Oggi ti proponiamo una piccola guida su cosa vedere a Verona in due giorni, non necessariamente in un weekend.
Anzi, essendo una città estremamente turistica ti consigliamo, se possibile, di visitarla in settimana.
Verona ha davvero tanto da offrire, e fare una selezione è stata dura: abbiamo però cercato di unire luoghi noti e meno noti in un connubio armonico di arte, storia e romanticismo.
L’ultima volta che abbiamo visitato la città era inverno, quindi scusaci se alcune delle foto avranno un carattere natalizio.
Ma di certo, come tutte le città d’arte, anche Verona è un luogo che non ha stagione.
Quindi bando alle ciance e iniziamo.
Indice
Brevi Cenni Storici
Parlare della storia di una città secondo noi non è mai tempo perso, perché questo è forse il modo migliore per comprendere l’essenza di un luogo e imparare a leggerlo nel modo giusto.
Ecco quindi che Verona è stata abitata fin dalla preistoria, e precisamente dal neolitico.
Era infatti un punto di passaggio obbligato per collegare la zona est e quella ovest della Pianura Padana, e puoi ben immaginare che proprio la sua posizione abbia fatto gola a molti negli anni.
Fu quindi nei secoli dominata dai romani, dai longobardi e dai franchi, per poi tornare sotto il dominio del Sacro Romano Impero.
Agli inizi del XII secolo crebbe e prosperò sotto gli Scaligeri, in particolare con Cangrande I al potere, e dal 1405 godette di un periodo di enorme vivacità dal punto di vista intellettuale e artistico sotto il governo della Repubblica Veneta.
Insomma, un passato florido quello di Verona, almeno fino a quando nel 1797 Napoleone non la occupò con il suo esercito.
Dopodiché l’Impero Austriaco la trasformò nella sua maggiore piazzaforte militare in territorio italiano, e fu solo nel 1866 che venne annessa al Regno d’Italia.
L’Arena di Verona
Non si può non iniziare una visita di Verona dalla sua Arena, simbolo indiscusso della città.
Medaglia di bronzo nella classifica degli anfiteatri più grandi d’Italia, si tratta di un edificio romano situato nel centro storico della città giunto fino a noi in perfetto stato di conservazione.
Probabilmente ancora più antico del Colosseo, è attualmente visitabile e gode di un’acustica perfetta.
Ecco perché è spesso sede di concerti sia di musica leggera che soprattutto di musica lirica, al punto da organizzare ogni anno un vero e proprio Festival.
Utilizzato per i combattimenti tra gladiatori e forse anche per martirizzare i cristiani, la sua pianta è un’ ellisse che misura 75,68 m x 44,43 m. La cavea, invece, ha una larghezza di 39,40 m.
La facciata è composta da tre ordini sovrapposti di arcate di diversa altezza, ed è proprio questa diversità di dimensioni che la fa apparire molto slanciata in verticale.
L’aspetto del monumento è oggi tuttavia piuttosto diverso rispetto a quello originale, in particolare per via della mancanza dell’anello esterno: l’unico segmento ancora in piedi è la cosiddetta Ala, composta da quattro archi.
Oggi è in grado di ospitare fino a 20000 persone, ma si calcola che in passato la sua capienza dovesse sfiorare le 30000 unità.
Concludiamo la piccola presentazione dell’Arena di Verona con una simpatica leggenda in merito alla sua costruzione.
Si narra che un cittadino di Verona, condannato a morte per l’accusa di aver commesso un grave crimine, chiese la grazia in cambio della costruzione di un immenso edificio.
Esso sarebbe sorto in città nell’arco di una sola notte, e avrebbe ospitato intrattenimenti e spettacoli.
Non essendo l’uomo ovviamente in grado di mantenere la parola data da solo, chiese pertanto aiuto al demonio, offrendogli in cambio la sua anima.
Il diavolo, accettato l’accordo, chiamò quindi a raccolta tutti i suoi servitori oscuri e iniziò la costruzione dell’Arena.
