Grotte di Frasassi in Camper: un Magico Mondo Sotterraneo a Portata di Mano

grotte di frasassi in camper

Raggiungere le Grotte di Frasassi in camper è davvero semplice ed agevole, ed esplorare questo magico mondo sotterraneo è un’esperienza che consigliamo a tutti di fare almeno una volta nella vita.

Le Grotte sono sicuramente ampie e non ci si sente soffocare (almeno non per il fatto di trovarsi in un ambiente chiuso), però l’unica via di uscita è l’ingresso stesso.

Sconsigliamo la visita alle persone in sedia a rotelle, perché la maggior parte del percorso è agibile solo a piedi e comprende vari scalini.

I cani sono ammessi, purché tenuti negli appositi trasportini; se di taglia grande, potranno aspettarti presso gli appositi box messi a disposizione dalle Grotte.

Detto ciò, siamo pronti ad iniziare!

Dove Sostare col Camper

Potrai sostare gratuitamente col tuo camper presso l’apposita area proprio in prossimità delle biglietterie.

Il terreno è sterrato e le piazzole non sono delimitate, ma la zona è ombrosa e potrai anche usufruire del camper service.

marlino a frasassi
Merlino nell’area camper delle Grotte di Frasassi.

Questo si trova un po’ più vicino alle biglietterie (l’area camper è all’estremità sinistra del parcheggio arrivando dalla strada) e anche se non è di ultima generazione è comunque funzionante.

Occhio però all’acqua per il carico del serbatoio: quella presso il camper service a quanto pare non è potabile ma poco più in là, vicino al complesso dei bagni, potrai trovare una fontanella.

E sì, ci sono anche i bagni!

Dove Mangiare e Fare Shopping

Vicino alle biglietterie troverai anche un’area ricca di negozietti di souvenir e piccoli chioschi dove mangiare o acquistare prodotti tipici.

Noi non eravamo molto avvezzi alle tipicità marchigiane, e siamo rimasti un po’ perplessi di fronte ai coglioni del mulo e alle palle del nonno.

Cerca di capirci: qui in Piemonte i testicoli del toro si mangiano per davvero, e quindi non ci ha turbati così tanto immaginare che la stessa sorte potesse toccare agli attributi dei muli.

formazioni nella grotta.
Dentro le Grotte di Frasassi, con formazioni di vario genere.

Ma i nonni?

Ci siamo immaginati, per qualche interminabile e doloroso momento, una Regione abitata da anzianotti feriti nelle loro virilità…

Ma poi abbiamo chiesto delucidazioni in merito, e ci è stato spiegato che sia i coglioni del mulo che le palle del nonno sono una sorta di salami, solo con una forma particolare e una quota grassa in più.

I nonni così sono salvi, e pure i muli!

Altre squisitezze da provare sono la Passerina (sì, ok, nelle Marche i nomi sono un po’ così…ma quest’ottimo vino lo conoscevamo anche noi!), la crescia (una sorta di piadina), il ciauscolo (un altro salume) e il Veleno dei Borgia.

Il Veleno dei Borgia

Quest’ultimo è un liquore delizioso preparato fin dal 1502 con erbe, bacche di prunus spinosa in infusione e miele.

Raggiunge i 21° e il colore è dorato.

luci e colori nelle grotte
Nelle Grotte ci sono luci e colori davvero particolari.

Il nome si deve, almeno secondo la leggenda, al fatto che Lucrezia Borgia lo usasse per mascherare il sapore dei suoi veleni nelle bevande.

Che Lucrezia Borgia avesse un trascorso nelle Marche te lo avevamo detto anche raccontandoti del Castello di Gradara, ma abbiamo scoperto che era solita venire in vacanza proprio nella zona di Frasassi, e precisamente presso il Castello della Rancia di Tolentino.

Lungo la strada si fermava abitualmente presso il Monastero di Fossombrone che produceva proprio questo liquore, e ne faceva scorta.

Sul retro della bottiglia è invece riportata un’altra leggenda, sempre però legata ai Borgia.

Secondo questa versione il liquore fu scoperto e apprezzato da Cesare Borgia il 9 ottobre del 1502 quando invase Pergola, e pare che da quel momento iniziò ad usarlo per inebriare le sue vittime prima di ucciderle.

