Oggi ti propongo un itinerario di sette giorni in Veneto, una delle Regioni del Nord Est d’Italia particolarmente famosa sia per la sua grande ricchezza dal punto di vista artistico e culturale sia per l’ottima tradizione enogastronomica.
Il punto di partenza è Peschiera del Garda, la sponda veneta del Lago di Garda. Seguiremo il corso del fiume Mincio, scoprendo le piccole perle come Valeggio e il Parco Sigurtà, e ci spingeremo a est per rimirare l’assoluta bellezza delle Ville Palladiane e delle città come Schio, Verona, Vicenza e Padova. Punto di arrivo la romantica Venezia.
Indice
Scheda dell’itinerario
- Durata: sette giorni, da Peschiera del Garda a Venezia.
- Totale chilometri percorsi: 250 km
- Adatto a: tutta la famiglia e alle buone forchette
- Cosa portare: bicicletta, scarpe comode e costume da bagno
- Quando: ideale in primavera, estate e autunno
- Ogni struttura citata è pet friendly.
Tappa 1: Peschiera del Garda (VR)
Peschiera del Garda sorge sulla sponda veronese del Lago di Garda. E’ una piccola e deliziosa cittadina già di per sé, ma è anche il fulcro di partenza per numerose altre destinazioni.
Questa zona è una sorta di crocevia che unisce il Veneto con la Lombardia e crea un bel connubio tra il divertimento per i più piccoli, con i grandi Parchi quali Gardaland o Caneva World, e gli amanti del cicloturismo, con ben 42 km di ciclabile lungo il fiume Mincio.
E per gli eterni romantici? Da cui si possono comodamente raggiungere Verona e Valeggio sul Mincio, due mete imperdibili per farti perdonare in caso di anniversario dimenticato o semplicemente per regalarsi una coccola in compagnia della propria dolce metà.
Area Camper Peschiera del Garda
Per questa tappa la sosta ideale per pernottare è sicuramente l’Area Camper Peschiera del Garda, che si trova proprio nell’omonima località.
Aperta tutto l’anno, l’area è completamente automatizzata nell’accesso e nell’uscita.
Dispone di circa 80 piazzole camper, tutte attrezzate con allaccio elettrico…e questo non è affatto scontato quando non parliamo di campeggio ma bensì di area sosta!
Ulteriore bonus un gruppo di servizi igienici (con WC, docce e lavandini con acqua calda a gettone) e il servizio di carico e scarico delle acque.
L’area è illuminata di notte ed è inoltre videosorvegliata.
Gli animali sono i benvenuti e dispone anche di WIFI gratuito. Inoltre potrai anche scegliere di sostare solo alcune ore perché la tariffa è oraria. Cosa volere di più?
Valeggio sul Mincio e il Parco Sigurtà: due perle imperdibili lungo il fiume Mincio
A Valeggio sul Mincio il tempo sembra quasi essersi fermato. Tutto è un piccolo capolavoro di architettura, l’atmosfera è intima e raccolta e anche la cucina non è propri niente male! Valeggio è un luogo ideale anche per chi ama pedalare: se questo è il tuo caso potrai infatti seguire la sponda del fiume Mincio verso Mantova.
Sempre in sella alla tua bici e partendo dal Borgo potrai raggiungere il bellissimo Parco Sigurtà, ma attenzione: il percorso qui è un po’ più complesso perché dovrai affrontare una salita bella ripida seppur breve. Meglio quindi se sei dotato di bicicletta elettrica…o se sei molto allenato!
Ma torniamo al parco Giardino Sigurtà. Ogni periodo dell’anno merita la visita, perché ci sono le diverse fioriture e la natura regala colori e profumi unici. Il parco si può visitare a piedi, in bici oppure con la macchina elettrica. Non avrai problemi neanche per il pranzo, perché potrai infatti mangiare all’interno del Parco.
E se non vengo in bici ma in camper? No problem: il parcheggio per i nostri mezzi si trova proprio davanti all’ingresso e nelle vicinanze di un supermercato.
