Siamo stati al Safari Park di Pombia, sul Lago Maggiore, per toccare con mano una realtà molto delicata.
Qui i dinosauri dividono la scena con cavalli e insetti giganti, i coccodrilli si muovono placidi accanto a cobra e pappagalli, le tigri sono così vicine da poter quasi essere toccate con mano…
Ed ecco che, dopo una notte trascorsa presso il campeggio del Parco di cui ti abbiamo già parlato, ha inizio la nostra esplorazione del posto, armati di enorme mappa per guidarci come novelli Indiana Jones.
Indice
La Guida Cartacea e Quella Umana
Quando diciamo che la mappa è enorme, intendiamo enorme davvero. Forse un po’ troppo.
Niente depliant pieghevole infatti, ma un unico, grande, foglio di carta.
Su una delle facce la piantina del Parco e sull’altra le regole da rispettare durante il safari, con tanto di fumetti esplicativi.
Si poteva sicuramente essere un po’ più concisi con le spiegazioni, e senz’altro un formato diverso sarebbe stato più comodo da portare con sé in tasca o nello zaino, ma l’idea è carina.
Più che la mappa però è Luca Torno a guidarci, ovvero il Direttore Marketing del Parco.
Mentre ci porta in giro descrivendoci le varie aree, Luca ci racconta che questo zoo è in attività da diversi anni (io, Chiara, ho delle foto qui scattate quando ero davvero piccola!) e che è stato rivisto più volte nel tempo per adeguarlo alla nuova concezione di zoo sviluppatasi anno dopo anno.
Ora gli animali non sono più prigionieri allo scopo di intrattenere grandi e piccini, ma si trovano qui per essere protetti, curati e, laddove possibile, reintrodotti in natura.
L’attenzione e la cura verso gli animali emerge anche da un bellissimo progetto che lo Zoo Safari di Pombia promuove dal 2011 e che anche tu, come visitatore, supporti inconsapevolmente…
SOS Elefanti
Parliamo della Fondazione SOS Elefanti, nata nel 2011 con lo scopo di proteggere gli elefanti del Borneo, purtroppo ormai a rischio estinzione.
Pombia e l’Associazione, collaborando anche con altre realtà, si impegnano costantemente a promuovere la ricerca, sensibilizzare i popoli, fornire materiale dove necessario.
Recentemente una nuova elefantesssa, Maya, di 50 anni, è stata accolta dal Safari Park dopo esser stata sottratta ad una vita difficile a Marsiglia: vedessi ora come sta bene…!
Ma torneremo a parlare di lei in seguito.
Intanto non sei curioso di sapere come tu, visitatore, riesci ad aiutare Maya e i suoi simili pur senza rendertene conto?
Semplicemente visitando il Safari Park: parte del prezzo del tuo biglietto del costo di 19€ viene infatti devoluto puntualmente ad SOS Elefanti.
Un Circo Diverso
Sai chi possiede attualmente il Safari Park di Pombia, dopo varie vicissitudini e passaggi di proprietà più o meno felici?
Orfeo Triberti.
Un nome che forse non ti dirà niente, ma forse sì.
Quella dei Triberti è infatti una famiglia circense che opera da generazioni nel settore dell’intrattenimento e dello spettacolo.
Ecco, magari stai già collegando la parola “circo” al concetto di sfruttamento degli animali, ma anche i circhi si sono evoluti come gli zoo, sai?
Adesso alcuni rinunciano agli animali, e quelli che non lo fanno spesso (ma non sempre, purtroppo) li trattano come dei figli, rispettandone l’indole e le capacità.
Gli animali qui presenti però NON lavorano nel circo, sono semplicemente ospiti a Pombia, e nessuno di loro è chiamato ad esibirsi…o quasi.
Uno Spettacolo che Non è uno Spettacolo
In realtà potrai assistere a dimostrazioni con protagonisti pappagalli, cavalli, un’otaria e uccelli rapaci.
E sottolineiamo volutamente il concetto di “dimostrazione” e non di “spettacolo” perché gli animali non vengono in alcun modo obbligati a fare nulla.
L’addestratore chiede loro di svolgere degli esercizi rispettosi della loro indole e della loro natura, ma se l’animale decide che non è giornata…nessun dramma, nessuna forzatura.
Noi abbiamo trovato i rapaci, i cavalli e l’otaria molto volenterosi e in vena di giocare, mentre un pappagallo in particolare si è dimostrato comicamente pigro.
