldoni, che proprio a Chioggia ha ambientato la sua celebre commedia “Le Baruffe Chiozzotte“.
Secondo Goldoni infatti a Chioggia le baruffe (ossia le dispute, le litigate) erano all’ordine del giorno a causa della bassa estrazione sociale della maggior parte della popolazione.
Così infatti scriveva:
«E non intendo parlare in questa Commedia che della gente volgare, che forma, come diceva, i cinque sesti della popolazione»
Tuttavia Chioggia era per Goldoni, e ovviamente lo rimane ancora oggi, una città più che rispettabile.
Corso del Popolo
Si soffermiamo un attimo su Corso del Popolo, lungo ben 840 metri e tutto porticato sul lato ovest.
Brulica di ristorantini, bar e piccoli negozi, e stringe il cuore vederlo molto più deserto di quanto di certo non sia normalmente.
I turisti sono pochi, i tavolini all’aperto dei bar sono più che altro occupati da abitanti del luogo e da pescatori in pausa di relax.
Passa per il Corso un signore in monopattino, uno di quelli che organizza tour in barca nella laguna e che sta reclutando passeggeri.
Pensiamo che sarebbe bello salire anche noi a bordo della sua “Ulisse”, ma ecco i primi nuvoloni neri che fanno la loro comparsa in cielo.
Ci ripromettiamo che sarà per un’altra volta e continuiamo la nostra passeggiata, pur accelerando un po’ il passo.
Palazzo Granaio
Alla nostra destra notiamo uno strano edificio basso e lungo in stile gotico veneziano molto sobrio, con al centro un’edicola bianca che ospita una Madonna col Bambino.
Ecco Palazzo Granaio, chiamato così perché una volta conteneva le riserve di grano della città.
Ora ovviamente non ha più quella funzione, e documentandoci un po’ scopriamo che sotto le sue numerose arcate rette da ben 64 colonne sono sorti nel tempo vari locali alla moda.
Purtroppo ne troviamo chiusa la maggior parte…
Pescheria al Minuto
Se prima avevamo incrociato il Mercato Ittico, qui scopriamo dove abitanti e turisti possono acquistare il pesce per consumo personale.
Pesce ovviamente freschissimo, e la scelta è davvero vasta!
Torre di Sant’Andrea
Ci imbattiamo quindi nella Chiesa di Sant’Andrea, molto semplice in realtà.
Ma non è tanto la Chiesa ad essere interessante quanto piuttosto la torre che le svetta accanto, su cui si trova un grande orologio medievale ancora funzionante.
Ecco, questa è la torre con orologio più antica al mondo, e al suo interno ospita un Museo le cui sale si succedono a salire seguendo infatti la forma dell’edificio.
Piazza Vigo, la Colonna e il Ponte
Corso del Popolo finisce all’altezza di Piazza Vigo, che si affaccia direttamente sul mare.
Qui vediamo una colonna sormontata dal leone di S. Marco, ma in versione assai ridotta.
Il leoncino è infatti talmente piccolo per dimensioni che gli è stato conferito l’appellativo derisorio di “gatto di Chioggia”.
Cosa che però fa molto infastidire i chiozzotti, quindi occhio a non chiamarlo così di fronte a loro!
Passati oltre la colonna possiamo ammirare bene Piazza Vigo e le numerose barchette che sono qui ormeggiate.
Il nostro amico in monopattino sta salpando con la sua Ulisse rossa, a bordo una manciata scarsa di turisti…ma in tempo di Covid è già qualcosa.
Lì accanto il Ponte Vigo, il ponte più famoso di Chioggia, con le sue arcate bianche che ricordano molto da vicino alcuni ponti di Venezia.
Dalla sua sommità vedrai da un lato il mare e dall’altro i caratteristici canali che scorrono lungo tutta Chioggia: davvero bello!
S. Domenico
Cominciamo a sentire tuoni in lontananza, ma ormai la nostra visita di Chioggia è quasi conclusa.
Ultima tappa le Fondamenta S. Domenico con l’omonimo isolotto.
Anche il ponte, il canale e la Chiesa che vi sorge sono dedicati al Santo, e all’interno di quest’ultima se ti capita di passare troverai il Cristo dei Pescatori, che appare triste o sereno a seconda dell’angolazione da cui lo guardi.
Un’opera davvero molto particolare!
Ma ora è tempo di accelerare e ripercorrere i 5 km che ci separano dal campeggio.
Cosa Vedere a Chioggia: le Nostre Conclusioni
Ci sarebbe piaciuto poter dedicare più tempo a Chioggia, ma già ci riteniamo fortunati per essere riusciti a fare e vedere tutto questo.
Certo sarebbe stato bello potersi sedere al tavolino di un bar e assaggiare magari le Creme Fritte tipiche di qui, oppure concederci un tour in barca…
Ma sarà per la prossima volta.
Anche perché siamo certi che Chioggia, come in realtà tutte le città e i luoghi che abbiamo visitato ultimamente, siano in procinto di rinascere ancora più belli di com’erano prima del Covid.
E tutto ci apparirà nuovo, anche quello che abbiamo già visto.
Ah, se sei curioso…alla fine non ci siamo bagnati.
Alla prossima!