Gardaland e Parco Natura Viva: divertimento assicurato
Partiamo da un grande classico: Gardaland . E’ il parco divertimenti numero 1 in Italia, e si trova nelle vicinanze di Peschiera del Garda. Per il camper ovviamente c’è il parcheggio destinato al costo di 10€, e una volta entrato ti troverai immerso nel regno del divertimento e della fantasia. E anche della magia: quest’anno è infatti questo il filo conduttore del Parco.
I più piccoli adoreranno Peppa Pig Land e il Fantasy Kingdom con la famosissima casa-albero di Prezzemolo, mentre i più grandicelli si godranno l’adrenalina di Blue Tornado e Raptor. Per tutta la famiglia invece i Corsari, Jungle Rapids, Mammuth e tante altre divertentissime attrazioni.
Molto migliorata e assai più varia l’offerta culinaria, cosa che non guasta mai…e anche i prezzi tutto sommato non sono male.
Poco al di fuori del Parco il Gardaland Sea Life Aquarium, mentre l’anno prossimo vedrà la luce il nuovissimo Lego Water Park.
La seconda tappa che ti suggerisco è il Parco Natura Viva.
All’ingresso troverai il parcheggio camper al costo di 5 euro al giorno e diversi cartelli che ti avvisano e spiegano quelle che sono le norme da rispettare durante la visita.
Questo infatti è un bioparco, quindi una sorta di zoo con l’obiettivo di proteggere e conservare specie in estinzione. Un po’ come Zoom e il Safari Park di Pombia per intenderci. Avrai modo di ammirare da vicino ippopotami, oranghi, giraffe, rinoceronti, leoni…
Il Parco si compone nello specifico di due diverse sezioni La zona faunistica è costituita da un percorso solo e soltanto pedonale lungo il quale ti sembrerà di attraversare tutti i cinque continenti. La sezione Safari invece prevede un circuito da percorrere con il proprio mezzo di trasporto. Ha un accesso separato e porta ad attraversare l’habitat degli animali africani, per cui ti raccomando di seguire alla lettera le disposizioni dei cartelli per evitare di trovarti magari in situazioni spiacevoli. Qui il percorso dura all’incirca 40 minuti e non comprende punti ristoro.
Verona, patria dell’amore
Innamorato? Verona è la meta che fa per te!
Qui tutto è perfetto: il centro storico con la piazzetta delle Erbe e l’Arena, l’atmosfera cordiale, le botteghe, la cucina, gli ottimi vini… Dal punto di vista storico è un vero scrigno di bellezza: la seconda città italiana per testimonianze intatte risalenti all’epoca romana senza considerare il periodo veneziano.
Il primo consiglio che mi sento di darti è quello di acquistare la Verona Card: sul sito trovi tutte le informazioni e i costi, nonché gli ingressi e le attività compresi.
Il secondo consiglio è di iniziare proprio al centro storico, un reticolo fitto di vicoli e piazze in cui sarà facile perdersi. Qui ogni epoca ha lasciato chiari ed evidenti segni, dai primi insediamenti romani passando per l’epoca medioevale, quella della signoria degli Scaligeri, sino ad arrivare alle dominazioni veneziana ed asburgica.
Il cuore della città è la stupenda Piazza Brà, dominata dalla celebre Arena. Chi non l’ha mai vista o almeno non ne ha sentito parlare? Si tratta di un anfiteatro romano del I sec. d.C., oggi scenario di tantissimi concerti (l’Arena ha un’acustica pazzesca!) e eventi: non a caso i biglietti vanno letteralmente a ruba. Sulla piazza si affacciano anche Palazzo Barbieri e Palazzo della Gran Guardia. Prosegui quindi percorrendo Via Mazzini (i veronesi la chiamano “Liston”, simile alla Via Roma di Torino o Via Montenapoleone per via delle boutique presenti) e arriverai all’altro simbolo della città: la Casa di Giulietta con il famoso balcone de “Oh Romeo, Romeo…Perché sei tu Romeo?”.