E abbiamo apprezzato molto la cosa, vedendo quanto appunto gli animali fossero liberi di eseguire o meno le richieste dei loro addestratori.
Forse l’esibizione più in stile circense è stata quella dei cavalli, stupendi esemplari di razza spagnola, ma tutte le dimostrazioni sono state decisamente piacevoli e coinvolgenti, e non possiamo che consigliarle.
Occhio però agli orari: non sono sempre aggiornati tempestivamente, e gli annunci che comunicano l’inizio della dimostrazione di turno vengono trasmessi con una buona mezz’ora di anticipo facendo però pensare che manchino solo pochi istanti allo spettacolo.
Tensostrutture, Non Teatri
Vuoi per il legame con i tendoni da circo, vuoi perché i Triberti producono anche questo genere di strutture, vuoi ancora perché le dimostrazioni variano nel tempo, il Safari Park preferisce utilizzare tensostrutture invece di edifici in muratura.
E’ il caso ad esempio del tendone che ospita le otarie, mentre cavalli e pappagalli si esibiscono nell’unico teatro presente, che ricorda all’esterno un edificio dell’antica Roma. Solo all’esterno però, perché l’interno ricorda nuovamente quello di un circo.
Insetti Giganti e Dinosauri
Iniziamo ora a presentare gli ospiti dello zoo safari Pombia, che sono poi i veri protagonisti del Parco.
Oltre ai già citati cavalli, pappagalli, rapaci e otarie troviamo qualcosa di molto…particolare.
Parliamo di insetti giganteschi e dinosauri!
Ovviamente questi animali sono statue, dislocate in due aree specifiche del Parco ben segnalate sulla mappa.
Per noi adulti forse non saranno niente di ché, ma ai bambini sembrano piacere molto anche se soprattutto i dinosauri sono rappresentati in modo un po’ sanguinario.
Conta che parliamo di circa 5-6 statue per categoria (insetti o dinosauri), quindi forse sarebbe opportuno implementare l’esposizione, ma comunque carina l’idea.
Non Solo Finzione
Gli insetti a Pombia però non sono solo finti: troviamo infatti un insettario che ospita diverse specie di ragni, insetti stecco, scarabei e quant’altro.
La stanza è piccolina e un po’ buia per salvaguardare il benessere degli animali, e sicuramente è divertente giocare ad individuare gli insetti più mimetici…ma anche qui c’è un piccolo “ma”.
Abbiamo notato alcune teche vuote e/o targhette descrittive mancanti. Noi sappiamo bene, anche per averne direttamente parlato con il Sig. Torno, quanto sia complesso gestire un Parco simile.
Ovviamente al primo posto c’è il benessere e la cura degli animali, con tutte le spese che ciò comporta, e sembra normale dare la priorità a questo e non ai piccoli dettagli come le targhette scomparse.
Eppure i visitatori notano tutto, prendono nota, e fanno in fretta a considerare trascurato un Parco valutando certi dettagli.
Ecco perché abbiamo prontamente segnalato alla direzione le piccole “sbavature” che abbiamo riscontrato, e chiediamo allo stesso tempo a te che visiterai il Parco di non essere troppo frettoloso nei tuoi giudizi e nel condannare le piccole mancanze, ma piuttosto falle presenti con gentilezza a chi di dovere. Basta poco per fare grandi cose!
L’Acquario e il Rettilario
C’è anche un piccolo acquario, ebbene sì.
Anche qui qualche vasca vuota e qualche targhetta mancante, per cui vale il discorso fatto nel paragrafo precedente.
Più curato all’apparenza il rettilario, con varie specie di serpenti velenosi, lucertole, gechi e anche un paio di coccodrilli.
Noi abbiamo scattato tantissime foto, anche se scatti di questo genere non sono particolarmente semplici per via dei riflessi sulle teche e delle luci non ideali, ma possiamo dirci abbastanza soddisfatti del risultato.
Che ne dici?
E, come per gli insetti, è particolarmente divertente fare a gara a chi individua per primo l’animale nascosto!
Gli animali della savana
Veniamo ora ai veri protagonisti: gli animali della savana.
Tigri, giraffe, esemplari di leoni (tra cui spicca il leone bianco), l’elefante Maya, zebre e struzzi, rinoceronti e ippopotami.
Tutti liberi di girare intorno a te all’interno di un recinto immenso.
Tu ovviamente non potrai girare a piedi per quest’area, sarebbe naturalmente pericolosissimo.
