L’altro giorno, per fare un po’ di movimento e sfuggire all’afa della città, abbiamo pensato di organizzare un trekking al Pian del Re. E ti diciamo subito che abbiamo avuto una gran bella pensata, anche perché abbiamo scoperto un posto ancora più bello di quanto potessimo immaginare.
Indice
Come Farlo: Attrezzatura Indispensabile
Anche se il giro che abbiamo fatto noi non richiedeva chissà quale attrezzatura, ci sentiamo comunque di raccomandarti l’utilizzo delle scarpette da trekking: il percorso non è troppo complesso, ma procede su terreno sterrato e comprende delle piccole “scalate” di massi lungo il percorso.
Intendiamoci, è un percorso adatto a persone di ogni età purché ovviamente in grado di camminare agevolmente e purché godano almeno di normale forma fisica…Ma in alcuni tratti il sentiero si fa un po’ più ostico e sdrucciolevole. Quindi sì, scarpe da trekking tanto per stare tranquilli.
Ovviamente abbigliamento comodo e adatto all’attività sportiva, e a strati per potersi vestire e svestire all’occorrenza. Crema solare (ricordati che in montagna il sole “picchia” molto più che al mare), cappellino e occhiali da sole.
E ti consigliamo anche di portarti il pranzo al sacco, perché goderti anche solo un panino presso uno scenario simile vale davvero la pena.
Ultimo ma non meno importante: se hai intenzione di parcheggiare direttamente al Pian del Re, tieni con te 10€: questo è il prezzo della sosta per gli autoveicoli (5€ per le moto), e se non troverai gli addetti sarai obbligato ad usufruire della macchinetta automatica per il pagamento che però purtroppo non elargisce resto. Ricordatene, ci raccomandiamo: noi abbiamo scoperto solo a Crissolo dell’obolo da pagare, e non avendo con noi contanti siamo dovuti tornare indietro fino a Paesana per poter usufruire di un bancomat (a Crissolo non è al momento funzionante).
Da Dove Partire: Tutte le Opzioni Possibili
Noi abbiamo raggiunto il Pian del Re passando per il paese di Crissolo che ti abbiamo già citato, dove troverai un’area camper. Da qui raggiungerai prima Pian della Regina, con un’ulteriore area sosta per i camper. Da questo punto in poi la strada si restringe parecchio, al punto che è vietato ai camper proseguire oltre. Quindi, anche se sei in auto, affronta il prossimo tratto solo se hai confidenza con le strade di montagna strette, e cerca di fare attenzione ai mezzi che arrivano dalla direzione opposta alla tua.
Recentemente inoltre è stata introdotta una nuova regola che vieta ai mezzi da Euro 0 a Euro 3 di spingersi fino al Pian del Re: anche questi dovranno fermarsi a Pian della Regina.
Sappi comunque che da Pian della Regina a Pian del Re potrai percorrere un sentiero a piedi, che ti porterà via circa un’ora, oppure usufruire di un servizio di navetta a pagamento che collega Pian del Re sia con Pian della Regina che con Crissolo. I prezzi per la navetta sono di 3€ per la sola andata e di 6€ per andata e ritorno. Disabili, bambini fino ai 6 anni e cani di piccola taglia potranno invece usufruirne gratuitamente. Ti lasciamo qui gli orari da consultare.
Noi siamo arrivati con l’auto (e sì, stavolta Merlino è stato a casa) fino a Pian del Re, e qui abbiamo deciso di non limitarci a vedere le mitiche sorgenti da cui nasce il Po ma di spingerci un po’ oltre e raggiungere uno dei vari laghi della zona.
Le Sorgenti
Pian del Re si trova a 2020 m sul livello del mare, e già di per sé è un posto molto piacevole, con prati verdi annidati tra i monti e una vegetazione ovviamente del tutto priva di alberi.
A circa 10 minuti dal parcheggio, dove troverai bagni pubblici e un piccolo rifugio, ecco le sorgenti del Po.
Per raggiungerle dovrai attraversare con cautela una magnifica torbiera: la strada sterrata le passa di fianco, ma ci raccomandiamo di non addentrartici per non rovinare questo magnifico ecosistema ricco di fiori.
Quindi, dopo aver passato un ponte di legno, non potrai non notare la scritta “Qui nasce il Po” che campeggia sulle rocce da cui sgorga il fiume più lungo d’Italia.