Ma l’uomo si pentì dell’incauta promessa fatta e chiese l’aiuto della Madonna…
La Vergine venne in suo soccorso, anticipando di due ore il sorgere del sole in modo tale che i diavoli non potessero ultimare per tempo l’opera e fossero obbligati a rescindere l’accordo.
Ecco come nacque l’Arena, ed in particolare l’Ala ancora oggi visibile.
Se vuoi visitare il complesso, ti consigliamo di acquistare online i tuoi biglietti per evitare lunghe code, oppure di partecipare a un tour guidato con opzione salta fila.
Sulle Tracce di Romeo e Giulietta
Romeo e Giulietta, personaggi realmente esistiti, sono i protagonisti dell’omonima opera di William Shakespeare ambientata proprio nella Verona medievale.
Potrai ripercorrere le vicende dei due sfortunati amanti attraverso quattro tappe fondamentali all’interno della città.
La Casa di Giulietta
Situata in Via Cappello 23, il cui nome è un rimando diretto proprio alla famiglia dei Cappelletti (poi diventati Capuleti) che anticamente realizzava cappelli, è forse uno dei siti più visitati della città.
Ragion per cui per evitare la folla che ad ogni ora del giorno la prende d’assalto ti consigliamo di visitarla molto presto la mattina.
Vi si accede percorrendo una sorta di piccola galleria coperta tappezzata di bigliettini d’amore e graffiti, che sfocia in un altrettanto piccolo cortile.
Qui troverai una statua raffigurante l’eroina Shakespeariana, e noterai che il suo seno è particolarmente lucido: pare infatti che sfregarlo porti fortuna…
Tuttavia questa statua non è che una copia dell’originale, conservata all’interno della Casa-Museo.
L’edificio, che consta di 4 piani, è quasi del tutto privo di mobilio e ospita una piccola collezione di vasellame d’epoca e qualche costume legato alla trasposizione cinematografica e teatrale dell’opera.
Punto focale della visita è il celebre balcone, da cui secondo Shakespeare la fanciulla si affacciava mentre Romeo le dichiarava il suo amore.
Ma anche il balcone, così come la statua di Giulietta nel cortile, non è autentico: fu infatti rimaneggiato nel 1937 per renderlo più simile a quello dei film.
Una curiosità sulla casa di Giulietta?
Per un certo periodo fu utilizzata come albergo, e vi pernottò addirittura Charles Dickens.
Che però pare non fu soddisfatto del suo soggiorno…
La Casa di Romeo
Nelle vicinanze della casa di Giulietta troviamo anche quella di Romeo, in Via delle Arche Scaligere.
Questa purtroppo non è visitabile perché di proprietà di privati, ma c’è comunque un modo per vederne una piccola parte.
Quale?
Pranzare presso l’Osteria Al Duca, che si trova proprio qui e che propone un’ottima cucina tipica a prezzi onesti!
Vista la posizione privilegiata però il locale è sempre pieno, motivo per cui ti consigliamo di prenotare con largo anticipo.
I Portoni della Brà
Ti ricordi quando Romeo viene bandito da Verona con l’accusa di aver ucciso Tebaldo, il cugino di Giulietta?
Il nostro eroe lascia la città per trovare rifugio a Mantova attraversando proprio i Portoni della Brà, nell’omonima Piazza, e qui troviamo infatti un busto di Shakespeare ed un’iscrizione che riporta le sofferte parole pronunciate dal giovane.
” Non esiste mondo fuori dalle mura di Verona, ma solo purgatorio, tormento, inferno. Chi è bandito da qui è bandito dal mondo, e l’esilio dal mondo è la morte.”
(William Shakespeare, Romeo e Giulietta – Atto III, Scena III)
La Tomba di Giulietta
La tragedia di Shakespeare si conclude con la morte di Giulietta, e quindi anche il nostro percorso sulle tracce dei nostri sfortunati amanti non può che concludersi presso la tomba della fanciulla.
La tomba di Giulietta si trova in Via Luigi da Porto 5, all’interno di un complesso che ospita oggi il piccolo ma ben fatto Museo degli Affreschi.
Il sepolcro si trova facilmente seguendo le indicazioni, ma non aspettarti niente di clamoroso: la tomba di Giulietta non è che un sarcofago vuoto e aperto all’interno di una piccola camera.
