Giardini Heller: il Parco d'Arte e Botanica a Gardone Riviera

giardini heller

I Giardini Heller si trovano a Gardone Riviera, a circa dieci minuti a piedi dal Vittoriale di D’Annunzio.

Sono purtroppo poco conosciuti da noi italiani ed apprezzati maggiormente dai turisti stranieri…

Almeno da quello che ci ha raccontato il giardiniere Giorgio, col quale abbiamo avuto la fortuna di poter chiacchierare un po’.

Grazie per la tua disponibilità nonostante i mille impegni, caro Giorgio!

ametiste dell'uruguay
Le grandi ametiste dell’Uruguay, che risplendono se colpite dalla luce.

Ed in effetti durante la nostra visita abbiamo incrociato solo visitatori tedeschi e orientali, nessun altro italiano.

Vero è che, come al solito, la giornata non era delle migliori dal punto di vista del meteo…

Ma forse all’Heller Garden, dove natura ed arte si fondono tra loro, anche il suono morbido e ritmico delle gocce di pioggia dà il suo contributo all’atmosfera profondamente rilassante e piacevole.

Da Hruska ad Heller

Prima di raccontarti il giardino botanico Heller ci sembra doveroso un piccolo salto nel tempo per spiegarti come sono nati.

Dashi e opera di Haring
Bandiere Dashi e, più indietro, il “lupetto” rosso di Keith Haring.

Agli inizi del ‘900 Arturo Hruska, dentista di grido dell’epoca (pensa che tra i suoi clienti aveva zar, papi e membri della Famiglia Reale!) e grande appassionato di botanica si trasferisce proprio a Gardone Riviera.

Gardone è un luogo magico per gli amanti del verde e della natura, e proprio per la presenza di numerosi parchi e zone verdi viene ancora oggi considerata una città-giardino.

E Hruska non poteva che innamorarsene.

Acquista quindi qui un terreno tutto terrazzato e ricco di vigneti e lo trasforma in un giardino botanico.

Fischietto di Fuga
Uno dei “cuchi” di Mariano Fuga.

Nel 1989 lo stesso terreno viene comprato da André Heller, che lo rimaneggia a sua immagine e somiglianza grazie anche ad un clima mite che, parole sue, sembra “aria della fortuna”.

Il nuovo Heller Garden diventa così un “campionario delle regioni del mondo”, con più di 3000 specie botaniche provenienti dall’Africa, dal Mato Grosso, dall’Himalaya, dal Giappone…

Ma Heller fa di più.

Genius Loci di Heller
Il Genius Loci di André Heller.

E’ infatti un artista multimediale tra i più famosi al mondo.

E’ scultore, cantautore, realizza spettacoli cinematografici e teatrali, progetta musei (suo il Mondo di Cristallo Swarowski)…

Decide quindi di spargere nel suo giardino botanico anche un buon numero di opere d’arte.

Non solo sue, ma anche di artisti di fama mondiale come Mirò e Haring.

E le integra alla perfezione fra siepi e boschi di bambù, fra laghetti e cascatelle.

Ma di questo ti parleremo nei prossimi paragrafi.

Il Giardino Botanico Heller

L’Heller Garden si spalma su una superficie di 10000 mq e racchiude al suo interno più di 3000 specie botaniche.

Ce ne sono di perenni, mentre altre variano al cambiare delle stagioni.

Verso aprile/maggio spuntano i tulipani a punteggiare con i loro colori gli angoli verdi, tutto l’anno svetta rigogliosa una metasequoia, pini e aceri sono sparsi qua e là.

fiore rosso all'Heller Garden
Uno dei meravigliosi fiori dei Giardini Heller.

Troviamo un’infinita varietà di bambù, e il papiro in prossimità dei laghetti.

E poi ninfee e fiori di loto in quantità industriale, bonsai, cactus, palme, edera rampicante…

Se non sei esperto di botanica, come noi del resto, faticherai a renderti conto della varietà di specie presenti.

Persino Giorgio il giardiniere quasi stenta a riconoscerle tutte da tante ce ne sono, ma le cura una per una con amore e competenza.

Lavorare a contatto con le piante è la sua più grande passione, ci dice, e insieme ad alcuni ragazzi di una Cooperativa Sociale fa sì che ogni giorno tutto sia perfetto.

laghetto di ninfee con foliage
Un laghetto di ninfee immerso tra i colori dell’autunno.

Ma i Giardini Heller non sono solo piante, ma anche acqua.

Cascatelle, stagni, laghetti, piccoli rivi…

Il suono rilassante dell’acqua che scorre e zampilla contribuisce all’atmosfera zen che permea tutto il luogo e crea di volta in volta paesaggi sempre diversi e vitali.

Possiamo scorgere all’interno di alcuni dei laghetti enormi carpe Koi nuotare tranquille, e tutto intorno farfalle e libellule.

Statua di Buddha nel laghetto
La statua di un Buddha in un angolo decisamente zen.

Non mancano i ponticelli per passare da una riva all’altra, mentre i vialetti che si snodano all’interno dei giardini sono tortuosi e quasi labirintici.

Alcuni sono pianeggianti e ricoperti da cocci di ceramica colorata che a volte creano dei veri e propri disegni, altri sono sterrati ed impervi.

Di certo ti sentirai un po’ Indiana Jones, e siamo sicuri che questo aspetto farà apprezzare tantissimo i Giardini Heller anche ai bambini.

Ah, hai notato le due enormi ametiste provenienti dall’Uruguay..?

Quando la luce le colpisce si accendono di mille scintillii, uno spettacolo stupendo!

Le Opere d’Arte

Di opere d’arte l’Heller Garden è davvero ricolmo.

