La Danimarca è un Paese suddiviso politicamente in varie aree, e si può un po’ perdere l’orientamento quando si cerca di creare un itinerario: noi vogliamo aiutarti suggerendoti cosa vedere nello Jutland, passo per passo.
Innanzitutto partiamo col dire che secondo noi è proprio nello Jutland danese che si concentra la maggior parte di attrattive, sia dal punto di vista naturalistico che non.
E’ una terra che abbiamo amato profondamente, ed è qui che torneremmo sicuramente dovessimo riprogrammare un viaggio in Danimarca.
Indice
Ribe
La città più antica della Danimarca, celebre per la sua Cattedrale e per i siti dedicati ai vichinghi che ospita al suo intero.
Qui infatti troviamo un Museo Vichingo tradizionale, ma anche il Vikinge Center.

Questo non è altro che un museo all’aperto, con la ricostruzione di un villaggio tipico vichingo comprensivo di fattorie, stalle, luoghi religiosi e sacrificali.
Davvero interessante, specie per i più piccoli!
Sempre a Ribe case a graticcio, magnifici scorci, porte dipinte e un vecchio mulino.
Per un itinerario più dettagliato ed approfondito della città ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato proprio alla città più antica di Danimarca.
Billund
Continuiamo con Billund, forse la meta più conosciuta soprattutto da chi, come noi, è un amante dei parchi di divertimento.
E’ qui infatti che è nata la Lego, la storica fabbrica che realizza mattoncini da costruzione in plastica colorata.
Ed è proprio la Lego che rappresenta la maggior attrattiva della città.
In primo luogo qui troverai il parco di divertimenti Legoland, piuttosto simile a dire il vero in termini di struttura ed attrazioni alla sua più recente versione tedesca (Legoland Gunzburg).
A parere nostro qui più che le giostre in sé sono spettacolari i diorami realizzati con i mattoncini, ed il campeggio del Parco è qualcosa di grandioso (il campeggio di Legoland Gunzburg si è aggiudicato il premio per i migliori bagni di sempre, secondo noi).

Sempre qui sorge la Lego House, forse ancora più bella del Parco per tutti gli appassionati di costruzioni.
Cascate di Lego, immensi alberi realizzati con i mattoncini, creature marine da creare per riempire un acquario, macchinine per gareggiare gli uni contro gli altri…
Sembra forse un posto per bambini, ma non lo è affatto.
E, se anche lo fosse, tenere vivo ogni tanto il nostro spirito da Peter Pan non fa certo male.
Lyngvig Fyr
Quello di Lyngvig è un faro alto e sottile, che sorge su una duna di sabbia finissima.
La sua sommità si raggiunge pagando 75DKK e salendo i 228 scalini di una lunga scala a chiocciola, e da lassù potrai ammirare tutto il panorama intorno a te.
Ma quello che ti consigliamo non è tanto salire sul faro, quanto percorrere a piedi i sentieri che ti porteranno fino al Mare del Nord.
Alcuni restano sopraelevati, passano direttamente sulle dune sabbiose, e di certo resterai incantato di fronte a questa sabbia così bianca, sottile e brillante.
Da qui potrai rimirare il mare più sotto infrangersi lungo la costa, e nelle giornate limpide il colore che assume è davvero incredibile.

Un altro sentiero ti porta invece fino al livello del mare stesso, quindi preparati ad una discesa un po’ scomoda e ad una salita che lo è altrettanto.
Anche se, va detto, in Danimarca sono geniali.
Per consentirti infatti di camminare in modo più agevole sulla sabbia, questa è stata ricoperta lungo i sentieri di paglia.
E ti assicuriamo che questo rende la passeggiata davvero comoda, e ti sembrerà di poggiare i piedi su una nuvola!
A giugno/luglio troverai tutto intorno a te anche i cespugli di rose fioriti: il profumo è davvero inebriante, e non fa che aumentare il fascino di questo luogo già incantevole di per sé.
Thyboron
Thyboron è un luogo che avevamo sulla nostra lista personale di cose da vedere, ma che non pensavamo ci avrebbe sorpresi così.
La cittadina è infatti famosa per ospitare la Casa delle Conchiglie (Sneglehuset), un edificio azzurro tutto ricoperto, come potrai ben immaginare, proprio da conchiglie di ogni forma e dimensione.
La storia che c’è dietro questo edificio è molto romantica, e risale appena agli anni ’40.
In quell’anno il signor Alfred Chr. Pedersen per motivi di lavoro fu costretto a trasferirsi a Thyboron.
Qui avrebbe infatti intrapreso la carriera di pescatore, ma la moglie non era affatto felice di lasciare la casa in cui aveva vissuto fino a quel momento.
Per consolarla suo marito promise che le avrebbe costruito una nuova dimora talmente bella e particolare che sarebbero venuti fin da lontano per vederla.
E così è stato.