Anche se gli intenti per cui sembra sia stato utilizzato non sono dei più virtuosi, ti assicuriamo che il liquore è proprio buono!

I Biglietti e gli Orari

I biglietti per le Grotte di Frasassi, acquistabili in biglietteria o online (in questo caso però dovrai comunque ritirarne la versione cartacea in cassa), costano 18€ ad adulto e 12€ per ragazzi dai 6 ai 14 anni.

Ma attenzione, perché la Grotte sono convenzionate con vari partner anche legati al mondo del camper quali Plein Air, CamperLife e Vivi Camper, quindi potresti magari usufruire di alcuni sconti.

I biglietti comprendono ovviamente la visita al complesso delle Grotte, ma vi è incluso anche l’ingresso al Museo speleopaleontologico e archeologico di San Vittore alle Chiuse e al Museo Arte Storia e Territorio di Genga (acquistabili anche separatamente se hai già visitato le Grotte in passato).

percorso nelle grotte
Il percorso all’interno delle Grotte è su passerelle, con parecchi scalini.

Attenzione: i biglietti fatti in loco vanno acquistati il giorno stesso della tua visita e non prima.

Le Grotte sono sempre aperte ad eccezione del 4 e del 25 dicembre e nel periodo compreso tra il 10 e il 30 gennaio, e gli orari di apertura variano a seconda della stagione.

Ti lasciamo quindi come riferimento la pagina ufficiale del sito delle Grotte di Frasassi che tratta appunto costi e orari di apertura.

Biglietti alla mano potrai quindi usufruire del servizio di navetta gratuita che ti condurrà fino all’ingresso delle Grotte.

Volendo potresti anche raggiungerle a piedi, ma ti aspetta una camminata di circa 1,3 km.

Come Vestirsi

All’interno delle Grotte la temperatura è costantemente di 14°C, quindi porta con te una felpa o una giacca, anche in estate.

Indossa poi scarpe se non da trekking quantomeno da ginnastica, e con una buona suola che non ti faccia scivolare: l’umidità è infatti molto elevata (circa del 100%) nelle Grotte.

volta che cola
La volta delle Grotte sembra quasi colare grazie a stalattiti e spaghetti.

La concentrazione di ossigeno all’interno è pari a quella all’esterno, ma quella di anidride carbonica è doppia.

Questo, unito all’elevatissimo grado di umidità, potrebbe farti sentire un po’ stordito e a corto di fiato…

Ma tranquillo, è del tutto normale!

La Storia delle Grotte

Sappiamo che sei impaziente di entrare, ma prima vogliamo raccontarti come si sono formate queste grotte tanto belle e come sono state scoperte.

La Formazione

Il fiume Sentino, che ancora oggi scorre in questa zona, una volta scorreva molto più in alto nella gola.

Le sue acque fredde, penetrando all’interno delle roccia attraverso faglie, si miscelarono a risalite di acqua ricca di zolfo che scorreva più in profondità.

Questa miscelazione causò un’ingente dissoluzione della roccia calcarea all’interno della montagna, creando enormi vuoti e generando così, nel corso dei millenni successivi, tutto il sistema di grotte che oggi possiamo vedere a Frasassi.

La Scoperta

Per quanto riguarda la scoperta invece dobbiamo tornare indietro negli anni fino al giugno 1971 quando Rolando Silvestri, scalando la pendice nord del monte Valmontagnana, scoprì alcuni piccoli fori che si erano aperti nella roccia.

Un paio di mesi dopo Silvestri, nel corso della spedizione del Gruppo Speleologico Marchigiano CAI di Ancona con a capo Giancarlo Cappanera, ritrovò uno di quei fori nella montagna, grande più o meno come un volante d’auto, e scoprì l’accesso alla grotta, subito battezzata Grotta Grande del Vento.

formazioni abisso ancona
Alcune formazioni mastodontiche nell’Abisso Ancona.

Inizialmente gli scopritori non erano attrezzati per addentrarsi maggiormente all’interno della cavità, quindi, ne stimarono più o meno l’altezza lanciando un sasso e misurandone il tempo di caduta.