Già a partire dalla biglietteria, perché decorata in modo fiabesco da Susanne Smoegner, mentre la stampa sui biglietti è un’opera di Keith Haring.

Torii giapponese
Un classico Torii giapponese.

Veniamo poi accolti da colorate bandiere Dashi, le bandiere tibetane legate alla preghiera, dietro le quali scorgiamo la villa dove Heller vive quando è in visita a Gardone.

Ebbene sì, se avrai fortuna potrai anche incrociare il proprietario dei giardini passeggiare lungo i vialetti, se non è a Vienna o in viaggio intorno al mondo.

Ganesh di Hirt
Il Ganesh dello scultore Hirt.

Ci sono svariati riferimenti nel parco a tradizioni e spiritualità diverse: oltre alle bandiere tibetane troviamo infatti la rappresentazione di un Buddha seduto presso il laghetto Stravinskij, un Torii giapponese, il dio-elefante Ganesh realizzato da Hirt.

Gli Artisti dell’Heller Garden

Ecco, Hirt è uno degli artisti le cui opere si trovano qui ai giardini botanici Heller.

Oltre a Ganesh, dio della fortuna e della saggezza e patrono dell’istruzione, sua è anche la grande testa in ceramica del dio babilonese Johannes.

Stele di Keith Haring
La stele bianca e nera di Keith Haring.

La vedrai in prossimità di uno dei corsi d’acqua, e dalla sua enorme bocca spalancata uscirà del vapore che ti farà credere di stare per entrare in una qualche sconosciuta dimensione mistica.

Di Roy Lichtenstein le piramidi puntinate ed estremamente “pop art” che potrai scorgere vicine ai bambù, mentre di Mirò è la figura umanoide che, chissà perché, a noi fa venire in mente una mucca.

Mostri sputanti di Heller
Le teste dei Mostri Sputanti di André Heller.

In tutto il giardino sono sparsi i “cuchi” di Mariano Fuga, fischietti a forma di omini con le braccia spalancate sempre pronti a tuffarsi, mentre ben due sono le opere di Keith Haring oltre al disegno sui biglietti d’ingresso.

Il primo è la scultura del “lupetto” rosso che potrai vedere poco dopo essere entrato nel giardino, l’altra è l’alta stele in bianco e nero con rimandi velatamente sessuali.

Ma ci sono anche un paio di opere dello stesso André Heller qui: i Mostri Sputanti vicino al complesso dei bagni (anch’esso tutti dipinto, che te lo diciamo a fare) e il Genius Loci, un busto umano interamente ricoperto d’edera dai grandi occhi azzurri.

Pare che quest’ultimo voglia rappresentare il valore aggiunto che l’opera dell’uomo può dare alla natura…

Statua cinetica Zawion
Zawion, l’ultimo arrivato ai Giardini Heller

Posizionata di recente invece Zawion, la scultura cinetica in acciaio creata da Anthony Howe.

Informazioni sul Giardino Botanico Heller

I Giardini Heller sono aperti da marzo ad ottobre, dalle ore 09.00 alle ore 19.00.

Piante grasse sotto la pioggia
Piante grasse ricoperte di gocce di pioggia.

Possono ospitare eventi privati, quali cerimonie e matrimoni, e i cani sono i benvenuti purché gestiti con attenzione dai proprietari.

L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 5 anni d’età, mentre costa 12€ per gli adulti (visto che i prezzi possono variare però consulta la pagina relativa sul sito ufficiale dei giardini).

Dove Sostare col Camper

Noi abbiamo trovato particolarmente comodo lasciare il camper presso il parcheggio riservato ai veicoli ricreazionali al Vittoriale, ad appena dieci minuti a piedi dai Giardini Heller.

cavalletta disegnata sul vialetto
Strani e colorati incontri lungo il sentiero.

Il costo del parcheggio (presso cui si può anche dormire) è di 3€ ogni ora o di 10€ ogni 12 ore.

Giardini Heller: le Nostre Conclusioni

E’ stato infinitamente rilassante passeggiare nei Giardini Heller, perdersi tra i vialetti, scoprire una scultura diversa nascosta dietro ogni angolo.

Chiara tra i colori del foliage
Chiara circondata dal foliage.

L’atmosfera è fantastica, estremamente zen, e si percepisce chiarissima la volontà di André Heller di fare dei suoi giardini un centro di coscienza ecologica.

Gli adulti lo adoreranno perché una volta entrati qui scorderanno per un po’ le ansie e la frenesia della vita quotidiana, mentre i bambini ameranno l’avventura di esplorarne ogni anfratto.

Sembra un luogo magico, quasi fermo nel tempo e nello spazio, ma in realtà non c’è niente di più mutevole.

Vuoi per l’acqua che scorre, vuoi per le piante che vi troverai di stagione in stagione, vuoi per le opere d’arte che aumentano nel tempo e lo vivacizzano.

Opera di Mirò
Un’opera che porta l’inconfondibile mano di Mirò.

Un posto sicuramente poco conosciuto, e che forse per questo dà al visitatore la sensazione di essere un privilegiato di fronte ad uno scrigno colmo di tesori mai visti.

Te lo consigliamo?

Che domanda, assolutamente sì!

Segnalo in agenda la prossima volta che visiterai il Lago di Garda durante la bella stagione, e…alla prossima!

 

Giardini Heller

Via Roma, 2, 25088 Gardone Riviera BS

Sito web: http://www.hellergarden.com/it/

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Picture of Chiara Mandich
Chiara Mandich

Classe 1985, camperista dalla nascita, è sia l’autrice dei testi del sito che di alcune delle fotografie.

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