Il territorio della Danimarca è costituito da varie isole, e quindi non mancano le scogliere: Møns Klint e Stevns Klint sono sicuramente le più celebri.
E noi ovviamente le abbiamo visitate entrambe durante il nostro viaggio lunga la Selandia, isola dove si trova anche Copenaghen.
Ma andiamo con ordine, e ripercorriamo con calma i nostri passi.
Indice
Stevns Klint: le Scogliere dei Dinosauri
Le prime scogliere cha abbiamo visitato sono le Stevns Klint, certamente meno celebri rispetto alle loro “sorelle”.
Eppure le Stevns Klint sono uniche al mondo, e la loro rilevanza storica è davvero incredibile.
Proprio qui, infatti, si è originata la teoria della caduta di un meteorite, ere geologiche fa, responsabile dell’estinzione dei dinosauri.
Con un’estensione di circa 15 Km ed un’ altezza di 41 metri sul livello del mare, queste scogliere appaiono bianche per via della loro composizione calcarea.
Ma, se le osservi attentamente, noterai che sono attraversate da uno strato di materiale più scuro, detto Fiskeler.
Si tratta di uno strato di cenere e polvere ricco di iridio lasciato dal meteorite Chicxulub quando solcò i cieli del nostro pianeta ben 65 milioni di anni fa, prima di andare a schiantarsi nel lontano Messico.
L’impatto del meteorite, secondo una teoria partorita dallo scienziato Alvarez osservando proprio lo strato di cenere nelle Stevns Klint, sarebbe stato così devastante da sterminare il 50% della vita sulla Terra, dinosauri inclusi.
Insomma, si può ben dire che a Stevns Klint potrai davvero toccare la storia con mano!
Il Museo Geologico e il Sito Militare
E lo diciamo letteralmente, perché presso la vicina cava calcarea di Faxe si trova un museo geologico, presso il quale potrai apprendere tutti i segreti delle Stevns Klint.
Ma non solo: qui potrai anche improvvisarti novello paleontologo e ricercare fossili in prima persona!
Anche se parliamo di storia più recente, però, le Stevns Klint hanno la loro importanza.
Qui durante la Guerra Fredda sorgeva infatti un sito militare segreto della NATO, sviluppato per lo più nel sottosuolo.
La base rimase operativa fino ai recenti anni 2000, e solo dal 2006 è aperta al pubblico e visitabile, sebbene solo in compagnia di una guida e tra le 10.00 e le 18.00 durante il periodo estivo.
La Chiesa ed i Due Fari
Lungo le Stevns Klint si snoda un sentiero immerso nella natura e lungo diversi chilometri, tutto da percorrere.
Noi ne abbiamo seguito solo un tratto, meravigliosamente panoramico, a causa dei nuvoloni minacciosamente gonfi di pioggia che ci hanno fatto compagnia a intermittenza durante tutto il nostro viaggio in Danimarca.
E, oltre che nelle costruzioni militari, ci siamo imbattuti in ben due fari e in una chiesetta.
I Fari e gli Strani Monumenti
Per quanto riguarda i fari, questi si trovano l’uno accanto all’altro.
Il più alto tra i due, dalla forma tipica, è ancora oggi in funzione e aperto al pubblico, anche se solo in determinati orari; l’altro, decisamente più basso, sorge accanto alla casa del guardiano e ha sulle spalle 200 anni di storia.
Proseguendo il cammino ci siamo trovati circondati da strani monumenti, alcuni che sembravano persino di origine vichinga: rocce scolpite, una stele…
Non sono realmente così antichi, ma di certo si tratta di qualcosa di molto suggestivo, con scritte in lingue a noi poco comprensibili.
La Chiesa di Højerup
Ricca di fascino anche la chiesetta di Højerup, su un promontorio a picco sul mare.
Interdetta ai credenti già dal 1910 per motivi di sicurezza, crollò in parte sulla spiaggia sottostante nel 1928.
Ora è aperta al pubblico, ma ovviamente non vi si celebra più alcuna funzione.
Continuando lungo il sentiero, poco oltre la chiesa, avrai la possibilità di scendere i gradini in legno di una ripida scala per raggiungere la spiaggia sottostante, ma ricordati di indossare scarpe adatte.
Più che una spiaggia sabbiosa, infatti, troverai ad attenderti grandi scogli e rocce su cui arrampicarti prima di raggiungere la parte più pianeggiante, e abbiamo visto numerose persone un po’ in difficoltà.
