Durante il nostro ultimo viaggio di lavoro, Fabio di Rotta 360 (col quale stiamo organizzando dei viaggi fotografici in camper tra cui quello a tema lavanda in Provenza) e la sua compagna Letizia ci hanno portati alla scoperta dei borghi più belli del Lago di Como.
Certo ce ne sono tantissimi, ma per ragioni di tempo, di regolamenti e di organizzazione ci siamo limitati a quelli più vicini a Como stessa.
Ti anticipiamo fin da subito che per raggiungerli ti conviene lasciare parcheggiato il tuo camper in area sosta e spostarti col trasporto pubblico via terra o via lago.
Le strade sono infatti spesso strette e tortuose, e pur spostandoci personalmente in auto alcuni tratti sono stati un po’ complessi.
Indice
Dove Sostare col Camper
Ogni volta che siamo stati a Como, città spettacolare di cui ti abbiamo già parlato, ci siamo sempre rivolti all’area sosta di Tavernola, in posizione un po’ periferica.
I posti camper a disposizione sono una decina, la corrente elettrica si paga a consumo e anche l’utilizzo del camper service ed il carico dell’acqua sono a pagamento.
Con monete per giunta, quindi piuttosto scomodo…
Da Tavernola puoi poi spostarti e raggiungere Como con i mezzi pubblici.
Stavolta invece su consiglio di Fabio ci siamo rivolti all’area Ippocastano, quasi nel centro di Como.
I costi sono gli stessi di Tavernola, anche perché entrambe le aree sono gestite dalla stessa società, quindi qual è la differenza?
All’Ippocastano i posti camper sono solo quattro, e quindi in periodi normali non è semplice trovare posto (o meglio, è ancora più difficile che a Tavernola), ma anche se il sito non lo segnala c’è possibilità di collegarsi alla colonnina elettrica.
Altro “contro” è che il parcheggio in sé è abbastanza affollato tra auto e ragazzotti a spasso.
Il pro però è che è in centro Como, quindi se vuoi visitare la città e i suoi dintorni è un punto d’appoggio perfetto.
Ti lasciamo come riferimento sia per i prezzi che per i servizi il sito internet ufficiale di entrambe le aree.
L’Orrido di Nesso
Il primo luogo che vogliamo consigliarti in realtà non è un borgo ma un orrido.
Un canyon scavato nella roccia quindi, formato dalla confluenza di due torrenti che si uniscono a formare una cascata prima di gettarsi nel lago.
Col pullman (C 32 o C 30) puoi raggiungere Piazza Castello a Coatesa, la frazione che ospita l’Orrido, e da qui rimirarlo dall’alto.
Ma molto più scenografica e caratteristica è la vista dal basso, praticamente dalle rive del Lago.
Il problema?
Che per raggiungere questo magnifico punto di osservazione dovrai scendere circa 270 gradini, e se la discesa non è poi un grande sforzo tutt’altro paio di maniche è la risalita.
O almeno, lo è se non sei allenato…
Dopo mesi di lockdown per noi è stata un’esperienza impegnativa, mentre il nostro accompagnatore Fabio ha affrontato la salita come un’agile gazzella.
Ma torniamo a noi.
Una volta sceso ti troverai davanti sì l’Orrido, ma soprattutto un antico ponte romano chiamato Ponte della Civera.
Questo collega le due sponde del torrente, e di sicuro resterai colpito dall’edificio tutto ricoperto d’edera con camminamento in pietra sottostante.
Percorrendolo scopriamo che Nesso e il suo Orrido erano già noti a Leonardo da Vinci, che li cita nel suo Codice Atlantico, e che colpirono persino Alfred Hitchcock che qui girò nel 1925 il suo “Il labirinto delle Passioni”.
Torno
Lasciato Nesso ci spostiamo sulla riva occidentale del Lario e raggiungiamo Torno.
Torno è uno dei borghi più suggestivi e turistici della zona (o almeno lo era prima del Covid), e uno dei suoi scorci più romantici è il porticciolo ricco di barchette su cui si affaccia anche la Chiesa romanica di Santa Tecla col suo enorme rosone.
Consigliamo di percorrere con calma e tranquillità i vari vicoletti del paese, alcuni dei quali sbucano direttamente sul Lago, e poi di risalire verso la parte alta del borgo per andare a visitare la Chiesa di San Giovanni del Chiodo.