Qui leggenda vuole abitasse la nota protagonista dell’opera di Shakespeare, ed è rito di buona sorte toccare il seno della statua di Giulietta posta nel cortile. Ma te ne accorgerai, sia perché è molto lucido rispetto al resto del monumento sia perché viene preso d’assalto da fiumi e fiumi di persone.
Poco distante dalla casa di Giulietta potrai inoltre trovare la Casa di Romeo, purtroppo non visitabile.
A sinistra la Piazza delle Erbe, e proseguendo e passando sotto l’arco della Costa arriverai in Piazza dei Signori. Qui un tempo regnava il potere e ne testimoniano il palazzo della famiglia Scaligeri, quello del Capitano e le bellissime Arche Scaligere. Spostatevi sul fiume e non perdetevi l’ultimo ponte a sud che collega la città : il ponte fortificato di Castelvecchio. Un eccellente esempio di dominazioni Scaligera.
Camminare tuttavia mette fame, quindi dove andare a mangiare? Tre sono i locali che ti suggerisco per degustare la vera cucina veronese: il più rinomato è l’ Osteria da Ugo, in Vicolo Dietro Sant’Andrea 1/b. Trovi poi Morandin in via Venti Settembre 144 e l’osteria Sottoriva in via Sottoriva 9/a. Tutti e tre i locali sono tipicamente veronesi, sia nel modo di cucinare sia negli ingredienti.
Se vuoi invece portare a casa con te alcune chicche enogastronomiche, ecco i miei consigli su cosa mettere in dispensa. Iniziamo dalla soppressa, famosa già ai tempi degli Scaligeri: si tratta di un insaccato morbido di carne suina macinata e condita con sale, pepe, aglio, rosmarino, cannella e chiodi di garofano. Dopo la soppressa è il turno del Riso Nano Vialone IGP, adatto alla cucina scaligera per il suo chicco resistente alla cottura. Pensa che nel 1996 ha avuto il riconoscimento dell’Unione Europea di prodotto a Indicazione Geografica Protetta (IGP)! Il terzo prodotto è il Radicchio di Verona, che si presenta di due tipi: precoce e tardivo. Si differenziano per il colore delle foglie e la croccantezza.
Soave (VR) tra medioevo e enogastronomia
Soave è un luogo particolare e suggestivo, ben tenuto ed ospitale. Il Castello e le Mura cittadine sono senz’altro ciò che subito si apprezza arrivando: la loro chiara impronta medievale colpisce inevitabilmente. Il centro ha origini nel lontano ‘500 e fu fondato dai Longobardi: tante furono le sue vicissitudini storiche, incluso quel lungo periodo di pace dopo che Soave entrò a far parte della Repubblica di Venezia.
Certo non puoi farti scappare una visita al Castello: esso si sviluppa su una superficie di quasi 6000 metri quadrati ed offre diversi interessanti elementi architettonici, oltre a vedute di pregio; il Mastio è la Torre principale, che si erge oltre le varie cerchie di Mura. Da qui si apprezzano anche le altre 24 Torri più piccole, che si trovano lungo la cerchia esterna della cittadina.
Soave è una città viva e ricca di spunti: Via Roma ti conquisterà per la vivacità ed alcuni dei sapori locali, grazie anche a tutti i negozietti che vi si affacciano. Porta Verona da un lato ed il Palazzo di Giustizia dall’altro “chiudono” (o aprono!) la bellezza di Soave: Ti ritroverai a passeggiare tra antichi Palazzi e nobili Piazze, sempre abbracciato da colori, profumi e sensazioni inebrianti! E quando sarà la giusta ora… almeno una degustazione di ottimo vino qui non può certo mancare! Il Soave Doc attende tutti, appassionati e non, così come altri squisiti e prelibati vini della zona. E non dimenticare di percorrere proprio la Strada del Vino Soave.