Così anonimo che sempre il solito Dickens lo scambiò per un abbeveratoio per cavalli…
Bonus: il Museo delle Lettere D’amore
Nonostante l’infelice conclusione della storia di Romeo e Giulietta, non c’è dubbio che i due giovani siano tutt’ora simbolo dell’amore più puro e sincero.
Ecco perché proprio qui a Verona sorge un museo particolare: il Museo delle Lettere d’Amore.
Si trova in Via Santa Cecilia 9, e raccoglie lettere provenienti da ogni angolo del mondo che hanno come destinataria proprio Giulietta.
A lei scrivono persone in cerca di supporto e consiglio, e tante di queste lettere ricevono davvero risposta, anche se ovviamente non da Giulietta.
Anzi, potresti essere proprio tu a rispondere!
Il Pozzo dell’Amore
Verona sarà di certo la città dell’amore, ma certo non di quello a lieto fine.
Oltre a Romeo e Giulietta qui fecero infatti una brutta fine altri due amanti, e c’è un sito preciso che racconta la loro triste vicenda.
Parliamo del Pozzo dell’Amore, situato presso un piccolo cortile al fondo del Vicolo Cieco di Pozzo San Marco.
Leggenda vuole che un certo Corrado di San Bonifazio fosse perdutamente innamorato della deliziosa Isabella Donati, che però non lo degnava di uno sguardo.
Stanco dell’indifferenza della fanciulla un giorno Corrado, incrociandola presso la piazzetta di cui parliamo, la apostrofò dicendole che era fredda e gelida proprio come le acque del pozzo.
Lei replicò dicendo che non poteva essere certo della freddezza dell’acqua a meno che non l’avesse toccata con mano gettandosi lui stesso nel pozzo.
Corrado lo fece, e lì annegò.
Isabella, distrutta dal dolore e dal senso di colpa, si rese conto di essere in realtà innamorata di Corrado, e ne condivise quindi il destino gettandosi a sua volta nel pozzo.
Una vicenda allegra, vero?
In realtà pare che il pozzo porti fortuna agli innamorati: basta lanciarvi dentro una moneta.
Ma prima bisogna pronunciare queste parole:
” Getta nel pozzo un solo soldino
pensa un momento al tuo destino.
Non ti distrarre, non far rumore,
eccolo, eccolo:
arriva l’Amore”
Se vuoi provare e farci sapere se ha funzionato…noi siamo qui!
Piazza delle Erbe
E’ la piazza più antica di Verona, e sorge sopra i resti del vecchio Foro romano.
Balza subito agli occhi la sua fontana, sormontata da una statua datata 380 che raffigura la Madonna Verona, ma altrettanto storica è la Tribuna, un capitello del XIII secolo sotto cui sedevano i podestà durante la cerimonia dell’insediamento e dove prestavano giuramento i pretori.
Nella Piazza troviamo poi una colonna sormontata da un’edicola trecentesca, con nicchie in cui trovano spazio le raffigurazioni della Madonna, di San Zeno, di San Cristoforo e di Pietro Martire, ed un’ulteriore colonna in marmo sormontata dal Leone di San Marco.
Ma non è tutto, perché Piazza delle Erbe è anche celebre per i meravigliosi palazzi che ne delimitano il perimetro.
Sul lato nord, oltre al Palazzo del Comune, troviamo la Torre dei Lamberti.
Si tratta di una torre medievale alta ben 84 m e risalente all’XI secolo, celebre in particolare per le sue campane che sono aumentate via via di numero nel corso degli anni.
Quelle attualmente esistenti sono 4: la Rengo, la Marangona, La Rabbiosa e la Campana delle Ore.
La Torre è visitabile, almeno fino al primo livello panoramico, e puoi anche acquistare online il biglietto.
Altri edifici degni di nota sul lato Nord di Piazza delle Erbe sono poi la Casa dei Giudici e la Case dei Mazzanti: queste ultime conservano ancora in buono stato alcuni meravigliosi affreschi.