Il sasso impiegò ben 5 secondi a toccare terra, e da qui un primo approssimativo calcolo portò a stimare un’altezza della grotta di oltre 120 m.

Successivamente gli esploratori si dotarono di attrezzature adeguate ed esplorarono l’immenso spazio, che venne chiamato “Abisso Ancona” in onore della città degli scopritori, e confermarono quanto avevano immaginato: si trovavano al cospetto di una grotta gigantesca.

Si scoprì poi che la Grotta del grande Vento era collegata ad un’altra grotta scoperta anni prima, la Grotta del Fiume, e che le due insieme formavano quindi un unico grande ambiente ricco di passaggi e gallerie esteso per circa 30 km.

Piccola Guida alle Varie Formazioni

Ti parleremo spesso di stalattiti e stalagmiti, ma non solo.

stalagmiti
Stalagmiti, che vanno dal basso verso l’alto.

Eccoti quindi un piccolo riassunto delle formazioni basilari che potrai incontrare nelle Grotte di Frasassi:

  • stalattiti: formazioni pressoché cilindriche che crescono dall’alto verso il basso. Si formano a seguito del continuo percolamento nella grotta di acqua ricca di minerali (in particolare di bicarbonato di calcio), i quali si depositano poi sotto forma di carbonato di calcio. Le stalattiti si accrescono di 1mm ogni anno e per ognuna di esse si forma, al di sotto, anche una stalagmite.


  • stalagmiti: crescono dal basso verso l’alto, e si formano per il gocciolamento dell’acqua e dei minerali dalla volta della grotta o più spesso dalla stalattite soprastante.


  • spaghetti: stalattiti molto sottili.


  • colonne: unione di stalattiti e stalagmiti.


  • veli: formazioni che crescono dall’alto verso il basso come le stalattiti, ma che anziché formare cilindri si sviluppano orizzontalmente per la presenza molto spesso di correnti d’aria che deviano il percorso delle gocce d’acqua. Possono tuttavia formarsi anche per altre cause.


Le Grotte di Frasassi

Sceso dalla navetta e dopo il controllo dei biglietti ti troverai parte di un gruppo con a capo una guida speleologica per partecipare ad un tour della durata di circa un’ora – un’ora e un quarto.

sentirsi piccoli nelle Grotte
Anche se non sembra, si è davvero minuscoli rispetto a tante formazioni.

Occhio a non rimanere indietro: rischieresti di perderti (anche se sicuramente ti imbatterai lungo il percorso in molti altri gruppi di visitatori) e di non riuscire a sentire le spiegazioni della tua guida.

Dopo aver percorso un corridoio sotterraneo che ricorda quello di una base segreta in qualche film di azione e spionaggio, entrerai finalmente nelle vere e proprie Grotte.

L’Abisso Ancona

L’Abisso Ancona è la prima sala in cui ti imbatterai, e fin da subito inizierai a perdere la concezione delle dimensioni di ciò che ti circonda.

Tutto ti sembrerà infatti molto più piccolo di ciò che realmente è.

Ad esempio non ti accorgerai nemmeno della vastità dell’ambiente in cui ti trovi, sebbene l’Abisso Ancona misuri 180 metri di lunghezza, 120 metri di larghezza e 200 metri di altezza.

Potrebbe infatti contenere tranquillamente il Duomo di Milano!

Questa è stata la prima porzione delle Grotte aperta al pubblico vent’anni dopo la loro scoperta, ed è ricca di fascino.

cascate del Niagara
Le cascate del Niagara, fatte di calcite bianchissima.

Già qui inizierai a vedere le prime formazioni calcaree dalle forme particolari, battezzate con nomi evocativi di ciò la cui forma ricorda.

Guardando in alto sulla parete sinistra potrai notare la “Fetta di pancetta”, un velo con striature di vario colore, sia bianco/grigiastre che tendenti al rosso (colore che indica la presenza di ossido di manganese).

Vedrai poi un laghetto cristallizzato, sopra al quale noterai una stalagmite di oltre due metri sulla quale lateralmente si è originata una piccola concrezione bianca .

Se la osserverai in prospettiva ti sembrerà di vedere il diavolo con una candela in mano!

Un’ altra stalagmite ti ricorderà invece Dante, mentre un’immensa colata di calcite bianchissima forma le “Cascate del Niagara”.

