I musei ci piacciono, e tanto.
Adoriamo ficcanasare tra cimeli e opere d’arte, e non c’è una categoria che non ci affascini.
Ecco perché non abbiamo potuto fare a meno di visitare il Museo Nicolis durante un nostro breve soggiorno in quel del Lago di Garda.
Si tratta di un museo dedicato all’automobile, ma non solo, cosa che lo differenzia dal Mauto di Torino.
Qui si parla anche di biciclette, di aerei, di musica e di scrittura.
In poche parole anche di tecnica e meccanica, e in effetti il Museo Nicolis rappresenta una sorta di compendio tangibile di tutto ciò che ha dato una svolta alla vita dell’uomo negli ultimi secoli.
Ma andiamo come sempre con ordine, e partiamo dal raccontarti chi c’è dietro questa vastissima collezione di più di 300 veicoli racchiusi in 6000 mq.
Indice
Luciano Nicolis: Come un Sogno Prende Vita
Dietro ogni singolo pezzo, dietro ogni motore qui conservato ed ogni volante, c’è lui e solo lui: Luciano Nicolis.
Luciano era un imprenditore veronese, il fondatore del gruppo Lamacart leader in Italia nel recupero della carta da macero, ma prima di questo era un uomo con una grande passione: quella della meccanica.
Passione sviluppatasi in lui fin da ragazzino, quando prima a bordo di una vecchia bicicletta e poi di un camioncino girava per la città raccogliendo carta.
Era lui a smontare e riparare il suo fedele furgoncino, imparando sempre di più in materia ogni giorno che passava..
E sempre lui ha collezionato per anni ogni genere di strumento e di veicolo per inaugurare poi, nell’ormai lontano 2000, il suo Museo dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica.
Fino alla sua morte, così ci dicono, non era insolito incontrarlo tra le sale espositive intento a fare lui stesso da guida ai visitatori, con passione e competenza.
La sua frase più celebre, quella che più ci ha colpiti quando l’abbiamo letta, te la riportiamo qui:
“Noi non siamo i proprietari di tutto questo, ne siamo i custodi per il futuro”
Il Museo
Il Museo Nicolis si articola su tre piani, ed è ospitato in un bell’edificio moderno molto probabilmente in fase di espansione.
Il numero dei cimeli qui racchiuso è talmente alto che anche volendo non avremmo potuto calcolarlo da soli, perciò ti riportiamo quanto abbiamo scoperto sul sito del Museo stesso.
Qui trovi la bellezza di:
- 200 auto d’epoca;
- 120 biciclette;
- 105 moto;
- 500 macchine fotografiche, cineprese e cinematografiche;
- 120 strumenti musicali e jukebox;
- 100 macchine per scrivere;
- 100 volanti
e tanto, tanto altro.
Scopriamo quindi insieme qualcosa di più, partendo dal piano terra ed andando a salire.
Le Automobili
La collezione di automobili, come hai potuto leggere poco più sopra, è davvero molto vasta.
L’auto è da sempre il simbolo dell’evoluzione della società, e seguirne la storia vuol dire seguire da vicino anche la storia dell’uomo stesso.
Tutti gli esemplari presenti nel Museo sono perfettamente funzionanti, alcune restaurati da Luciano Nicolis stesso, e a volte vengono prestati a produzioni cinematografiche e televisive così come avviene anche per gli altri veicoli qui conservati.
Ci sono mezzi del 1800, così diversi da quelli attuali da sembrare quasi irreali, dall’aerodinamicità di un ferro da stiro ma pure incredibilmente affascinanti.
Ci sono i marchi che negli anni hanno rappresentato il lusso più estremo e sfrenato: Bugatti, Cadillac, Ferrari, Lamborghini, Rolls Royce.
A questi si accostano le auto che hanno fatto parte della quotidianità delle famiglie italiane per anni, e che ancora svolgono il ruolo di protagoniste.
Fiat soprattutto, ma anche Ford e Alfa Romeo.
E poi ci sono automobili iconiche e leggendarie, come la mitica DeLorean che fu portata alla ribalta dalla trilogia cinematografica di Ritorno al Futuro negli anni ’80.
Trofei, Coppe e Volanti
Da buon collezionista, Luciano Nicolis non poteva farsi scappare coppe, trofei ed indumenti dei grandi campioni automobilistici, ma non solo.
Al piano terra del Museo, oltre alle numerose automobili, troviamo anche una collezione di un centinaio di volanti di F1.
I nomi dei piloti che li hanno maneggiati sono noti a tutti, anche a coloro che di corse automobilistiche ne sanno poco o nulla.
Chi non ha mai sentito parlare infatti di Alboreto, Alesi, Barrichello, Fisichella, Hakkinen, Lauda, Mansell, Morbidelli, Prost, Trulli, Villeneuve..?
Accanto a questi alcuni che davvero scatenano l’emozione: Schumacher, Senna, Zanardi.
L’Area Militare
Se parliamo di eventi impattanti sulla storia dell’uomo, certo non si possono non tenere presenti le due Guerre Mondiali.
Eventi questi che comunque hanno portato con sé nuovi sviluppi tecnologici dal punto di vista dei veicoli coinvolti e degli armamenti.
Il Museo Nicolis dedica quindi un’area espositiva sempre al piano terra ai mezzi anfibi, alle cucine da campo, alle motocarrozzette con mitragliatrice e ad un’altra selezione di veicoli e strumenti.