Ed è davvero stupefacente: noi siamo di Torino, il Po lo conosciamo bene, ma siamo abituati a vederlo con una portata più che massiccia e con acque torbide di un insano colore tra il grigio e il verde-giallognolo.
Qui invece è ovviamente sotto forma di piccolo e limpido ruscello, che scorre tra i prati e la torbiera formando qua e là laghetti e cascatelle. L’ambiente circostante è davvero idilliaco, e noi abbiamo pensato di fermarci qui per consumare il nostro veloce pranzo al sacco. Se non fosse stato per il vociare degli altri turisti e per l’abbaiare dei molti cani presenti, il silenzio sarebbe stato quasi assordante. Anzi, ci saremmo goduti i suoni della natura: i versi degli uccellini e delle aquile, il leggero vento che faceva frusciare l’erba e, naturalmente il suono liquido e cristallino del fiume.
Il Lago Fiorenza
Una volta riempito lo stomaco abbiamo iniziato il nostro trekking vero e proprio. L’obiettivo per stavolta era solo quello di spingerci fino al vicino Lago Fiorenza, distante 20 minuti dalle sorgenti del Po.
E siamo onesti: sono stati 20 minuti belli intensi, con numerose tappe per rifiatare lungo il percorso con la scusa di osservare i cespugli di mirtilli selvatici che ci circondavano.
Ma questo solo perché abbiamo attualmente la forma fisica di due bradipi morti, perché c’erano invece diverse persone anzianotte che zompettavano da un masso all’altro come stambecchi apparentemente senza alcuno sforzo.
In realtà il sentiero, tutto sterrato e come ti abbiamo già detto ricco di massi più o meno grandi da “scalare” (ti basterà sollevare la gamba, come per salire una scala dai gradini un po’ più alti del solito), sale bene e in fretta.
Ma poi la salita ha iniziato a farsi più dolce, e alla nostra sinistra è comparso un nuovo corso d’acqua.
Ecco, seguendo questo ruscello arriverai al Lago Fiorenza…e preparati a restare senza parole.
Lo specchio d’acqua è a 2113 m s.l.m, e le sue acque verdi-azzurre sono limpidissime e gelide. E sono anche piuttosto profonde: pensa che raggiungono i 15 m.
Verso riva vedrai migliaia di pesci di varie dimensioni: abbiamo appreso che essi, per lo più trote e carpe, non sono originari di queste acque, ma vi sono stati introdotti dall’uomo tempo addietro e qui hanno iniziato a vivere e proliferare.
E in questo stupendo lago, che ti trasmette pace e tranquillità, si specchia la vetta del Monviso: quanto è bella questa montagna…!
Davvero, non puoi non restare incantato da questo scenario che sembra quasi abitato da fate e folletti.
Il Giro dei Laghi…la Prossima Volta!
Noi ci siamo fermati qui e ci siamo beati di cotanta bellezza con tutta la calma di questo mondo, passeggiando e facendo foto, ma la prossima volta pensiamo di completare il giro dei laghi.
Si parla di 3 ore di camminata, e lungo il percorso ti imbatterai nel Lago Chiaretto (le cui acque pare siano appunto chiarissime e cristalline), nel Lago Lausetto e nel Lago Superiore, per poi scendere di nuovo verso il Pian del Re. Ovviamente potrai poi deviare il tuo cammino verso uno dei numerosi rifugi, ma percorri questi sentieri solo se sei ben allenato. Sappiamo infatti che c’è un tratto lungo una cascata un po’ ostile, per superare il quale dovrai aggrapparti a delle corde per non cadere.
Trekking al Pian del Re: Perché Farlo?
Se ancora non siamo riusciti a trasmetterti l’assoluta bellezza di questo trekking al Pian del Re cercheremo di essere ancora più espliciti: è un luogo stupendo.
Certo devono piacerti le passeggiate, la montagna e i laghi, ma un paio d’ore lì e ti sentirai ritemprato come dopo una settimana alla Maldive. In più i bimbi ci si divertono tantissimo, e pure i cani: sapessi quanti ne abbiamo visti fare il bagno e giocare coi pesci…!
C’erano parecchi escursionisti quando siamo andati noi, e parecchi stranieri: se ci vengono loro fin quassù, vuoi davvero non venirci pure tu? Specie poi se abiti a Torino e dintorni.
Insomma, a noi è piaciuto tanto fare trekking al Pian del Re, e di sicuro ripeteremo quanto prima l’esperienza.
Magari consigliaci anche tu qualche bel percorso, e intanto…alla prossima!