Sul lato Ovest troviamo invece Palazzo Maffei, decorato da sei statue rappresentanti varie divinità greche.
Nello specifico troviamo Mercurio, Apollo, Ercole, Minerva, Venere e Giove.
Infine sul lato Nord-Ovest troviamo molte abitazioni affrescate e la Casa dei Mercanti.
Piazza dei Signori
Adiacente a Piazza delle Erbe, nasce nel medioevo con funzioni politiche, amministrative e di rappresentanza.
Anche qui troviamo alcuni edifici degni di nota, che non potrai non notare.
Innanzitutto Palazzo della Ragione, con quattro torri di cui una è la già citata Torre dei Lamberti visibile anche da Piazza delle Erbe.
Poi troviamo il Palazzo di Cansignorio, sede del potere politico scaligero e veneziano.
Mentre la sua facciata risale al Cinquecento, il torrione è di epoca medievale.
Lì di fianco la Loggia del Consiglio, o di Fra’ Giocondo, voluta anticamente dal Comune di Verona per le riunioni del Patrio Consiglio.
Quindi possiamo osservare il Palazzo del Podestà: impossibile non notarlo visti i suoi tipici merli ghibellini ed il leone di San Marco sopra il portale.
Concludiamo con la chiesa di Santa Maria Antica, bella di per sé ma resa ancor più celebre dalla vicinanza ad un altro simbolo di Verona: le Arche Scaligere.
Le Arche Scaligere
Le Arche Scaligere costituiscono un piccolo complesso cimiteriale monumentale, con all’interno le tombe ed i sarcofagi di grandi personalità della storia veronese.
La tomba di Mastino I è la più antica: risale al 1277, ed è anche una delle più spoglie.
Oltre a questa troviamo le arche di Cangrande II, Alboino, Bartolomeo e Alberto I, mentre ben più decorati sono i monumenti funebri dedicati a Mastino II e Cansignorio.
Pensa che alcune delle tombe sono persino sollevate da terra, appoggiate su colonne, e accanto a loro svettano verso il cielo anche numerose sculture equestri.
Tutto il complesso è cinto da un muro di pietra e da una cancellata in ferro battuto che presenta il simbolo araldico degli Scaligeri, una scala appunto.
All’esterno del recinto, sopra una delle porte della chiesa di Santa Maria Antica, si trova uno dei maggiori monumenti della scultura veronese del trecento: la tomba di Cangrande della Scala.
Ponte di Castelvecchio
Uno dei luoghi più romantici della città, il Ponte di Castelvecchio o Ponte Scaligero fu fatto edificare nel XIV secolo da Cangrande II della Scala e rappresenta oggi un mirabile esempio di architettura militare del Trecento.
Dotato di 3 arcate, è fortificato e merlato.
E’ lungo poco più di 100 metri, e tanti turisti si godono da qui il tramonto sull’Adige e sulla città di Verona.
Un parere personale?
Il panorama è molto più suggestivo guardando verso il ponte, e stando quindi lungo le rive del fiume.
A buon intenditor…
Il Duomo
Non si può non visitare il Duomo di una città, e quello di Verona non fa eccezione.
Anche perché al suo interno, presso l’altare di una delle cappellette della navata di sinistra, è conservata un’opera del pittore Tiziano, la pala dell’Assunzione della Vergine.
Conosciuto anche col nome di Cattedrale di Santa Maria Assunta o di Santa Maria Matricolare, il Duomo è in stile romanico con rimaneggiamenti gotici successivi.
A parte gli interni splendidi c’è una struttura in particolare che desta stupore, e si trova all’esterno.
Si tratta del campanile, alto ben 75 m e secondo quindi in altezza solo alla Torre dei Lamberti.
Pensa che il campanile in questione si compone di un basamento romanico che misura di lato circa 11 m e che vanta muri spessi più di 3 m; al di sopra un fusto rinascimentale in marmo e infine la cella campanaria a pianta ottagonale, a sua volta sormontata da un tamburo.
Insomma, un capolavoro di maestria edilizia!
La Basilica di Sant’Anastasia
A meno di cinque minuti di strada a piedi dal Duomo troviamo la bella Basilica di Sant’Anastasia, che sorge nell’omonima Piazza.