Anche Fabio, pur avendo scarpe con la suola in gomma, ha perso aderenza lungo il tragitto ed è finito parzialmente a mollo in mare!
La risalita, poi, è abbastanza stancante, specie col caldo…ma nulla di infattibile.
Dove Sostare col Camper a Stevns Klint
Noi abbiamo optato per una sosta libera nel parcheggio di fronte ai fari, immersi nella tranquillità della campagna, ma c’è anche un’area sosta camper a pagamento all’altezza della chiesa di Højerup.
Møns Klint: i Caraibi Freddi della Danimarca
Non c’è dubbio tuttavia che, se parliamo di scogliere danesi, le Møns Klint siano quelle più famose.
Ciò che le rende così celebri è la loro indiscussa bellezza: il loro candore abbagliante si tuffa infatti in acque di un verde azzurro spettacolare, ed è impossibile non rimanerne incantati.
Le Møns Klint si estendono per circa 6 Km, sono alte 120 metri sul livello del mare e risalgono almeno a 70 milioni di anni fa.
La loro composizione è a base di gesso, e a questo si deve infatti il bianco abbacinante che le colora ma anche la consistenza molto friabile delle scogliere, che a volte sono soggette a crolli anche importanti.
Qui sono stati ritrovati numerosi fossili, anche di creature marine di dimensioni considerevoli.
Un esempio è il dente di un Mosasauro, autentico gigante dei mari.
Hai presente la scena del film “Jurassic World”, in cui un grande dinosauro acquatico viene nutrito con uno squalo intero?
Ecco, quel bestione affamato era proprio un Mosasauro!
Il GeoCenter
Uno dei migliori punti da cui iniziare l’esplorazione di questo sito, Patrimonio UNESCO così come anche le Stevns Klint, è il Geocenter, dove si trova anche un ampio parcheggio a pagamento sia per camper che per auto.
Per raggiungerlo dovrai percorrere una strada un po’ tortuosa e parzialmente sterrata che corre tra i boschi, ma non incontrerai troppe difficoltà.
Non temere, anche se ti sentirai perso: segui la strada, e abbi fede!
Una volta raggiunto il GeoCenter potrai ovviamente visitarlo per conoscere meglio la storia e le particolarità di questi luoghi, oppure potrai, come abbiamo fatto noi, darti subito al trekking.
Tieni presente che visitare le Møns Klint è sconsigliato in inverno proprio per il rischio maggiore di crolli, e di conseguenza troverai anche il GeoCenter chiuso dalla fine di ottobre alla fine di marzo.
E’ certo un museo adatto a tutta la famiglia da quanto abbiamo potuto apprendere, ricco di attività immersive come un cinema 3D e un percorso che sfrutta la realtà virtuale.
Controlla gli orari di apertura, perché siamo in Danimarca e qui chiude tutto piuttosto presto: in piena estate, ad esempio, troverai il GeoCenter aperto solo tra le 10.00 e le 17.00.
I Sentieri di Trekking
Ci sono ben 7 sentieri di trekking da percorrere per visitare l’area delle Møns Klint, ben segnalati e che si differenziano tra loro per lunghezza e difficoltà.
Tra questi, alcuni sono adatti anche agli amanti delle mountain bike.
Noi abbiamo scelto di percorrere due dei sentieri, entrambi piuttosto semplici.
Il primo era un percorso ad anello con il Geocenter come punto di partenza e di arrivo.
Abbiamo seguito il profilo delle scogliere passando attraverso il bosco e imbattendoci ogni tanto in scorci panoramici davvero incredibili, tra cui il punto più alto delle Møns Klint da cui si gode davvero di una vista bellissima.
Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: tutta la zona è piuttosto “fragile”, e numerosi cartelli avvisano dei possibili crolli soprattutto durante il periodo invernale.
Fai attenzione, e valuta bene il meteo prima di metterti in cammino!
Salire e Scendere
Ad un certo punto del nostro cammino abbiamo trovato alcune passerelle di legno collegate l’una all’altra da scalinate, anch’esse in legno, che sembravano condurre lungo una discesa infinita.
E che fai, ti arrendi?
Certo che no: gambe in spalla, abbiamo percorso tutto il tragitto fino a ritrovarci sulla spiaggia acciottolata, quindi proprio in riva al mare.
Camminare qui è piuttosto scomodo, ma si ha davvero la possibilità di imbattersi in fossili e di toccare con mano la consistenza morbida delle scogliere.
Che sensazione strana!