Madonnina dello Speleologo.
La Madonnina dello speleologo, altra formazione celebre.

Vedrai anche la “Madonnina dello speleologo”, inaspettatamente alta ben 2,40 m, e due immense stalagmiti chiamate “I Giganti”.

Raggiungono i 20 m di altezza e il loro diametro arriva fino ai 5 m: sono davvero enormi!

Sala 200

Dopo l’Abisso Ancona ti troverai a percorrere un corridoio lungo 200 m, e la sala prende il nome di “Sala 200” proprio per questo motivo.

Anche qui ovviamente potrai fare il pieno di formazioni curiose.

spada di damocle
La Spada di Damocle, stalattite lunga 7,40 metri.

Innanzitutto vedrai “L’Obelisco”, una stalagmite alta 15 m che ha per base una gigantesca roccia caduta dall’alto.

Poi incontrerai il “Castello delle streghe”, una formazione rossastra anch’essa formata da una roccia caduta sulla cui sommità sono cresciute tante piccole stalagmiti che sembrano le guglie di un castello un po’ diabolico.

Al suo centro svetta persino una colonna!

veli e stalattiti.
A volte le stalattiti si estendono in orizzontale e formano i veli.

E poi ancora potrai vedere il “Cammello” e il “Dromedario”, mentre altre formazioni proiettano sulla roccia ombre che ricordano una strega, Babbo Natale con il suo cappello a punta, un gattino e un cagnolino.

Infine noterai la “Spada di Damocle”, una stalattite che incombe su di te e che sembra piccolina…ma in realtà è lunga ben 7,40 m!

Grand Canyon

Questa sezione è chiamata così perché è solcata da crepacci in fondo ai quali si trovano cavità profonde anche 25 m, completamente allagate dal fiume Sentino.

Il Grand Canyon ospita alcune delle formazioni più particolari di tutto il complesso delle Grotte di Frasassi.

canne d'organo
Le Canne d’Organo, formazioni che se colpite delicatamente suonano.

Parliamo ad esempio delle “Canne d’organo”, un gruppo di stalattiti parallele fra loro che sembrano formare appunto un organo a canne, e che se percosse con delicatezza producono suoni diversi.

Attenzione, tu non potrai toccare nulla, sia ben chiaro!

Tutto ciò che si trova all’interno delle Grotte è estremamente delicato, e già solo il grasso ed il ph della nostra pelle potrebbero distruggere definitivamente formazioni millenarie.

Quindi giù le zampe, e rispetta per favore la storia di questo luogo.

Dove tra l’altro hanno vissuto anche degli animali che hanno lasciato dei resti fossili, lo sapevi?

Sala delle Candeline

Ma torniamo a noi, e veniamo alla sezione più bella di tutte le Grotte di Frasassi: la Sala delle Candeline.

sala delle candeline
La sala più spettacolare delle Grotte: quella delle Candeline.

Da un laghetto dalle acque cristalline si innalzano delle piccole stalagmiti, che sembrano delle candeline appoggiate su un piattino.

I riflessi sull’acqua amplificano l’effetto meraviglioso dato da queste formazioni, e non per niente la Sala delle Candeline è la più fotografata di tutte le Grotte.

Sala dell’Orsa e dell’Infinito

In queste sale troviamo dei pozzi con acqua molto scura per via dell’azione dei solfobatteri.

stalattiti, stalagmiti, veli e spaghetti
Stalattiti, stalagmiti, veli e spaghetti: di tutto un po’.

E troviamo anche rocce dalla forma curiosa, come ad esempio quella che con la prospettiva adeguata ricorda un’orsa e che dà il nome all’omonima Sala.

I Tour Speleologici

Oltre al tour classico che ti abbiamo appena descritto potrai anche prendere parte a due percorsi un po’ particolari, duranti i quali vestirai proprio i panni di uno speleologo e andrai alla scoperta di sezioni della Grotta altrimenti precluse.

Per entrambi i percorsi dovrai portare con te una tuta da ginnastica, calzini in spugna, guanti di gomma, indumenti intimi di ricambio, occorrente per farti la doccia e phon.

