Gardaland, i vari musei delle cere di madame Tussauds, i parchi Legoland…forse saprai che sono sotto il controllo di un unico grande colosso: la Merlin.
O, almeno, così era fino a pochi giorni fa.
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La grande notizia
La Lego, attraverso il fondo di investimento Kirkbi controllato dai discendenti del re dei mattoncini, ha infatti presentato l’offerta per l’acquisizione della Merlin. Ma non ha portato a termine il colpaccio da sola: con lei anche il Blackstone Group, una delle più grandi società finanziarie del mondo, e il fondo pensione canadese CPPIB.
L’offerta da ben 6 miliardi di dollari (migliaio di dollari più, migliaio di dollari meno) ha avuto da subito un’ enorme risonanza nel mondo della borsa londinese, che ha visto schizzare i titoli della Merlin del 14€.
Ma quali sono i motivi dell’interesse della Lego nell’acquisizione di tutto il pacchetto del gruppo Merlin?
I motivi dell’acquisizione
I motivi sono vari. Da un lato la Lego ha dimostrato interesse per la diversificazione del suo business, anche viste le numerose difficoltà al giorno d’oggi per l’utilizzo della plastica con cui sono realizzati i celebri mattoncini. Sappiamo che l’industria danese sta cercando di ovviare al problema mettendo in cantiere mattoncini creati con derivati della canna da zucchero, ma di certo un piano B rappresenta un’ottima mossa commerciale.
Dall’altro lato i parchi a marchio Legoland, che sono ben 8 al mondo e che sono dal 2005 nella mani della Merlin, tornerebbero così ad essere direttamente gestiti dall’azienda da cui tutto ha avuto inizio. E non dimentichiamoci che il complesso dei parchi dedicati al mondo dei mattoncini è secondo nel mondo solo a quello della Disney…
Perché la Merlin cederà?
La Merlin in questo periodo si trova ad affrontare del resto molti problemi economici, dovuti anche agli effetti della Brexit sul turismo, e l’offerta della Lego potrebbe essere la soluzione migliore.
Nata nel 1979, la Merlin ha negli anni acquisito un totale di 130; strutture, 19 hotel e 6 villaggi vacanze in 25 nazioni distribuite su 4 continenti: un gran bel portafoglio!
E adesso la Lego ne controllerà il 50% (precedentemente ne possedeva solo il 30%), mentre Blackstone Group e CPPIB si divideranno il restante 50
Cosa cambierà per Gardaland e gli altri parchi?
Di certo dopo l’acquisizione la Merlin non sarà più quotata in borsa, e questa è l’unica certezza.
Queste infatti le parole di Soren Thorup Sorensen, l’amministratore delegato di Kirbi “Come proprietario del marchio Lego e azionista di Merlin dal 2005, siamo orgogliosi di Merlin che ci impegniamo ad aiutare affinché raggiunga il suo pieno potenziale. Un obiettivo che, secondo noi, sarà perseguito nel migliore dei modi lontano dalla borsa”.
Per quanto riguarda la gestione di Gardaland e dei vari parchi di divertimento che entreranno in possesso della Lego, invece, ancora nessuna notizia. Tuttavia la società garantisce che non ci saranno licenziamenti né chiusure.
“Il nostro gruppo di investitori è unicamente posizionato con un orizzonte temporale di lungo termine per gli investimenti e il capitale richiesti per realizzare in pieno il potenziale della società”, affermano Blackstone, CPPIB e Kirbi
Quindi non possiamo che attendere per vedere gli eventuali sviluppi nel concreto, e ovviamente ti terremo aggiornato. Alla prossima!