Ecco perché potrai farlo in totale sicurezza a bordo della tua vettura privata, camper compreso, oppure salendo a bordo del trenino o del pullman messi a disposizione dal Parco.
In entrambi i casi ricordati di tenere i finestrini ben chiusi e di non sporgerti in nessun caso.
Detto questo…via libera alle foto!
Gli animali sono tranquilli, per niente intimoriti dalla presenza dell’uomo: in caso contrario avrebbero comunque a disposizione spazi in cui nascondersi.
Le giraffe invece sono oltremodo curiose ed esibizioniste, te le ritroverai quasi addosso!
Passerai anche di fianco alle scimmie, che però si trovano in una grande gabbia per evitare dispetti e fughe.
Il giro in pullman/trenino ha un costo extra di 2€ a persona, ma anche qui dobbiamo rilevare un problema: la mancanza di puntualità.
Il nostro pullman è partito con più di mezz’ora di ritardo rispetto all’orario stabilito, e questa è sicuramente la più grande mancanza del Safari Park…
Ma anche su questo si può facilmente lavorare per porre rimedio.
Gli Altri Animali
Infine troviamo lemuri, in una zona molto più ristretta rispetto all’Isola di Zoom, istrici e una piccola fattoria in stile vecchio West con animali da cortile quali asini, oche, pollame e capre.
I più piccoli avranno anche modo, pagando un extra, di cavalcare dei docili e bellissimi pony.
Giochi per Grandi e Piccini
Il bello del Safari Park Pombia è che è anche un piccolo parco giochi.
Troviamo l’immancabile Brucomela, i tronchi d’acqua, la ruota panoramica e altre piccole giostrine, alcune gratuite e altre che richiedono un piccolo extra.
Presente un cinema 6D con vari filmati disponibili (non il massimo dal punto di vista tecnologico, ma tanti passi avanti devono ancora essere fatti nel settore) e varie postazioni di realtà virtuale.
Sia il cinema che il VR sono però a pagamento.
Mangiare, Bere e Fare Shopping
La maggior parte dei locali dove mangiare e dei negozi sono dislocati lungo la strada che porta verso l’Arena Romana, ma troverai anche alcuni altri shop sparsi per il Parco.
A livello di merchandising e souvenir i vari negozi vendono più o meno le stesse cose: magliette, animali di gomma, peluche, calamite…E in tutta onestà abbiamo trovato i prezzi un pochino alti.
Molto economico invece il cibo, e generoso nelle quantità. Noi abbiamo scelto di mangiare al ristorante self service, e per 15€ abbiamo avuto bevanda, primo, secondo e contorno. Non male! Certo non c’è Cracco ai fornelli, ma il Parco cerca di offrire una proposta alimentare varia e completa prevedendo anche pizza, crepes, grigliate, panini e insalate.
Novità 2019
Quali novità vedremo nel corso di quest’anno?
Abbiamo ascoltato alcune rivelazioni top secret, che purtroppo ancora non possiamo condividere con te, ma per ora possiamo segnalarti il nuovo spettacolo laser (del quale alzeremmo un po’ l’audio), la possibilità per alcuni fortunati bambini di trascorrere a breve una notte al Parco e l’apertura al pubblico di un nuovo punto ristoro.
Safari Park Pombia: le Nostre Conclusioni
Ci è piaciuto il Safari Park Pombia?
Sì, e ne abbiamo appezzato la filosofia e l’impegno.
Ci sono sicuramente alcuni dettagli da limare e sistemare, ma niente di irreparabile, e siamo sempre felici di toccare con mano la volontà di ridurre l’impatto ambientale della plastica, che qui a Pombia si sta pian piano cercando di eliminare.
Abbiamo trovato un Parco con “di tutto un po’”, formula che forse soddisfa più i piccini che i grandi i quali richiederebbero invece ambienti un po’ più approfonditi. Ma non c’è dubbio il Safari Park sia ideale per le famiglie!
Comodissima poi la possibilità di sfruttare il campeggio del Parco per dormire col proprio camper e di utilizzare il proprio mezzo anche per il safari: ammettiamo di esserci sentiti camperisti coccolati.
Ti lasciamo qui sotto i contatti del Safari Park Pombia e…alla prossima!!
Safari Park Pombia
Via Larino, 3
28050 Pombia (NO)
Sito web: https://www.safaripark.it
E-mail: info@safaripark.it