Cosa vedere a Milano: una giornata a spasso per la città meneghina

Un giorno a Milano

Cosa vedere a Milano? Potremmo riempire pagine e pagine, e ancora non vi racconteremmo tutto. Quindi con questo nostro articolo vogliamo fare un focus su una giornata specifica che abbiamo trascorso nel capoluogo lombardo e che ci ha portato a girovagare “un po’ alla buona”.

Harry Potter The Exhibition

La mostra dedicata ad Harry Potter è stata la tappa principale della nostra giornata a Milano. Siamo partiti con Italo dalla stazione ferroviaria di Torino e siamo arrivati dopo circa un’ora alla Stazione di Milano Centrale. Da qui abbiamo preso prima la metro della linea 2 fino alla stazione Garibaldi e poi la linea 5 fino al Cimitero. A questo punto abbiamo camminato per circa dieci minuti fino a raggiungere la Fabbrica del Vapore dove si tiene appunto la Harry Potter Exhibition. Della mostra in sé vi abbiamo raccontato ampiamente in questo nostro articolo e quindi non ci dilungheremo troppo. Ci limiteremo a dirvi che vale la pena visitarla se siete fan del maghetto con la cicatrice creato dalla penna di JK Rowling, ma dovete sbrigarvi: l’Exhibition chiude i battenti il 9 settembre e poi si sposterà in altre città del mondo.
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Un pranzo con panini gourmet

La visita alla Harry Potter Exhibition si è conclusa intorno all’ora di pranzo, ed avendo in mente come destinazione successiva l’Acquario abbiamo cercato un posto in cui pranzare che si trovasse in zona.

La nostra scelta è ricaduta su La Prosciutteria in Corso Garibaldi, un locale che fa parte di una catena di paninerie gourmet sparse un po’ in tutta Italia. Dedicheremo un articolo a parte a questo posto che ci ha colpito molto, intanto però vi diciamo che l’ambiente è rustico-chic, con tavoli non troppo grandi. I panini, particolari e ottimi, sono caratterizzati dai nomi simpatici e divertenti, come ad esempio il Dentista Svenuto. Del nostro, purtroppo, non ricordiamo il nome, ma era un capolavoro di focaccia con lardo di Colonnata, miele e pecorino. Forse non leggerissimo, ma di certo da leccarsi i baffi.

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L’Acquario di Milano

Visto che Italo ci avrebbe riportati a Torino verso le 17 non abbiamo avuto il tempo materiale di visitare alcune delle attrazioni principali di Milano, come ad esempio il Museo della Scienza e della Tecnologia. Un Museo che, comunque, abbiamo visitato già in passato e che merita davvero (non fatevi scappare neppure il sottomarino Toti!), ma che richiede parecchio tempo. Quindi, cosa vedere a Milano? Noi abbiamo scelto di esplorare qualcosa di nuovo per noi all’interno della città, e abbiamo optato per l’Acquario Civico.

L’edificio che lo ospita è davvero bello: fu realizzato per l’Esposizione Internazionale di Milano del 1906, ed è l’unico padiglione del Parco Sempione a non essere stato smantellato alla fine dell’evento.

Purtroppo, però, l’impressione generale è che sia molto trascurato. All’esterno la vasca della bella fontana scolpita tracimava acqua (ad onor del vero aveva appena piovuto in modo piuttosto abbondante), e abbiamo temuto che le carpe ospitate facessero una brutta fine.

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Anche l’interno non è molto curato. Certo non ci aspettavamo un acquario come quello di Genova, ma l’atmosfera generale è un po’ triste, con vasche davvero piccole. I pesci sono quelli che abitano per lo più fiumi, laghi e mari italiani, quindi molto autoctoni. Manca l’area ristoro, che probabilmente in origine c’era ma poi è stata dismessa lasciando posto a distributori automatici di snack e bevande. Troverete però una piccola terrazza e un giardino esterno dove trovano posto alcune vasche che ospitano pesci malati o in fase riproduttiva. Altre, invece, riproducono stagni e altri ambienti simili…Di nuovo, però, tutto sembra un pochino triste e lasciato a sé stesso.

Vi lasciamo ad ogni modo i contatti:

Acquario Civico di Milano

Viale Gadio, 2, 20121 Milano MI

Tel: 02 8846 5750

http://www.acquariocivicomilano.eu/cms/

Il costo del biglietto è di 5 a testa.

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Passeggiando per Parco Sempione

Abbiamo poi deciso di dirigerci con calma a piedi verso il centro di Milano, e abbiamo quindi attraversato il Parco Sempione. Quanto ci piacciono i polmoni verdi delle città…! Hanno un loro fascino in tutte le stagioni. In primavera, quando tenere foglioline verdi compaiono sui rami e sbocciano fiori colorati. D’estate, quando le chiome fronzute degli alberi offrono un po’ di frescura e di riparo dai raggi solari (ma occhio alle zanzare!). Durante l’ autunno, forse la stagione più affascinante di tutte, quando le foglie si tingono di mille colori e scricchiolano sotto le scarpe, bagnate di pioggia. E in inverno, dove tutto è brullo ma magari ricoperto da un morbido manto di neve.
Questo parco nello specifico, risalente addirittura all’Ottocento, è molto vasto e ricco di vita. Anticamente utilizzato anche come Piazza D’Armi, brulicava persino di animali esotici che vivevano tra querce e castagni, mentre oggi ospita animali più autoctoni. Deve il suo nome all’omonimo e famosissimo Corso Sempione, ed è stato ed è scenario di molti eventi, dalla già citata Esposizione Internazionale al luna park di Carnevale. Tutto cintato e videosorvegliato, ospita anche qualche locale e vari spazi dedicati allo sport, come ad esempio un campo di pallacanestro.
Seguendo i suoi vialetti arriviamo così alla nostra destinazione successiva: il Castello Sforzesco.
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Il Castello Sforzesco

Forse uno dei simboli più famosi di Milano, insieme al Duomo e ai Navigli, il Castello Sforzesco fu eretto nel XV secolo dal Duca Francesco Sforza. E ben sappiamo che la dinastia degli Sforza legò per anni le sue vicende a quella del capoluogo lombardo.