Si tratta di un esempio lampante di gotico, ed è inoltre la chiesa più grande e solenne di tutta Verona.
Osservando la facciata, ancora incompiuta, della Basilica, certo noterai un grande monumento funebre all’esterno, simile a quelli visti presso le Arche Scaligere.
Si tratta anch’essa infatti di un’Arca, quella di Guglielmo da Castelbarco.
Ma sono soprattutto gli interni di Sant’Anastasia ad incantare, a partire dalle due acquasantiere sorrette da gobbi baffuti: una è attribuita a Paolo Orefice, mentre l’altra a Gabriele Caliari, padre del Veronese.
Tutto intorno opere d’arte di pregio ed un’infinità di cappelle laterali, mentre ai tuoi piedi potrai ammirare il pavimento policromo originale.
Se torniamo all’esterno non potrai non notare il campanile, alto ben 72 m, e l’adiacente Chiesa di San Pietro Martire.
La Basilica di San Zeno
Se hai studiato a scuola Storia dell’Arte, di certo avrai studiato anche San Zeno.
La Basilica in questione è infatti uno dei capolavori indiscussi del romanico in Italia, ed ospita al suo interno la pala di San Zeno di Andrea Mantegna.
Celebre inoltre il rosone che adorna la facciata, conosciuto come “Ruota della Fortuna” poiché decorato da sei statue che raffigurano le fasi della vita umana, ovvero della Fortuna (il destino, nell’accezione latina del termine).
Ma forse ciò per cui San Zeno è più nota è il lato interno del portale, decorato con ben 73 formelle bronzee di varie dimensioni fissate alle ante di legno da grossi chiodi di ferro e disposte in maniera del tutto casuale e asimmetrica.
Esse raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, i miracoli compiuti dal Santo, le Virtù… Due fanno persino da maniglie del portone.
Un vero capolavoro che osserverai per ore!
All’esterno invece il portone è sormontato da una lunetta raffigurante la consacrazione del Comune veronese, che ha sì un valore artistico, ma soprattutto storico: attesta infatti la nascita del comune medievale di Verona nel 1138, anno di realizzazione dell’opera da parte del Maestro Niccolò.
Visitabile anche il chiostro della Basilica, col sepolcro dei monaci fatto costruire nell’XI secolo dall’abate Alberico, la tomba di Giuseppe della Scala e il sacello di San Benedetto.
Verona Minor Hierusalem
Dato che nel Medioevo non era semplice affrontare un pellegrinaggio fino alla Terra Santa, molte città italiane fra le quali Verona diedero vita alla loro Gerusalemme casalinga realizzando chiese di altissimo valore storico, artistico ed ecclesiastico.
Il progetto Verona Minor Hierusalem, gestito da volontari, si propone proprio di far riscoprire il valore di questi siti a volte sconosciuti o dimenticati, e lo fa proponendo tre diversi percorsi tematici da seguire per intero o solo in parte.
- “Rinascere dall’acqua. Verona Aldilà del fiume”: un percorso ad anello di 3,5 km che coinvolge le chiese ubicate all’esterno dell’ansa dell’Adige. In particolare: San Giorgio in Braida, Santo Stefano, Santi Siro e Libera, San Giovanni in Valle, Santa Maria in Organo, San Pietro Martire, Santa Maria in Betlemme (oggi San Zeno in Monte) e Santa Maria di Nazaret.
Noi abbiamo visitato solo Santa Maria in Organo, il più antico monastero veronese e Abbazia benedettina.
Qui potrai visitare la cripta che ospita le spoglie di Fra’ Giovanni, autore del candelabro del 1491 visibile in chiesa, alto 4,05 m e finemente intagliato.
Esso presenta alla base 9 chimere, tre delle quali mostrano i volti di Dante, Petrarca e Boccaccio.
Inoltre magnifici il coro ligneo ed il leggio, l’organo del 1506 e la “Mulet(t)a”, una raffigurazione in legno che ritrae Gesù che entra nel tempio di Gerusalemme in groppa a una mula.
