Cinque Terre in un Giorno: un Veloce Itinerario tra i Paesi più Turistici della Liguria

Cinque terre in un giorno

Cinque Terre in un giorno solo: sarà possibile?

Sì, anche se questo dovrebbe essere solo un piccolo assaggio per poi visitarle con più calma in seguito: sarebbe un peccato altrimenti!

Pensa quanto sarebbe bello per esempio goderti un tour in barca al tramonto, tanto per dirtene una…

Ma ti spieghiamo come sono andate le cose.

Eravamo in cerca di un luogo non troppo lontano da Torino in cui trascorrere un tranquillo e romantico weekend lungo, e la nostra scelta è ricaduta su questo splendore ligure, sicuramente tanto (troppo) turistico ma bellissimo.

Abbiamo  scelto di utilizzare come base per i nostri spostamenti la città di Levanto e il suo campeggio, per raggiungere in comodità la nostra meta sia via mare che via terra sfruttando le motonavi nel primo caso e il treno nel secondo.

Come Raggiungere le Cinque Terre

Purtroppo il bollettino meteo non era dei migliori, ragion per cui a scopo precauzionale ci è stata preclusa la possibilità di utilizzare la motonave, opzione che avremmo sinceramente preferito per poterci spingere comodamente fino a Portovenere.

Vista su manarola
Uno dei momenti più belli per ammirare le Cinque Terre è sicuramente al tramonto.

Abbiamo quindi ripiegato sul treno, e abbiamo optato per acquistare due “Cinque Terre Card”, biglietti speciali che permettono di spostarsi liberamente da Levanto a La Spezia.

La Cinque Terre Card dà inoltre la possibilità di utilizzare gratuitamente il servizio navetta che dalla stazione di Corniglia porta al centro del paese, di non pagare l’uso dei bagni pubblici nelle stazioni (il cui costo altrimenti sarebbe di 1 euro), e di percorrere liberamente i sentieri del circuito turistico.

Le Card sono costate 13 euro ognuna nella loro versione giornaliera, ma vi è anche la possibilità di acquistarne di altre tipologie.

Per quanto riguarda gli orari del treno per raggiungere le Cinque Terre ti consigliamo di consultare questa tabella.

Riomaggiore

In circa mezz’ora abbiamo raggiunto Riomaggiore, la nostra prima destinazione.

Nonostante le previsioni meteo avverse  la giornata era soleggiata e caldissima, e poiché le zone ombreggiate non sono poi molte consigliamo vivamente di portarsi dietro, se si decide di visitare le Cinque Terre in estate, cappellino, crema solare e una buona scorta di acqua.

Riomaggiore è un borgo ridente, piccolo ma ben tenuto, ricco di salite e scalinate non troppo regolari.

Questo è un po’ un punto in comune tra tutte le Cinque Terre, ragion per cui sarebbe meglio dotarsi di scarpe e abbigliamento comodi e di tener presente la cosa se si è in compagnia di bambini e/o disabili.

Riomaggiore
Uno scorcio di Riomaggiore e delle sue casette colorate.

L’attrazione maggiore è di certo data da uno dei sentieri a picco sul mare più famosi, la Via dell’Amore, ma purtroppo a causa di frane avvenute in passato la strada è per lo più non percorribile.

Un vero peccato e, a parer nostro, anche un segno di incuria da parte degli organi preposti alla manutenzione dei sentieri.

Sentieri che, lo ricordiamo, fanno parte di un parco naturale protetto e che a maggior ragione andrebbero tutelati.

Ad ogni modo, in attesa di poter percorrere questa famosa passeggiata (cosa che si sperava fosse nuovamente possibile dal 2019, ma…), ci siamo goduti la vista di un mare spettacolare, dalle acque cristalline e di un blu cobalto intenso, abbastanza mosso.

Abbiamo scartato la possibilità di salire fino al castello del paese: la scala che portava in cima era abbastanza impegnativa, e faceva davvero troppo caldo.

Manarola

Abbiamo quindi ripreso il treno per Manarola.

Qui abbiamo gustato un pezzo di focaccia di Recco seduti sulle panchine di cemento di una terrazza a picco sul mare, assolutamente non ombreggiata, per poi dirigerci lungo un sentiero costellato di fichi d’india.

Di nuovo abbiamo trovato il sentiero chiuso, ma tornando nuovamente verso la stazione abbiamo potuto percorrere un piccolo tratto, circa 200 metri, della Via dell’Amore.

manarola
Questa è Manarola, vista da una delle prospettive più iconiche delle Cinque Terre.

Al termine di questo tratto di sentiero vi sono un bar e uno spazio destinato al pranzo al sacco, questa volta coperto da tettoie e ombreggiato.

E’ ovviamente possibile pranzare presso uno dei tanti locali e ristoranti presenti, spesso caratterizzati da location molto gradevoli, ma tieni presente due cose, e questo in tutte le Cinque Terre.

Uno, i conti saranno spesso salati.

E due, più antipatico dal nostro punto di vista: molto spesso sono accettati solo pagamenti in contanti.

Corniglia

La stazione di Corniglia si trova ai piedi di una scalinata di circa 400 scalini, da percorrere in salita per raggiungere il centro del borgo.