Ecco, se avete tempo e state valutando cosa vedere a Milano, fate una tappa qui. Noi in questa occasione ci siamo goduti brevemente solo l’esterno dell’edificio, che pure ha un suo grande fascino. Abbiamo anche fatto la conta dei numerosissimi gatti che hanno eletto il fossato intorno al palazzo come loro dimora, ed erano almeno una decina! Ma voi, se potete, visitate anche l’interno del complesso e l’area museale: gallerie d’arte, musei delle opere lignee e degli strumenti musicali, archivi fotografici e mostre temporanee. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

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Noi siamo rimasti molto intrigati da una proposta un po’ particolare, che vorremmo sperimentare quanto prima: la visita Beyond the Castle che sfrutta la realtà virtuale. I visitatori , dotati di visore VR, si troveranno ad impersonare degli arcieri in epoca medievale e dovranno scagliare frecce verso i nemici dall’alto della Torre Falconiera. Una cosa un po’ particolare, non trovate? Questa esperienza va prenotata, ma potete trovare molti altri spunti sul sito ufficiale del Castello Sforzesco.
E da qui, proseguendo sempre dritti, arriviamo al simbolo più famoso della città di Milano: il Duomo.
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Il Duomo

Beh, qui siamo di fronte a qualcosa che non si può saltare se state cercando cosa vedere a Milano per la prima volta. Ovviamente è una meta estremamente turistica, quindi preparatevi a lottare con orde di persone intente a scattarsi veri e propri servizi fotografici davanti a questo edificio, e non dimentichiamo gli stormi e stormi di piccioni che verranno ad elemosinare un po’ di cibo. Ovviamente l’interno del Duomo si può visitare, e potrete anche servirvi di un ascensore per raggiungere la sommità delle guglie e godervi la vista panoramica della città dall’alto…Ma anche queste sono esperienze che noi avevamo già fatto e che non avevamo tempo di ripetere. Una curiosità: per chi non lo sapesse, all’interno del Duomo e precisamente sul suo pavimento in marmo, è tracciata in ottone una linea di Meridiana, con tanto di rappresentazione dei segni dello zodiaco. Da un foro circolare posto sulla volta della navata sud dell’edificio entrano i raggi solari, che a mezzogiorno esatto vanno a colpire la linea della Meridiana che, quindi, funge sia da precisissimo orologio che da calendario. Se potete cercate di farvi trovare lì al momento giusto!
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Per le vie del centro

Noi non abbiamo visitato il Duomo, come dicevamo, ma abbiamo fatto una bella passeggiata per le vie del centro. Prima la bella Galleria Vittorio Emanuele II, affollata di turisti e che ospita diverse vetrine di grandi firme e uno dei ristoranti dello Chef Carlo Cracco, che forse attirava più curiosi della Galleria stessa. Poi abbiamo fatto una capatina al Teatro alla Scala, visitabile anch’esso e, secondo noi, davvero molto bello ed interessante se apprezzate un minimo l’opera e la musica classica.
Quindi abbiamo girovagato senza meta per i negozi intorno al Duomo in attesa di far trascorrere quell’oretta di tempo residua che avevamo prima di tornare in Stazione: prima tappa il Disney Store, una volta esaltante ma che ora, dopo esser stati a Disneyland Paris, sembra piccolo e scarno. Sempre per restare bambini abbiamo fatto un giro nel negozio di giocattoli Nano Bleu: si tratta di un negozio storico del centro di Milano, aperto dal 1949 e giudicato uno dei dieci migliori negozi di giocattoli al mondo. Si espande su tre piani, e ogni piano è ricco di giochi di ogni tipo, dai più moderni ai più vintage. È stato davvero emozionante trovarsi faccia a faccia con alcuni dei giocattoli, magari rivisitati leggermente, che hanno fatto parte della nostra infanzia!
Ci siamo imbattuti poi in negozi quantomeno bizzarri, come un negozio dedicato ad oggettistica per animali…ma non di quelli comuni, ma di quelli assurdi che siamo abituati a vedere nei film di Hollywood: cappottini improbabili, guinzagli preziosi, profumi, ciotole ricoperte di gemme. Aiuto!
E infine abbiamo speso un po’ di tempo ad esplorare i vari piani del Mondadori Megastore di Piazza Duomo, una gioia per gli amanti di libri, film e tecnologia.

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Cosa vedere a Milano: un tour insolito

Sappiamo che forse, se stavate cercando qualcosa di più canonico su cosa vedere a Milano, sarete rimasti un po’ delusi. Ma questa è stata solo una breve visita alla città, che come già detto offre tantissimo da vedere e da fare, fin troppo se non si ha tanto tempo a disposizione. Sicuramente più avanti dedicheremo articoli approfonditi a Musei, edifici storici e quant’altro, ma intanto prendete questa come una passeggiata veloce per il capoluogo lombardo. E magari chissà, saremo riusciti comunque a farvi scoprire qualche chicca meno nota…
Alla prossima!

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Chiara Mandich

Classe 1985, camperista dalla nascita, è sia l’autrice dei testi del sito che di alcune delle fotografie.

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