Ti saranno forniti invece casco protettivo, copricapo igienico, tuta da indossare sopra quella da ginnastica e stivali.

il percorso tradizionale
Il percorso classico è semplice e adatto quasi a tutti.

Per motivi assicurativi, lo sottolineiamo, possono partecipare all’esperienza solo coloro che hanno almeno 12 anni compiuti.

Dovrai prenotare anticipatamente, perché non ci sono date e orari fissi per effettuare i percorsi, e dovrai trovarti alla biglietteria almeno un’ora prima dell’inizio del tour.

Percorso Azzurro

Al costo di 40€ e alla portata di tutti, il percorso azzurro dura circa due ore e inizia dalla Sala dell’Infinito.

Noi non lo abbiamo provato di persona purtroppo, ma ci stuzzica tanto.

Dante
La formazione centrale è “Dante”, di cui si riconosce un po’ il profilo del volto.

Secondo il sito infatti prevede alcuni passaggi un po’ fangosi e anche uno scivolo da superare come si vuole, e tra le aree che si possono visitare troviamo la strettoia della Cannella, le Quattro Sorelle, la Sala Finlandia, quelle del Bivacco e di Gentile da Fabriano, i Pozzi di Lucia e le Pelli di Leopardo.

Percorso Rosso

Dura 3 ore e costa 50€, ma non è adatto a tutti.

E’ infatti molto più impegnativo di quello azzurro ed è sconsigliato a persone obese, cardiopatiche e/o che soffrono di claustrofobia.

Si parte sempre dalla Sala dell’Infinito, e subito ci si trova ad affrontare una voragine profonda 30 metri denominata “Pozzo Falconara” da attraversare, dice il sito, assicurati a una corda.

Si passa poi ai “Cunicoli bassi”, di nome e di fatto: si tratta infatti di 30 m da percorrere a carponi e strisciando.

scorcio delle Grotte di Frasassi.
Le Grotte di Frasassi si estendono per circa 30 km: sono davvero enormi!

Poi bisogna arrampicarsi per circa 10 m lungo la “Salita della spaccata”, ancora in “sicura” e con l’aiuto delle guide e di alcuni appigli artificiali.

Infine si visitano le Sale del “Palcoscenico”, del “Molare” e dell'”Elefante”, per poi concludere con i 30 m di cunicoli stretti chiamati “Catacombe”.

Di certo un percorso non adatto a chiunque…

Grotte di Frasassi in Camper: le Nostre Conclusioni

Quando ci è venuta l’idea di visitare le Grotte di Frasassi in camper non stavamo davvero più nella pelle all’idea di andare alla scoperta di un luogo così iconico.

E lo rifaremmo altre mille volte, perché le Grotte sono davvero magiche e suggestive.

L’esperienza poi cambia un pochino a seconda della guida con cui effettui il percorso, perché ognuna di loro è legata ad alcune particolarità delle Grotte piuttosto che ad altre, specie a livello di formazioni.

La nostra guida ad esempio ci aveva parlato dell’ombra del gattino e del cagnolino nella Sala 200, ma del Babbo Natale abbiamo appreso ascoltando per caso la guida di un altro gruppo che ci siamo trovati ad incrociare.

E la Sala delle Candeline poi..!

Di sicuro quest’esperienza piacerà molto anche ai bambini, ma presta loro attenzione perché, te lo ripetiamo, tutto può essere guardato ma non toccato.

E visto che sei in zona poi potresti pensare di visitare anche Corinaldo, oltre alla già citata Gradara…

Insomma, le Marche hanno tanto da offrire dal punto di vista turistico, e si stanno dimostrando sempre più camper friendly: un altro buon motivo per supportarle e visitarle.

E intanto…alla prossima!


Grotte di Frasassi

Localita’ Gola di Frasassi, 60040 Genga AN

Sito web: https://www.frasassi.com/

Richiedi un preventivo personalizzato

Per un preventivo personalizzato, compila il form, il nostro tour operator sarà a tua disposizione per concordare  la formula ed il preventivo più adatti alle tue esigenze

Picture of Chiara Mandich
Chiara Mandich

Classe 1985, camperista dalla nascita, è sia l’autrice dei testi del sito che di alcune delle fotografie.

Ultimi Articoli

Ultimo video

Articoli correlati

Articoli più letti