Noi l’abbiamo visitata parzialmente perché attualmente i suoi affreschi sono in fase di restauro, ma quello che abbiamo visto ci ha comunque incantati.
Un perfetto connubio di architettura romanica e gotica con tratti rinascimentali, una volta dipinta stupenda e un’atmosfera raccolta che ci è piaciuta tantissimo.
Qui è inoltre conservata una preziosa reliquia: uno dei chiodi della Croce di Cristo, da cui il nome di “San Giovanni del Chiodo”.
Menaggio
Sempre sulla sponda occidentale del Lago troviamo la bella Menaggio.
Sorvegliata da un imponente castello di cui oggi non restano che la cinta muraria e alcune parti dell’ingresso, Menaggio è celebre in particolar modo per le sue numerose ville.
Troviamo infatti Villa Vigoni, elegante dimora settecentesca circondata da un bel giardino all’inglese e frequentata anche da Manzoni e da Goethe.
Oppure Villa Valsecchi, interamente in stile liberty e con una torretta con funzione di piccionaia.
Numerose sono anche le chiese, e in particolare consigliamo di visitare quella dedicata a Santo Stefano Protomartire che poggia le sue fondamenta sugli antichi resti di edifici paleocristiani e romanici.
Lenno
Lenno fa parte del Comune di Tremezzina che ingloba vari borghi e paeselli, tra cui anche il prossimo di cui ti parleremo.
Incantevole per il suo Golfo di Venere, una baia magnifica che affaccia sul Lago di Como, Lenno è un borgo vivace e colorato, molto verde e dalle stradine pulite e accoglienti.
Certo in periodo Covid risente delle tante chiusure così come tutte le altre località turistiche italiane, ma siamo certi che te ne innamorerai.
Il suo lungolago è punteggiato da ville meravigliose, e da qui puoi raggiungere la celebre Villa del Balbianello.
Dal Golfo di Venere non riuscirai a scorgerla perché immersa nel verde, ma ti assicuriamo che è magnifica.
Si trova proprio sulla punta della penisola, ed è talmente suggestiva che si è prestata a fare da location per film del calibro di Star Wars – L’attacco dei Cloni e di Casino Royale.
Ossuccio
Restiamo sempre nel Comune di Tremezzina con l’ultimo piccolo ma caratteristico borgo di cui vogliamo parlarti.
Ossuccio si affaccia su una zona del Lago di Como le cui acque sono talmente placide e tranquille, lisce come l’olio appunto, dal farle guadagnare il nome in dialetto di Zoca de l’Oli.
Da qui potrai anche godere di una bella vista sull’Isola Comacina, l’unica isola del Lario.
Il simbolo di Ossuccio è senza dubbio l’antico campanile della Chiesa di Santa Maria Maddalena: dall’aria fragile e insolita, vede la costruzione di una guglia gotica in cotto sull’impianto di una torre romanica in pietra.
Davvero particolare!
Ossuccio è anche celebre per il suo Sacro Monte, che insieme a quelli del Piemonte e agli altri della Lombardia è stato inserito nella lista dei siti UNESCO.
In frazione Spurano, sempre ad Ossuccio, potrai invece imbatterti nella Chiesa di San Giacomo, a picco sul Lago.
Risale all’XI secolo, ma è stata rimaneggiata più volte nel corso del tempo assumendo anche una conformazione più “tondeggiante” rispetto a quella originaria.
Borghi più Belli del Lago di Como: le Nostre Conclusioni
Ti abbiamo presentato alcuni di quelli che, almeno secondo noi, sono tra i borghi più belli del Lago di Como nelle vicinanze di Come stessa.
Questa zona del Lario non è particolarmente accogliente nei confronti dei camperisti, nel senso che non sono poi molte le strutture a disposizione.
Ben diversa, a quanto ci dicono Fabio e Letizia, è la situazione presso le rive nord del Lago: qui pullulano i campeggi, e quindi sicuramente è molto più semplice sostare ed esplorare.
Ma sarebbe un peccato perdersi i borghi che ti abbiamo citato noi, anche a costo di dover magari girare un po’ più del solito con i mezzi pubblici: siamo certi che sarai ripagato del “disagio”.
Alla prossima!