Dopo aver lasciato il Campingplatz Georgenthal ci siamo rimessi in viaggio lungo la Strada dei Giocattoli, pieni di aspettative nei confronti di Erfurt.
E questa volta non siamo rimasti delusi.
La capitale della Turingia, annidata nel territorio dell’omonima Selva, ci ha stupiti col suo fascino d’altri tempi ma anche con i suoi tocchi di modernità.
E allora eccoci pronti a raccontarti la nostra esperienza e condurti alla scoperta di questo luogo forse non conosciuto come meriterebbe.
Indice
Dove Lasciare il Camper?
Innanzitutto partiamo da qualche informazione pratica che farà senz’altro comodo ai camperisti come noi.
Potrai lasciare il tuo mezzo presso l’area sosta camper situata presso la P+R Parkplatz Thüringerhalle in Werner-Seelenbinder-Strasse.
Da qui potrai poi raggiungere comodamente il centro città con il tram 3 o con il bus 58, che qui fanno capolinea.
I biglietti andranno acquistati presso i distributori automatici in prossimità delle pensiline di sosta, e starà a te scegliere la formula di viaggio che ti è più congeniale.
Noi abbiamo scelto di acquistare dei biglietti singoli al costo di 2.40€ l’uno, ma c’è anche la possibilità di comprare direttamente un biglietto di tipo giornaliero.
Così facendo sarai in centro città in circa 15 minuti, senza doverti crucciare per parcheggi e traffico.
A titolo informativo, noi siamo scesi alla fermata del duomo.
Ed è proprio dal duomo che ha avuto inizio la nostra scoperta di Erfurt.
Tanto, Tanto Gotico
La piazza del duomo stava ospitando un piccolo mercato ortofrutticolo quando l’abbiamo raggiunta, e nell’aria si sentiva forte il profumo delle fragole in vendita presso una delle bancarelle.
Davanti alla cattedrale un gran trambusto di operai al lavoro intenti a montare un grande palco.
Abbiamo poi scoperto che stavano allestendo uno spettacolo di origine tutta italiana nell’ispirazione, un musical dedicato a “Il Nome della Rosa” del nostro grande Umberto Eco.
A dominare il tutto due chiese affiancate l’una all’altra, simili nello stile ma in qualche modo anche opposte fra loro, che svettano sulla piazza dalla cima di un piccolo colle, il Domberg.
La prima è il duomo, in un magnifico stile gotico tedesco.
Forse l’abbiamo già detto, ma noi amiamo davvero il gotico quando si parla di chiese e cattedrali.
Tutte queste volte snelle e altissime, appuntite, che sembrano davvero volare alte nel cielo a raggiungere Dio, secondo noi sono lo stile architettonico perfetto.
Un equilibrio meraviglioso tra il “troppo spoglio” del Medioevo e il “troppo…troppo” del barocco.
Ma torniamo a noi.
Per raggiungere la sommità del Domberg e quindi l’entrata del duomo dovrai percorrere circa 70 gradini, e varcata la soglia rimarrai un po’ stranito.
Alla tua destra infatti una chiesa spoglia, moderna, fin troppo asettica se non per un bellissimo fonte battesimale tutto decorato ed intarsiato.
Alla tua sinistra un tripudio di decorazioni, vetrate magnifiche e variopinte, oro brillante a contrastare il legno scuro e lavorato del coro.
Uno spettacolo davvero.
E una targa posta in terra testimonia la visita del Papa Emerito Benedetto XVI.
Ultima chicca: qui si trova la campana “Gloriosa”, definita così per il suo essere la più possente d’Europa.
Pensa che pesa più di 11 tonnellate ed è alta 2,5 metri!
La seconda chiesa è invece quella di San Severo, sempre in stile gotico ma più castigato.
Ma gli interni non sono da ignorare: un altro magnifico fonte battesimale, un organo possente, il sarcofago del Santo e una bellissima opera in alabastro dedicata a San Michele sono tra le opere d’arte imperdibili.
E ora una raccomandazione da vecchi zii: adeguati ai luoghi di culto che visiti.
Sempre, indipendentemente dal tuo credo.
Indossa un abbigliamento adeguato per esempio, evitando magari infradito da spiaggia o da piscina e pantaloncini inguinali: non è questione di fede, ma di rispetto.
Passeggiando per il Centro
Lasciata la piazza del duomo abbiamo bighellonato un po’ per il centro di Erfurt fino a raggiungere il Rathaus, ovvero il Municipio.
E’ gotico anch’esso, e di fronte al suo ingresso troviamo una statua raffigurante San Martino in abiti romani.
Anche altri edifici attirano la nostra attenzione, alcuni celebri e altri meno.
Tra quelli che più ci colpiscono, sempre nei dintorni del Municipio, due costruzioni dai nomi bizzarri: la Casa del Bue Rosso (Haus zum Roten Ochsen), tutta rinascimentale e oggi sede di una galleria d’arte, e la Casa della Grande Stufa (Haus zum Breiten Herd).