Abbiamo percorso tutta la spiaggia fino a raggiungere il punto di risalita, oltre il GeoCenter in linea d’aria.
E da lì abbiamo iniziato il nostro ritorno in vetta, pensando di morire lungo ognuno dei quasi 500 scalini da percorrere.
Oh, la nostra prestanza atletica è quella che è…ma eravamo in compagnia di tantissimi altri visitatori spompati quanto noi, con cui ad ogni passerella ci scambiavamo segni di supporto e incoraggiamento.
Va detto, comunque, che percorrere il sentiero nel verso in cui lo abbiamo percorso noi è stata la scelta migliore.
Avremmo infatti potuto affrontarlo in senso inverso, salendo da dove noi siamo scesi e viceversa…
Ma la risalita sarebbe stata in tal caso ancora più dura, perché più ripida.
Occhio poi al variare della marea: chi è risalito poco dopo di noi ha dovuto percorrere il tratto finale fino alla scala a mollo nell’acqua, perché intanto il livello del Mar Baltico era aumentato un po’.
Il secondo sentiero era molto più breve e facile, e dal GeoCenter ci ha condotti fino ad una terrazza panoramica da cui ammirare il paesaggio comodamente seduti su delle panchine.
Il Falco Pellegrino
Se, come Fabio, sei un amante dei droni, sappi che né qui né alle Stevns Klint potrai farli volare.
E’ infatti tassativamente proibito per via della presenza in queste aree dei siti di nidificazione del falco pellegrino.
E, a ricordartelo, troverai numerosi cartelli.
Tra l’altro il falco lo abbiamo anche avvistato in cielo verso il tramonto, quindi possiamo garantirti che c’è per davvero!
Dove Dormire col Camper alle Møns Klint
E’ possibile trascorrere la notte col camper anche presso il GeoCenter, acquistando un nuovo biglietto del parcheggio alla scadenza del precedente.
Ovviamente non avrai alcun servizio a tua disposizione.
Un’altra opzione è recarsi presso il vicino Camp Møns Klint, che a vedersi non ha nulla di speciale e anzi sembra piuttosto selvaggio.
Ma ha in realtà un grande punto di forza a suo favore: è inserito infatti tra i pochi siti al mondo Dark Sky, il ché significa che da qui potrai ammirare la volta celeste ed il cielo stellato senza nessun tipo di inquinamento luminoso.
E’ quindi il sito perfetto per coloro che amano l’astronomia e l’astrofotografia, con tanto di corsi a tema se deciderai di prendervi parte.
Il campeggio offre inoltre, per coloro che non possiedono né un camper né una tenda, sistemazioni di altro tipo quali glamping e piccoli appartamenti.
Il costo della sosta qui è piuttosto elevato, ma è sicuramente un’esperienza che vorremmo fare prima o poi.
Noi infatti durante il nostro giro non ci siamo fermati qui, volendo spostarci ancora un po’ per avviarci già sulla strada del ritorno verso casa (sigh!), quindi abbiamo utilizzato una sosta libera presso la cittadina marinara di Borre, precisamente in Klintholm Havnevej 61.
Møns Klint e Stevns Klint: le Nostre Conclusioni
Abbiamo adorato sia Møns Klint che Stevns Klint, sebbene così diverse tra loro.
Le prime sono indubbiamente più turistiche e affollate, ma anche straordinariamente belle e quindi imperdibili.
Le seconde sono invece un po’ meno note (anche guardando il numero di turisti presenti, che ci è sembrato molto minore) ma comunque di altissimo valore storico.
Se cerchi qualcosa di più naturalistico, allora le Møns Klint fanno al caso tuo, mentre se vuoi anche vedere “altro”, potresti puntare sulle Stevns Klint per via della presenza dei fari, della chiesa e della base militare.
Insomma, dipende dai tuoi gusti!
Ma va anche detto che non dovrai necessariamente scegliere: sono infatti entrambe non così distanti da Copenaghen, e magari potresti pensare di visitare entrambi i siti, uno all’andata e uno al ritorno.
Sappiamo che c’è chi ha visitato entrambi nell’arco della stessa giornata e, anche se è senza dubbio più che fattibile, personalmente te lo sconsigliamo.
Potresti infatti essere troppo stanco per goderti la bellezza di entrambi i posti, soprattutto se deciderai di scendere fino alla spiagge: la risalita è tosta!
Prenditela comoda, quindi, e dacci retta: goditi entrambe le scogliere fino in fondo.
Alla prossima!