Tappa 2: Montagnana e Padova
Montagnana: la città delle mura
Ecco un’altra città famosa per le sue mura, tra l’altro perfettamente conservate.
L’intera area di Montagnana fu abitata già dal lontano IV secolo a.C., ma si deve attendere l’epoca romana per ritrovare “tracce” importanti di civiltà, in buona parte oggi visitabili presso il locale Museo Civico. L’altezza imponente delle Mura la si deve alla posizione, altamente strategica, che Montagnana ha occupato da sempre: priorità erano infatti la salvezza e la sicurezza del centro abitato. Quattro sono le porte della città, e ben 24 le sue Torri a pianta esagonale. 1950 sono invece i metri lungo i quali è sviluppata la cinta muraria. Ora che abbiamo finito di dare i numeri ti consiglio di osservare bene le Mura: noterai che non ci sono quasi intarsi o parti in legno, e questo proprio per scansare il pericolo dovuto a incendi ed assalti.
Passando per Porta Vicenza entrerai nel centro, notando da subito la particolare architettura delle casette in stile ottocentesco. La Rocca degli Alberi sarà ben visibile con il suo Mastio, quindi raggiungerai Piazza Maggiore. Qui ti troverai nel cuore della città, con il suo bellissimo Duomo. Prosegui la visita ammirando i Palazzi Valeri, il Monte della Pietà e Castel San Zeno che ospita il Museo Antonio Giacomelli.
Per cenare ti suggerisco l’ Osteria dei Due Draghi, e ti consiglio di chiedere un tavolo nella suggestiva cantina del ‘500. Non farti scappare l’affettato e lo schizzotto, specialità di Montagnana!
Padova: la città dei tre “senza”
In modo molto curioso Padova viene definita “la città dei tre senza”: il Prato senza Erba, il Santo senza nome e il Caffè senza porte. Il primo è proprio la piazza principale della città Prato della Valle, dove un tempo l’erba faticava a crescere. Il Santo senza nome è Sant’Antonio, la cui Basilica viene chiamata “il Santo”, e infine il Caffè senza porte è lo storico Caffè Padrocchi che sino al 1916 era aperto 24h su 24.
La prima tappa ti suggerisco è la Cappella degli Scrovegni, che racchiude uno dei massimi capolavori della pittura del Trecento italiano ed europeo ad opera di Giotto. Occhio alle code spesso interminabili!
Lasciata la Cappella raggiungi quindi Prato della Valle e la Basilica del Santo. La costruzione di questo maestoso e complesso edificio religioso iniziò nel 1232, un anno dopo la morte di S.Antonio. L’aspetto esterno della Basilica è un misto di lombardo, toscano e bizantino dove troneggiano orientaleggianti le 8 cupole e i due campanili.
La terza tappa è il Palazzo Ragione. Eretto nel 1218 e sopraelevato nel 1306 da Giovanni degli Eremitani, fu fino al 1797 la sede dei tribunali cittadini. Ti consiglio di salire al primo piano e ammirare una delle più grandi sale pensili del mondo, il “Salone”, abbellito da un grandioso ciclo di affreschi a soggetto astrologico.
La quarta tappa è di puro relax: concediti ora uno spritz o un tramezzino al Caffè Padrocchi. Entra quindi e immergiti nell’atmosfera dei primi anni del Novecento.
Riprendi poi la tua visita con l‘Università di Padova, che rende di fatto Padova la “città dei gran dottori”. Il suo risalire alla fine del XV sec. la rende una delle più antiche del mondo, seconda in Italia solo a quella di Bologna. Qui meritano una visita il cortile, realizzato a metà del ‘500 da Andrea Moroni, la Sala dei Quaranta, dove si conserva la cattedra di Galileo che insegnò a Padova dal 1592 al 1610, e l’Orto botanico. Quest’ultimo fu realizzato nel 1545 come “Orto dei Semplici” (piante officinali) della Facoltà di Medicina, fu sistemato dall’arch. Andrea Moroni e oggi è il più antico orto botanico universitario d’Europa.