Chissà perché sono state battezzati così..!
Intorno a noi negozi, panetterie e pasticcerie che vendono a basso prezzo fette di torta immense ed invitanti, talmente grandi che potresti saltare pranzo e cena per due giorni volendo, e tante rosticcerie che preparano uno dei piatti più famosi di Erfurt: la Thüringer Rostbratwurst, una salsiccia arrostita servita per tradizione con della senape.
I nostri passi ora si dirigono però verso una direzione ben precisa, un luogo tanto iconico quanto particolare.
Un Ponte da Record
Eccoci raggiungere il Ponte dei Bottegai, o Krämerbrücke.
Questo ponte misura 120 di lunghezza ed è interamente ricoperto da case.
Esatto, case: ben 32, e questa particolarità lo rende il ponte coperto da abitazioni più lungo d’Europa.
Alla base del ponte scorre il fiume Gera, con acque talmente basse che le si può tranquillamente guadare per risparmiare un po’ di tempo ed evitare di fare tutto il giro per arrivare a casa.
E infatti vediamo tante persone fare su e giù con i calzoni arrotolati e i piedi nudi, specialmente bambini.
Alle due estremità del ponte, scopriamo, in origine si trovavano due chiese.
Ad oggi però l’unica rimasta in piedi è quella dedicata a Sant’Egidio.
Ma visto che il ponte viene definito “dei bottegai” siamo curiosi: a parte le case, cosa ci troveremo al di sopra..?
Non ci resta che percorrerlo per scoprirlo.
Giocattoli…Finalmente!
All’inizio di questo articolo se ben ricordi ti avevamo detto che eravamo venuti ad Erfurt sulla rotta della Strada dei Giocattoli…ed eccone qualcuno finalmente!
E’ proprio qui, sul Ponte dei Bottegai, che troviamo alcuni negozi a tema: balocchi vecchio stile, fatti di legno o di latta, intagliati a mano e dai prezzi piuttosto alti.
Ma che belli!
Sembra di essere tornati indietro nel tempo, tanto tempo…
E poi scopriamo un’altra particolarità ludica che collega Erfurt al mondo dei giocattoli.
Qua e là troviamo infatti delle vetrine speciali, con una fessura in cui inserire un paio di euro.
Ecco, se lo farai assisterai ad uno spettacolo di marionette, che ti narreranno una storia più o meno lunga in base alla cifra da te devoluta.
Hai presente lo spettacolino introduttivo che accoglie Shrek quando arriva per la prima volta al paese di Duloc?
Ecco, esattamente così.
E questo è l’unico paese in cui abbiamo visto qualcosa di simile, davvero carino!
Giocattoli e pupazzi danno sfoggio di sé anche presso angoli inaspettati della città, come fiumi e piazze: troviamo infatti delle statue in stile cartoon molto simpatiche, spesso prese d’assalto dai turisti e dai più piccoli per scattare foto ricordo.
Le Altre Attrazioni di Erfurt, per Non Farci Mancare Nulla
Il nostro giro in città è stato troppo breve per permetterci di vedere tutto, ma ci siamo annotati vari altri luoghi che troveremmo interessanti visitare appena se ne ripresenterà di nuovo l’occasione.
Qui ad esempio troviamo il Museo del Giardinaggio, unico in tutta la Germania, che pare abbia numerosi ambienti dedicati fra l’altro a farfalle, orchidee, rose e cactus.
Potrai trovare questo museo presso il Cyriaksburg, un’antica fortezza edificata sulle fondamenta di un precedente monastero.
Celebri anche l’acquario, con 3000 esemplari e più di 350 specie, e lo zoo.
Sappiamo che la questione “zoo” è molto controversa, ma oggi con questo termine si indicano soprattutto luoghi di ricovero per animali che non sono più in grado di vivere in natura o che non lo sono mai stati.
Non sappiamo però dirti, non essendoci appunto stati, se qui gli animali vengono tenuti all’interno di gabbie anguste o di ambienti ampi come quelli che abbiamo avuto modo di vedere a Zoom o al Safari Park Pombia…
Erfurt: le Nostre Conclusioni
La visita di Erfurt ci è davvero piaciuta, ed è un peccato averle potuto dedicare così poco tempo.
Ma torneremo di certo in questa parte della Germania, perché la Selva di Turingia ci ha affascinato molto a livello paesaggistico, e anche alcuni paesini ci sono rimasti nel cuore.
Erfurt di certo non può essere considerata come “paesino”, ma questa città è di ampio respiro, pulita e variegata come piace a noi.
Ecco perché te ne consigliamo la visita, se ti troverai a passare da queste parti…Strada dei Giocattoli o meno!
Dove ci avrà condotti la prossima tappa del nostro viaggio?
Lo scoprirai prossimamente, quindi…alla prossima!