Il MAUTO, o museo nazionale dell’automobile di Torino, è una delle eccellenze tra i poli museali della città sabauda. È inoltre attualmente considerato uno tra i più importanti ed antichi musei dell’automobile al mondo.
Indice
La Sua Storia
La delibera alla costruzione del Museo viene fatta risalire al 1933, quando Benito Mussolini diede il suo beneplacito per la realizzazione di quello che venne chiamato “Museo Nazionale dell’Automobile”.
Thaon di Revel, all’epoca potestà di Torino, diede quindi a Carlo Biscaretti di Ruffia il ruolo di “ordinatore provvisorio”, e questi lo mantenne per circa vent’anni finendo per essere considerato a tutti gli effetti il vero padre del Museo.
Il MAUTO, nel corso degli anni, cambiò sede ben 4 volte prima di approdare alla sua sede attuale e definitiva in Corso Unità d’Italia, e nel 2007 ebbero inizio alcuni ingenti lavori di restauro e di riorganizzazione dal punto di vista espositivo.
Venne riaperto poi al pubblico nel 2011.
La visita è ora molto più dinamica, e la suddivisione della mostra in macro aree tematiche aiuta a comprendere maggiormente la storia dell’automobile, di cui Torino è la Casa per eccellenza.
Attualmente il Museo dell’Automobile di Torino è intitolato al papà della FIAT, Giovanni Agnelli.
Piano 2°: L’automobile e il Novecento
La visita del Museo dell’Automobile inizia dal 2° piano, e andremo poi man mano a scendere.
La prima macro area è dedicata all’origine dell’automobile, ed è in mostra anche un modellino che ripropone l’idea in merito di Leonardo da Vinci.
Partiamo ammirando vetture molto squadrate e assolutamente poco aerodinamiche, con sedili stretti e ruote sottili.
Ma non possiamo negare il fascino di questi primi esemplari, che via via vediamo evolvere fino alla Itala della tratta Pechino – Parigi che era in grado di percorrere molti chilometri già nel primo decennio del ‘900.
Gli anni passano, le vetture si fanno sempre più eleganti.
Meravigliosa l’Isotta Fraschini in esposizione, un cimelio cinematografico legato al celebre film “Viale del Tramonto” che mostra sulla carrozzeria le lettere ND, iniziali della protagonista Norma Desmond.
Ma questo piccolo aneddoto si deve solo a conoscenze personali di chi scrive, perché non è indicato nulla sul pannello esplicativo.
Da qui, infatti, un piccolo appunto negativo: la maggior parte delle notizie sulle varie automobili è disponibile solo inquadrando il QR code una volta installata l’apposita app del Museo.
Questo, secondo noi, è un limite al godimento della mostra, anche perché abbiamo ad esempio riscontrato problemi di connessione che ci hanno reso impossibile utilizzare l’app.
Avremmo quindi gradito anche qualche informazione cartacea in più.
Gli anni passano veloci, e arriviamo alla Topolino, alla 600 Multipla, alla prima 500, alla Citroen 2 CV e persino alle Ferrari.
Le auto spesso sono protagoniste di diorami che ci aiutano meglio ad inserirle nel giusto contesto sociale e storico, e abbiamo apprezzato davvero tanto questo lato della mostra.
La visita al secondo piano si conclude poi con le auto del futuro: elettriche, a idrogeno o solari, alcune delle quali presenti ancora solo nei nostri sogni.
Piano 1°: L’uomo e l’Automobile
Scendiamo al piano inferiore e iniziamo ad esplorare il rapporto che da sempre lega l’uomo e l’automobile.
Qui un’ampia sala è dedicata al cuore di un’auto: il motore.
In esposizione tanti esemplari, dai più antichi ai più moderni.
Una piccola giostra con macchinine su rotaie dentro cui ci accomodiamo ci mostra alcune fasi della costruzione di un’automobile, ma non possiamo assistere alle vere e proprie operazioni a livello di catena di montaggio perché questa frazione del museo non è attualmente visitabile.
A volte l’uomo crea un legame talmente stretto col mondo dell’automobile da non riuscire a farne a meno neanche quando abbandona il volante e rientra in casa.
Ecco quindi in esposizione un appartamento la cui mobilia è realizzata interamente con parti di vetture.
Anche gli elettrodomestici vengono da parti di automobili riadattate, e sebbene alcuni esemplari di complementi d’arredo in mostra siano un po’ inquietanti, altri sono quasi sfiziosi.
Ma cosa affascina tanto l’uomo se parliamo di automobili?
La velocità, senza dubbio.
Arriviamo quindi ad una macro area dedicata al mondo della Formula 1, dove la velocità la fa da padrona.
Sono esposte sia vetture da corsa più antiche, sia bolidi moderni tra cui spiccano le Ferrari di Schumacher.
Le vetture sono disposte su una sorta di pista automobilistica: davanti le più moderne e veloci, in fondo le più antiche e lente, così da evidenziare come si posizionerebbero le varie macchine se dovessero competere fra loro durante un’ipotetica gara.
L’ultima sezione del piano è una sorta di “galleria dei Record”.