Ecco perché, da buoni polentoni, abbiamo scelto di sfruttare la possibilità di prendere gratuitamente la navetta che da lì ci avrebbe portati a destinazione, come permessoci dalla nostra “Cinque Terre Card”.

Il bus è tuttavia molto poco capiente, e spesso c’è ressa per poter salire, quindi potresti ritrovarti ad aspettare quello dopo, e quello dopo ancora.

Valuta pertanto se armarti di pazienza o di buona volontà e darti alla scalata della salita.

corniglia
Corniglia, le sue stradine e i suoi limoni

Abbiamo poi scoperto che Corniglia è particolarmente rinomata per i suoi limoni, e se vorrai ad esempio concederti una granita dissetante questo è uno dei pochi gusti che troverai.

Dopo aver visitato un po’ il paese siamo ritornati in stazione, scendendo questa volta lungo la scalinata.

Ricordati però che, a parte la stazione, tutti i servizi sono in centro paese, farmacie comprese.

Quindi se avrai bisogno di qualcosa una volta sceso dovrai ripercorrere i tuoi passi e i 400 scalini, questa volta però in salita.

Vernazza

La penultima delle Terre, Vernazza, mostra ancora i segni dell’alluvione che l’ha colpita nel 2011.

Il paese si è tuttavia ripreso molto bene, e mostra una bella piazzetta sul mare su cui si affacciano locali vari e una chiesa.

vernazza
La deliziosa caletta di Vernazza, protetta dalle onde.

Una piccola cala riparata dagli scogli permette l’ancoraggio sicuro dei natanti e la possibilità di nuotare senza essere troppo sballottati dalle onde che, almeno quando siamo andati noi, erano abbastanza alte.

Per una volta non abbiamo neanche dovuto affrontare salite eclatanti, ma abbiamo notato alcune zone con divieto d’accesso.

Per favore, rispetta sempre la segnaletica: ne va della tutela del nostro patrimonio naturale e artistico in alcuni casi, della tua incolumità in altri.

Monterosso

Monterosso è completamente diversa dalle altre Terre, e per certi versi ricorda altre città liguri come ad esempio Loano.

Questo perché è l’unica a non presentare scogli ma spiaggia sabbiosa, e può vantare una bella passeggiata sul lungomare.

Se però non sei ancora stanco di affrontare salite, ti consigliamo di spingerti un po’ più a monte, verso gli antichi bunker militari che potrai facilmente scorgere guardando verso l’alto.

monterosso
Le spiagge sabbiose di Monterosso, che la rendono unica fra le Cinque Terre.

Salendo troverai ristorantini pittoreschi a picco sul mare (uno è all’interno di un piccolo castello, proprio in vetta, e offre aperitivi di lusso a base di ostriche e champagne a prezzi logicamente elevati) e poi…

Sorpresa: il paese di Monterosso continua oltre l’altro versante della collina, pronto ad accoglierti con altri negozi, locali e con un’altra baia dall’acqua cristallina.

Se vuoi qui potrai anche concederti un’esperienza culinaria gestita da una Cesarina, ossia una delle 800 cuoche domestiche d’Italia, o partire da qui per un tour in kayak.

Cinque Terre in un Giorno: le Nostre Conclusioni

Cosa rende così speciali le Cinque Terre, tanto da volerle visitare anche solo in un giorno?

Sicuramente sono tra le perle della Liguria, piccoli borghi spesso arroccati su colline terrazzate e che godono di una vista mozzafiato sul mare, simili fra loro ma anche molto diversi, ognuno con una sua identità definita.

Sono collegati tra loro da sentieri percorribili a piedi, che si dipanano sia lungo la costa che verso l’entroterra, offrendo spunti interessanti per chi ama il trekking e le escursioni.

Certo non sono paesi agevoli da percorrere per coloro che mostrano una mobilità ridotta, viste le numerose salite e scalinate.

manarola di sera
Manarola di sera si trasforma in un presepe illuminato.

Non sono poi posti economici, e non sempre sono “amichevoli” con i turisti: è un po’ assurdo che non si possa pagare con carta di credito il conto di un ristorante, e non sempre siamo stati trattati con cordialità dalla gente del posto, ma talvolta piuttosto con la sufficienza di chi sa che, tanto, i turisti torneranno comunque a visitare la Cinque Terre…

Ed è così, perché le stradine sono affollatissime di persone di tutte le etnie e i dialetti.

Si passeggia come in una Torre di Babele di voci, e non è insolito incontrare lo sguardo colmo di meraviglia di stranieri (ma non solo) che si soffermano per la prima volta su simili paesaggi.

Intendiamoci, abbiamo anche incontrato persone cortesi e disponibilissime, non è nostra intenzione fare di tutta l’erba un fascio, ma ci teniamo a raccontare ciò che vediamo e viviamo nel modo più sincero possibile.

Una cosa è comunque certa: le Cinque Terre ci hanno regalato una giornata stupenda, che ripeteremo sicuramente in seguito in un periodo un po’ meno afoso.

Alla prossima!

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Chiara Mandich

Classe 1985, camperista dalla nascita, è sia l’autrice dei testi del sito che di alcune delle fotografie.

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