Oggi la casa ospita un negozio ed una piccola caffetteria, e per pochi euro potrai anche visitare la parte museale che comprende la visione di un video (non in italiano) e l’accesso ad una saletta dove sono conservate altre conchiglie e reperti marini raccolti negli anni dal pescatore.
Davvero un luogo grazioso…ma non è finita qui.
Se raggiungerai infatti la spiaggia che si trova dietro alla Casa delle Conchiglie e al di là delle dune sabbiose, avrai un nuovo incontro ravvicinato col Mare del Nord.
Il giorno in cui ci siamo stati noi soffiava un vento fortissimo, che quasi ci impediva di camminare e di vedere dove andavamo, e che ha dato inizio a una bella mareggiata.
Ma questo non ci ha impedito di imbatterci in tantissimi bunker della Seconda Guerra Mondiale, che facevano parte del Vallo Atlantico e che sono tutt’ora agibili.
Esatto, se ti armerai di una torcia potrai scendere nei bunker (mi raccomando, fai comunque attenzione!) e toccare con mano i resti tangibili della storia…
E pensa: in una di queste strutture militari potrai persino trascorrere la notte, perché è stato trasformata in una sorta di albergo!
Rubjerg Knude Fyr
Il faro di Rubjerg Knude è un faro la cui storia è davvero incredibile.
Costruito nel 1900 a circa 200 metri dal limitare dell’alta scogliera Lønstrup Klint e affacciato sul Mar Baltico, il faro ebbe grossi problemi proprio per la sua posizione.
Col tempo infatti, vuoi per l’erosione della scogliera, vuoi perché una grande quantità di sabbia iniziò ad avanzare verso il faro formando un’alta duna mobile, Rubjerg Knude fu dismesso.
Era il 1968.
L’edificio tuttavia continuò ad essere agibile fino al 2002, quando la situazione peggiorò ulteriormente facendo trovare il faro a soli 10 metri dal bordo della scogliera.
A questo punto il faro fu abbandonato, ma si cercò il modo di salvarlo.
La soluzione?

Spostarlo 70 metri più all’interno, con un intervento straordinario di sollevamento delle fondamenta e riposizionamento della struttura.
Oggi il faro è raggiungibile, e si può vedere chiaramente dove si trovava in precedenza grazie alla presenza di resti in muratura ormai mezzi crollati dal ciglio della scogliera.
Negli anni comunque il processo di erosione continuerà il suo corso, e si stima che il faro scomparirà nel 2060 se non si provvederà ad ulteriori interventi.
Rabjerg Mile
A proposito di dune mobili: sai che quella di Rabjerg Mile è la più grande del Nord Europa?
Ricopre con la sua sabbia finissima un’area di ben 2 Km2, e raggiunge i 130 metri di altezza sul livello del mare.
Finché non ne cogli l’immensità con i tuoi stessi occhi, è davvero difficile immaginarla!
I suoi 4 milioni di metri cubi di sabbia si spostano ogni anno di circa 18 metri, e vanno quindi a ricoprire in continuazione nuovi angoli del territorio.

Potrai scalare l’alta duna, se lo vorrai, e dal punto più elevato rimirare il paesaggio intorno a te.
Vedrai tanto verde, con alberi fronzuti alternati a macchie di vegetazione più brulla, un lago e, in lontananza, il Mare del Nord.
Per raggiungere le dune, a te la scelta: fare una bella passeggiata oppure salire a bordo di un pullmino trainato da un trattore.
Grenen
La penisola di Grenen costituisce il punto più a nord di tutta la Danimarca, ma non è certo per questo motivo che annoveriamo questo luogo tra quelli da visitare assolutamente.
Il motivo che rende Grenen speciale, infatti, risiede nel fatto che qui si incontrano il Mar Baltico e il Mare del Nord, un po’ come avevamo già visto in Sicilia a Portopalo di Capo Passero, dove a toccarsi erano il Mar Ionio e il Mar Mediterraneo.
Il Baltico e il Mare del Nord si incontrano, sì, ma non si mescolano, ed è questa la cosa affascinante!
I due mari infatti, sia per via del diverso grado di salinità che della differente densità, restano separati come da una linea netta, e potrai chiaramente individuarli anche per il diverso colore dell’acqua.