Qui sono esposti modellini di automobili con particolarità peculiari: la più piccola, la più strana, la più veloce, la più lenta, la più costosa…
Piano Terra: L’automobile e il Design
Una macchina,oltre ad essere performante dal punto di vista delle prestazioni, deve essere anche bella.
L’ultima macro area del Museo dell’Automobile di Torino è dedicata quindi a questo aspetto, mettendo a confronto fra loro i migliori designer che hanno lavorato nel settore automobilistico: Giugiaro, Pininfarina, Bangle, Zagato…
Ogni designer descrive il suo più grande successo, la sua fonte d’ispirazione, l’invenzione che considera più geniale nella storia dell’uomo e l’auto la cui realizzazione invidia a qualcun altro.
Sicuramente la visita del piano terra è molto più breve rispetto a quella degli altri due piani, ma questo perché parte del pianterreno è dedicata ad ospitare mostre di carattere non permanente.
MAUTO: Informazioni Utili
Per visitare il MAUTO calcola circa un paio d’ore ed un costo di 12 euro a testa per gli adulti e di 10 euro per i biglietti ridotti.
Nessun problema di barriere architettoniche per i diversamente abili (che dovranno rinunciare però alla giostra).
Visitabile, ma solo su prenotazione, l’open garage posto nel seminterrato: qui trovano posto le vetture non esposte all’interno del percorso di visita.
Un’altra cosa particolare è la possibilità di visitare virtualmente il MAUTO direttamente dal sito web del Museo: ti basterà selezionare la voce “percorsi espositivi” e quindi fare click su “visita virtuale”…ma noi ti consigliamo sicuramente la visita di persona.
Il Museo è aperto con i seguenti orari:
- Lunedì: 10.00 – 14.00
- Martedì, mercoledì e giovedì: chiuso
- Venerdì, sabato e domenica: 10.00 – 19.00
Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura.
Dove Pernottare e Come Raggiungere il MAUTO
Se arriverai a Torino in camper, due sono le possibilità di pernottamento nelle vicinanze del Museo dell’Automobile
GrinTo
Il più vicino al MAUTO è sicuramente l’urban eco village situato all’uscita della tangenziale.
Disponibili campeggio, area sosta per i camper e case mobili, in un contesto molto attento all’ecologia e all’ambiente. Ottimo il ristorante.
GrinTo è aperto tutto l’anno.
Come raggiungere il MAUTO?
Da GrinTo procedi a piedi per circa 10 minuti in direzione sud-est lungo Corso Trieste fino alla fermata 1040 – TRIESTE EST e prendi il pullman 45 in direzione CARDUCCI NORD (dovrebbe passare circa ogni 12 minuti ); scendi alla fermata MILLEFONTI (5 fermate, circa 9 minuti) e procedi poi a piedi per circa 3 minuti fino al Museo dell’Automobile ( sarà a circa 260 m da te).
Il biglietto del pullman ha un costo di 1,70€ a persona.
Area Sosta Caio Mario
Di fronte al complesso di Fiat Mirafiori, è un’area comoda per raggiungere il centro città (basta prendere la linea di metropolitana leggera 4 che passa proprio lì davanti, in Corso Unione Sovietica, oppure la linea tranviaria 18).
L’Area Sosta Caio Mario è aperta tutto l’anno e consente una sosta massima di 5 giorni.
Come raggiungere il MAUTO?
Dall’area sosta procedi a piedi per circa 6 minuti in direzione nord-est su Corso Agnelli fino alla fermata 801 – UNIONE SOVIETICA e prendi il tram 18 in direzione SOFIA (dovrebbe passare in teoria ogni 7 minuti) ; scendi alla fermata LINGOTTO EXPO (12 fermate, circa 16 minuti) e poi procedi a piedi per circa 7 minuti fino al Museo dell’Automobile ( sarà circa a 550 m da te).
Il biglietto del tram ha un costo di 1,70€ a persona.
MAUTO : le Nostre Conclusioni
Il MAUTO è meno conosciuto forse rispetto al Museo Egizio e al Museo del Cinema, ma forse è quello che racconta meglio la storia e il percorso dell’economia della città dell’automobile, con uno sguardo verso il passato ed uno verso il futuro.
E’ sicuramente bello e interessante, ma a volte poco “spiegato”: i cartelli descrittivi sono piuttosto scarni ed essenziali, privi di dettagli e particolarità magari interessanti.
Ovviamente questo perché il Museo dell’Automobile punta molto sull’interattività data dall’utilizzo dell’app apposita da scaricare…che però noi non siamo riusciti a far funzionare.
Sicuramente sarebbe quindi utile implementare maggiormente il lato informativo anche per chi non possiede uno smartphone o non ha la possibilità di utilizzarlo.
La ristrutturazione del Mauto negli anni ne ha reso molto più godibile ed armonica la visita, e gli appassionati di auto ma non solo potranno trascorrere qualche ora piacevole, magari quando a Torino il tempo è bigio.
Intanto ne approfittiamo per darti ulteriori idee su cosa fare e vedere a Torino:
Per ora è tutto: alla prossima!
Museo Nazionale dell’Automobile di Torino – MAUTO
Corso Unità d’Italia 40
10126 Torino
Tel. 011 677666/7/8
Fax 011 6647148
Sito web: https://www.museoauto.com/homepage/