- “Rinascere dalla Terra. Verona crocevia di civiltà, storia e cultura’’: il secondo percorso, che alterna monumenti romani e chiese come il Castello Scaligero, i palazzi di Corso Cavour ma anche S. Zeno in Oratorio, S. Lorenzo, SS. Teuteria e Tosca, S. Eufemia, S. Giovanni in Foro e S. Benedetto al Monte.
- “Rinascere dal Cielo. Tra le note di Mozart e una nave di Santi”: il terzo ed ultimo itinerario alla scoperta delle chiese nel quartiere di Veronetta, ossia Santa Toscana, Santa Maria del Paradiso, San Tomaso, San Paolo e SS. Nazaro e Celso.
Veronetta
Ma cos’è Veronetta?
E’ un quartiere molto antico di Verona, collocato sulla riva sinistra dell’Adige rispetto al centro storico, ed ospita quello che fu il primo nucleo della città.
Tuttavia per molti anni non visse sotto una buona stella.
Nel 1801 Napoleone divise infatti la città in due sezioni, destinando Veronetta e la riva sinistra del fiume agli austriaci e la riva destra ai francesi.
Da qui il termine “Veronetta”, utilizzato in senso dispregiativo, e la fortuna continuò a non arridere per anni a questo quartiere.
Fu infatti vittima di un incendio nel 1882, dopo il quale cadde in miseria per secoli.
Solo nel 1973 pian piano il quartiere venne riabilitato, ed oggi è un vivace centro universitario sconosciuto però alla maggior parte dei turisti.
Da qui puoi raggiungere molti siti interessanti, come ad esempio Castel San Pietro.
Posto in cima ad un’altura e raggiungibile sia a piedi che in funicolare, Castel San Pietro offre una splendida ed inedita vista panoramica sulla città di Verona.
Sottoriva
Più che un quartiere di Verona, Sottoriva è piuttosto una strada.
Già esistente in epoca romana, il suo nome deriva dalla sua posizione ribassata rispetto al livello del fiume, motivo per cui Sottoriva era spesso vittima delle piene dell’Adige.
Anche se si trova solo a un paio di passi dalle vie dello shopping, qui la calma regna sovrana.
Sembra di essere all’interno di una bolla, senza il caos e il viavai del centro.
Qui trovi locali e ottimi ristoranti tipici, per lo più situati sotto i portici in stile medievale.
Ti imbatterai in abitazioni e palazzi molto antichi, e in particolare ti consigliamo di ammirare gli edifici residenziali ai civici 1 e 3.
Questi infatti risalgono al XIII e XIV secolo, e mostrano bifore romaniche e monofore trilobate che te li faranno certamente riconoscere.
Una curiosità?
Qui nacque Esterina, moglie di un discendente diretto di Dante Alighieri.
Dove Sostare col Camper
Ti abbiamo spiegato cosa vedere a Verona in due giorni, ma non ti abbiamo ancora detto dove pernottare col tuo camper.
Potrai sfruttare allo scopo l’area sosta comunale “Porta Palio” in Via Gianattilio dalla Bona, dotata di circa 37 piazzole e con carico e scarico (ma non corrente elettrica).
Se invece cerchi una struttura dotata davvero di ogni comfort, ti suggeriamo senza ombra di dubbio il Camping Verona Village.
Cosa Vedere a Verona in Due Giorni: le Nostre Conclusioni
Fare una lista di cosa vedere a Verona in due giorni non è stato facile, e non ti abbiamo volutamente delineato un itinerario preciso per lasciarti libera scelta sui temi e sulle tempistiche.
Comunque ti assicuriamo che noi abbiamo visitato esattamente tutto ciò che ti abbiamo elencato in un weekend, quindi abbiamo testato l’effettiva fattibilità dell’impresa.
Infine scusaci se la qualità delle foto è inferiore rispetto al solito: non eravamo ancora bravi fotografi!
Se sei in cerca di altre cose da fare e vedere nella città dell’amore, ti lasciamo qualche piccola idea sfiziosa:
Facci sapere quali sono per te le mete imprescindibili a Verona e…alla prossima!