Se si formano delle onde, poi, la cosa diventa ancora più evidente perché le vedrai infrangersi l’una contro l’altra.
Le correnti che si formano qui possono essere anche molto forti e quindi pericolose, ecco perché a Grenen vige il divieto assoluto di balneazione.
Potrai scorgere numerose meduse (pare innocue) e, se sei fortunato, anche gruppi di foche che vengono a riposarsi sulla spiaggia.
Anche a Grenen inoltre ti imbatterai in alcuni bunker della Seconda Guerra Mondiale (qui si trova addirittura un museo a tema), e potrai vedere la tomba del poeta e drammaturgo danese Holgher Drachmann.
Per raggiungere il punto dove si incontrano i mari hai due scelte: andare a piedi (consiglio: segui il sentiero che costeggia il mare) o salire a bordo dell’ormai noto pullman trainato dal trattore.
Per i camper c’è un comodo parcheggio a pagamento (GPS: 57.7390, 10.6326).
Skagen
Poco distante da Grenen sorge Skagen, città resa celebre per la luce incantevole che la illumina ogni giorno di bel tempo.
E’ una luce morbida, che dà alla cittadina e al suo porto un’aurea che ha incantato negli anni artisti, poeti, registi.
I primi a stabilirsi nella cittadina furono i pittori P.S. Krøyer, Anna e Michael Ancher, che fondarono proprio il movimento dei Pittori di Skagen.
Ma anche la famiglia reale rimase colpita dal fascino ammaliatore di Skagen, con le sue casette giallo crema dal tetto rosso e gli infissi bianchi, e agli inizi del ‘900 fece edificare qui una dimora, Klitgaarden.

Oggi come allora la città gode di un porto vivace, lungo il quale si trovano diversi localini che servono pesce freschissimo anche con formula a buffet: facci un salto!
Vedrai inoltre ben due fari a Skagen: il “faro bianco” ed il ben più affascinate “faro grigio”, e potrai visitare nel centro della città un particolarissimo museo che vanta una collezione di circa un migliaio di orsacchiotti di peluche.
Se ti recherai a Skagen in estate, in particolare durante il primo weekend di luglio, potrai imbatterti nel Festival musicale più antico di tutta la Danimarca.
Den Tilsandede Kirke (Laurentii Kirke)
Sempre vicino a Skagen troviamo un’altra attrazione danese: la Chiesa Sepolta, o Tilsandende Kirke.
Si tratta di un edificio religioso dedicato a San Lorenzo e risalente al XIV secolo che, indovina un po’, nel corso degli anni è stato reso inagibile perché sepolto dalla sabbi,a e quindi abbandonato nel 1795.

Ad oggi solo il campanile è ancora emerso e quindi sia visibile che visitabile all’interno, ma fai attenzione alle scale a chiocciola: sono piuttosto scomode e strette, e avrai solo una corda appesa per sorreggerti!
Aalborg
Inserita nel 2019 dal New York Times tra le città assolutamente da visitare, Aalborg è un centro vivace e con un lungomare spettacolare.
Tra gli edifici più famosi, veri capolavori di design moderno, figurano la Casa della Musica, l’Utzon Center ed il Museo di Arte Moderna Kunsten.
Ma non è tutto.

Anche il centro storico di Aalborg è ricco di fascino, con le sue strade acciottolate e le casette antiche colorate.
Altre invece sono interamente ricoperte da murales, a formare un mix di stili e di storia incredibile.
Oltre che per la street art la città è anche famosa per il suo street food, assolutamente da provare (super consigliato lo Smørrebrød, il mitico panino aperto).
E, vicino all’aeroporto, un cimitero vichingo.
Aarhus
Concludiamo la nostra piccola guida su cosa vedere nello Jutland danese con Aarhus, famosa soprattutto per il suo quartiere Dem Gamle By.
Si tratta di un museo a cielo aperto che riproduce un villaggio composto da circa 75 edifici, d’epoca variabile tra il 1550 e il 19° secolo, comprensivi di negozi e attività.
Potrai trovare ad esempio il vecchio forno e la bottega del falegname, e anche alcune mostre.
L’atmosfera è resa ancora più immersiva dalla presenza di figuranti in costume d’epoca.

L’ingresso al De Gamle By è a pagamento.
Aarhus è però celebre anche per qualcosa di decisamente più moderno, come il bizzarro edificio Iceberg nel quartiere Ø e l’Infinite Bridge.
Tutti i luoghi della città sono comunque facilmente raggiungibili a piedi o, se preferisci, sfruttando il servizio di city bike gratuito.
Cosa Vedere nello Jutland Danese: le Nostre Conclusioni
Termina qui la nostra guida su cosa vedere nello Jutland danese, comprendente le nostre mete preferite.
Ma ci teniamo a dirti una cosa: la Danimarca è piena di angolini nascosti che aspettano solo di essere scoperti, che magari ti incantano anche solo per i loro paesaggi rilassanti o per la vista sul mare.
In Danimarca la filosofia Hygge, che invita a godersi il momento, è molto praticata, e ci insegna come a volte non serva “fare” qualcosa per stare bene.
Anche solo stare seduti in silenzio e ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla costa può darci tanto…
Ti invitiamo quindi a visitare la Danimarca trovando una tua intima dimensione personale, fatta di momenti e non solo di mete.
Vedrai che tornerai a casa dal tuo viaggio decisamente arricchito.
Alla prossima!