Ma dove pranzare o cenare? Prima di tutto non perdere l’occasione di assaggiare lo Spritz, l’aperitivo padovano che iniziò la sua diffusione come cocktail tra gli anni venti e trenta del Novecento, quando al vino “spruzzato” con acqua frizzante e/o seltz si pensò di aggiungere l’Aperol della ditta padovana dei Fratelli Barbieri. Fu presentato nel 1919 alla prima fiera campionaria d’Italia, quella di Padova, e da quel momento è diventato un vero e proprio simbolo. Per bere il classico Spritz ti suggerisco il Bar Zanellato in via Dei Fabbri 22, con una vasta scelta di Spritz di tutti i gusti e i colori, e l’ Osteria Barabba, in via Vicenza 47. Qui l’aperitivo ogni mercoledì e venerdì è fatto di primi caldi e secondi di carne, quindi più che a un aperitivo assomiglia nei fatti ad una cena.
Park Camper Pontevigodarzere a Padova città
Il Park Camper Pontevigodarzere è un parcheggio di 17 piazzole, situato in corrispondenza del capolinea nord del tram che in 20 minuti ti porterà a Prato della Valle. Molto più breve è invece la strada da percorrere per concedersi una visita alla Cappella degli Scrovegni o alle piazze del centro. Trai servizi compresi nella sosta c’è l’allaccio elettrico e il Wi-Fi gratuito. Il costo è giornaliero, ma si può effettuare camper-service a prezzi ridotti.
Tappa 3: Venezia
Camping Rialto
Aperto da aprile a novembre, ti suggerisco di pernottare con camper, caravan, tenda o in bungalow presso il Camping Rialto. Situato a soli 8 km dal centro di Venezia, è collegato con l’autobus (proprio davanti all’ingresso) alla città lagunare. Impiegherai 10 minuti di autobus per raggiungere il centro al costo di soli 3€ per persona per un biglietto di andata e ritorno. Il Camping Rialto ha 88 piazzole su terreno piano ed erboso, la maggior parte ombreggiate da vegetazione naturale. Sono adatte per camper, caravan e auto o tende di qualsiasi dimensione. Potrai anche vivere il Glamping grazie alle Mobile Home, agli Chalet e alle Bungalow Tent. Tra i numerosi servizi a disposizione ci sono il bar con terrazza che si affaccia sul curato giardino del campeggio e il ristorante/pizzeria Burano.
La magnifica Venezia
L’ultima tappa spetta ad una delle città più famose e imitate al mondo: Venezia. Copiata spudoratamente in molti quartieri di metropoli mondiali, l’originale però è solo la “nostra Venezia”, costruita su 118 isolette. Immortalata da tanti pittori come Canaletto, Guardi, Turner e tanti altri, Venezia possiede inoltre una delle maggiori concentrazioni di capolavori al mondo: dalla cattedrale di Torcello alla Chiesa di Santa Maria della Salute, da San Marco al Palazzo Ducale.
Partendo da Camping Rialto in 10 minuti di autobus arriverai alla partenza del battello alla stazione Tronchetto Parking. La prima tappa è la piazza più famosa della città: Piazza San Marco. Qui ti lustrerai gli occhi con la Basilica di San Marco , il Palazzo Ducale e il Campanile.
Dopo aver attraversato Piazza San Marco, prosegui e raggiungi il Ponte di Rialto, il più antico e incantevole ponte di Venezia. Ti consiglio di perderti nelle stradine che costeggiano i canali, perché la magia di Venezia è soprattutto questa. Sarai giunto quasi all’ora di cena e prima ti suggerisco, come aperitivo, uno Spritz. E’ l’apertivo DOC del veneziani, ma dove se non in un “bacaro“, in piena tradizione veneziana? I bacari (piccole osterie) sono il cuore dell’aperitivo a Venezia, che spesso si prolunga fino a tarda sera. Di bacari se ne trovano quasi in ogni angolo della città, soprattutto nelle zone più “popolari” come Cannaregio. Sempre in tema di buona tavola, Campo Santa Margherita è ideale per gustare un buon trancio di pizza ad un prezzo imbattibile oppure un’ottima cena all’Osteria da Alberto (Calle Giacinto Gallina 5401). Il giorno successivo consiglio un salto alle Gallerie dell’Accademia, uno dei musei più grandi del mondo, e da qui potrai poi raggiungerete l’imponente Basilica di Santa Maria della Salute.