Il tutto è ambientato, e il risultato è davvero d’impatto: ci è piaciuto molto!
Motori e Meccanica
Poco prima di salire al piano successivo ci imbattiamo in una sorta di officina, con in mostra attrezzi da lavoro e motori.
Sono motori automobilistici, sì, ma anche di aerei, e in parte l’esposizione continua al primo piano.
Gli Aerei
Gli aeroplani al Museo Nicolis non sono rappresentati solo dai motori, ma anche da modellini radiocomandati e da velivoli veri e propri.
Troviamo ad esempio un F-104 Starfighter e un T33A Shooting Star, e se all’interno dell’edificio lo spazio non è sufficiente a racchiuderli, basta andare un po’ più su.
Alcuni velivoli sono infatti posizionati sul tetto del Museo, e tu potrai scorgerli anche dalla strada e dal parcheggio.
Fotografia, Musica e Scrittura
Certo tutto ci aspettavamo visitando il Museo Nicolis fuorché di trovarci di fronte una collezione così vasta di strumenti musicali, fotografici e macchine da scrivere.
Eppure anche stavolta parliamo di centinaia di esemplari, che occupano quasi l’interezza del primo piano.
Per quanto riguarda la sezione dedicata agli strumenti musicali troviamo decine e decine di elementi, dai carillon ai jukebox, dalle scatole musicali ai fonografi, dai grammofoni alle radio, dagli harmonium alle gabbie musicali, da strumenti a fiato e ad ancia agli aerofoni a tastiera.
C’è davvero di tutto, apparecchi che conoscevamo solo di fama o per averli visti in qualche film e oggetti di cui ignoravamo completamente l’esistenza.
Stessa ricchezza di esemplari anche per le macchine da scrivere, anch’esse presenti in un centinaio circa di referenze, e di apparecchi fotografici.
Non intendiamo solo macchine fotografiche come le Canon, le Leica o le Polaroid (che pure sono presenti, anche in forma di esemplari storici), ma anche microscopi, cannocchiali, lanterne magiche…
Cerchiamo tra i vari oggetti il view master che nonna ancora conserva gelosamente a casa, con le sue ruote intercambiabili fatte di tante piccole diapositive, ma non lo troviamo.
Ecco forse qualcosa che al Signor Nicolis manca…o forse, più semplicemente, ci è sfuggito in mezzo a tutti gli altri apparecchi.
Le Biciclette
Prima delle macchine c’erano le bici, e Luciano Nicolis non poteva di certo farsele scappare.
Tutti abbiamo posseduto una bicicletta, e ci siamo sbucciati mani e ginocchia giocando alle corse con gli amici.
Per questo forse è un veicolo che ci è particolarmente caro, ma non potevamo immaginare che ne esistessero così tante versioni.
Al Museo Nicolis troviamo bici da corsa e da viaggio, per adulti e per bambini.
Troviamo persino una bicicletta con carrozzella, un biciclo e delle “draisine”, le antesignane delle biciclette moderne realizzate con corpo in legno e ruote in ferro, ma prive di pedali.
Atala, Legnano, Bianchi…tutte le case produttrici più famose sono riunite qui nella sala all’ultimo piano del museo.
Vederle lì, tutte in fila insieme, ci ha fatti sentire per un momento come partecipanti al Giro d’Italia.
Le Moto
La nostra visita del Museo Nicolis si conclude con un’esposizione di motociclette, anche qui di tantissimi tipi e marchi diversi.
Non siamo così esperti del settore, ma le Harley Davidson, le Guzzi, le BMW, le Honda e le Ducati le conosciamo bene anche noi.
E poi ci sono quelle motociclette e quegli scooter che hanno fatto la storia, e che per questo sono particolarmente vividi nella mente di chiunque: su tutti la Vespa Piaggio e la Lambretta.
Come ti dicevamo in precedenza ogni veicolo qui conservato è funzionante, e spesso prestato al cinema.
Ecco perché non dovrai stupirti di vedere alcuni contenitori sistemati sotto le moto per raccogliere le eventuali perdite d’ olio e non sporcare il pavimento.
Museo Nicolis: le Nostre Conclusioni
Il Museo Nicolis ci è piaciuto tantissimo, e di certo impressiona il fatto che ogni singolo cimelio sia il risultato della ricerca e della passione di un solo uomo.
Ovviamente la famiglia di Luciano Nicolis ha contribuito negli anni alla creazione di questo Museo e continua ancora oggi ad occuparsi del suo sviluppo e della sua promozione, ma tutto è nato da un unico, grande desiderio: quello di raccontare la storia dell’uomo attraverso i progressi dell’industria, della tecnica e della meccanica.
A tutto questo si affiancano il Centro Congressi, l’Archivio Storico, lo Spazio delle Idee e la Sezione Didattica, per continuare a far conoscere a chiunque questo fantastico mondo.
E non solo: qui potrai trovare anche una biblioteca ed un bookstore fra i più forniti sul mondo dei motori.
Per orari di apertura e prezzi ti lasciamo più sotto il sito web ufficiale del Museo Nicolis, e…alla prossima!
Museo Nicolis – Dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica
Viale Postumia – Villafranca di Verona (VR)
Sito web: https://www.museonicolis.com/