E’ ora l’ora di visitare almeno un paio delle isole che compongono la laguna di Venezia.
Il modo migliore per avventurarsi nella laguna, quest’ampia distesa di acqua e di terre semi-emerse, è viaggiare a bordo di imbarcazioni ecosostenibili organizzando un tour, ma si può anche scegliere di navigare su un colorato bragozzo, la tipica barca da pesca veneziana. L’importante è godersi il silenzio, i colori e il profumo del mare. Sono circa una cinquantina le isole della laguna di Venezia, e per la maggior parte si trovano nella parte settentrionale.
Murano, celebre per le fornaci e gli atelier di vetro soffiato, Burano, isola di pescatori dalle tipiche case colorate, Torcello, amata da Hemingway, con la sua millenaria basilica…Queste sono le più famose, ma ce ne sono tante altre meno conosciute come Certosa, Vignole, Sant’Andrea…
Ti accorgerai che due giorni sono davvero pochi per vivere Venezia e la sua laguna, e allora prolunga la tua tappa… Oppure programma un altro weekend, magari a febbraio quando si svolge lo spettacolare Carnevale di Venezia!
Le ville Palladiane da Venezia, in barca,in camper in bici o in camper
Le Ville Palladiane sono uno degli itinerari che si possono vivere ogni anno, da marzo a ottobre, sia in sella alla propria bici che in barca. Io ti suggerisco l’escursione con minicrociere in battello comprendenti visite guidate: navigano sulla Riviera del Brenta, da Padova in direzione di Venezia e viceversa, lungo le vie degli antichi burchielli veneziani del ‘700. Il Burchiello era una tipica imbarcazione veneziana per trasporto passeggeri, con una grande cabina in legno e tre o quattro balconi. La barca era finemente lavorata e decorata e veniva usata dai ceti veneziani più facoltosi per raggiungere le ville in campagna. Oggi il Burchiello è diventato un servizio di linea dotato di ogni comfort: comodi divani, ponte panoramico, aria condizionata, bar e servizi igienici.
Se invece vuoi avventurarti con l’auto ti consiglio di partire da Vigonovo, in località Parco Sarmazza, e di proseguire lungo l’argine sterrato in direzione di Strà. Di fronte troverai “le chiuse”, sistema che permette alle imbarcazioni di entrare nel Naviglio Brenta. Attraversa il ponte e prosegui sino fino a San Pietro di Strà, dove troverai Villa Foscarini Rossi e Villa Pisani. Prosegui in direzione di San Pietro, e davanti a te appariranno altre maestose Ville Venete: Villa Loredan, la Barbariga e Villa Benzi.
Proseguite in direzione di Dolo, dove ti consiglio di vistare il Duomo con il campanile più alto della Riviera del Brenta (Mt.82) e Villa Ferretti Angeli. In alternativa, a circa un paio di chilometri, troverai Villa Badoer-Fattoretto: qui si può sostare. Riprendi il viaggio percorrendo l’argine del fiume e arrivando a Mira, e il tuo sguardo sarà catturato da Villa Valmarana (che è visitabile). Lasciata la Villa, prosegui attraversando il borgo di Riviera San Pietro fino a raggiungere uno dei tanti ponti girevoli. Il sistema di ponti girevoli è una delle peculiarità della Riviera del Brenta e permette il passaggio delle imbarcazioni. Prosegui attraversando la statale chiamata Romea e raggiungi l’ultima villa di questo percorso : Villa Foscari – La Malcontenta.