Durante un giro dei castelli della Loira, di certo visiterai quello di Amboise…e mentre ci sei, non puoi non visitare anche lo Chateau Clos Lucé.
Infatti, se nella cappella del Castello di Amboise riposano le spoglie mortali del genio fiorentino, è a Clos Lucé che egli ha trascorso gli ultimi anni della sua vita.
In fuga dall’Italia, dove rischiava una condanna per stregoneria per le maldicenze di due suoi ex lavoranti, Leonardo accolse l’invito di Francesco I a trasferirsi in Francia presso la sua corte, ad Amboise.
Francesco I dimorava nel Castello, mentre Leonardo fu sistemato nel vicinissimo Clos Lucé, palazzo dove lo stesso sovrano e sua sorella erano nati e cresciuti.
Leonardo trascorse lì gli ultimi tre anni della sua vita, in serenità e studio, in compagnia del suo allievo prediletto Francesco Melzi e del suo servitore Battista de Villanis.
Oggi Clos Lucé è visitabile: scopriamolo insieme!
Indice
La Dimora e le Sue Sale
Lo Chateau Clos Lucé, acquistato da Carlo VIII nel 1490 ma edificato circa un ventennio prima, è un palazzo in mattoni rosa e pietra di tufo, circondato da un bel parco.
La visita inizia dalla torre di vedetta, angolare e ottagonale, che rimanda all’epoca in cui Clos Lucé era una dimora fortificata.
Per raggiungerne la sommità si deve percorrere una scala a chiocciola, e qui troverai una galleria che ricorda una loggia italiana, con piccola cappella gotica in tufo.
A questo punto inizia la visita delle stanze vere e propria della dimora.
Camera di Leonardo
La prima è la stanza da letto di Leonardo, dove il genio fiorentino morì nel 1519 e dove dettò le sue ultime volontà.
Gode di un affaccio con vista sul Castello di Amboise, e nella camera vedrai un imponente letto a baldacchino intarsiato con figure di putti, chimere ed animali, un cassettone, una credenza e una vetrina.
Sopra il camino lo stemma di Francia, mentre accanto al letto un quadro che rappresenta il sovrano Francesco I al capezzale di Leonardo.
Pare infatti che i due fossero molto amici, qualcuno ipotizza persino amanti o che avessero un rapporto padre-figlio, e non è un mistero che trascorressero molto tempo insieme.
Camera di Margherita
Margherita di Navarra (o di Valois), sorella di Francesco I, visse allo Chateau Clos Lucé per alcuni anni, ed ecco che potrai visitarne la camera da letto.
La stanza, a differenza di quella di Leonardo, è in pietra e mattoni, con vetrate in chiaroscuro ornate da simboli.
Il soffitto è a travi dipinte, mentre il pavimento in terracotta riporta le iniziali di Margherita.
Anche qui troverai un letto a baldacchino, ma stavolta rinascimentale e con motivi “plis de serviette”, varie vetrinette, una piccola cassapanca ed alcuni arazzi.
A questo punto si torna al piano terra per visitare il resto dello Chateau Clos Lucé.
Oratorio di Anna di Bretagna
Sceso dalla scala troverai alla tua sinistra l’Oratorio di Anna di Bretagna, consorte di Carlo VIII.
Il re aveva fatto costruire l’Oratorio perché la moglie vi si potesse recare a piangere la morte dei figli, scomparsi tutti nei primi anni di vita.
Si tratta di uno spazio piccolo e raccolto, tranquillo e lontano dal clamore e dai fasti della corte di Amboise.
La volta è romanica e tinta in azzurro, tutta costellata di stelle, e le vetrate sono lumeggiate con giallo d’argento come quelle della stanza di Margherita di Valois.
Troverai anche quattro affreschi ed una statua in legno policromo.
Gli Atelier di Leonardo
Questa, secondo noi, è una delle sezioni più interessanti di tutto Clos Lucé.
Sono infatti stati ricreati, all’interno delle stanze originali, gli ambienti nei quali Leonardo ed il suo pupillo realizzavano le loro opere.
Un lato della camera è dedicato alla pittura: qui Leonardo ha certamente apportato modifiche a due dei suoi quadri più celebri, il “San Giovanni Battista” e “Sant’Anna”, entrambi lasciati incompiuti.
Li aveva portati con sé in Francia dall’Italia, insieme alla Gioconda…che quindi sì, merita di essere conservata in terra straniera dopotutto.
Accanto ai cavalletti anche il tavolo su cui venivano preparati i vari pigmenti, nonché vari strumenti.
Abbiamo poi l’atelier dello scultore, con il grande forno di cottura utilizzato per la fonderia, ed infine quello dei disegni.
Tutto intorno riproduzioni di opere di Leonardo, schizzi, bozzetti, studi e modellini.
Il Gabinetto delle Curiosità e la Biblioteca
Dopo i tre atelier troverai la biblioteca di Leonardo ed il suo Gabinetto delle Curiosità.
Qui sono conservate riproduzioni dei suoi astrolabi, mappamondi, strumenti di misura, fossili ed erbari, nonché una vastissima collezione di volumi.
Parliamo di ben 200 libri, scritti da autori illustri come Vitruvio, Aristotele, Platone ed Euclide.
Lo Studiolo
Anche definito “gabinetto di lavoro”, lo studiolo è ora interamente occupato da un teatro ottico, che ti permetterà di assistere all’incontro tra Leonardo ed il Cardinale d’Aragona come se stesse davvero avvenendo in quel momento davanti ai tuoi occhi.
Davvero bello!
Sale del Consiglio
Quando Leonardo da Vinci doveva ricevere ospiti illustri, come ad esempio i grandi del regno o altri colleghi artisti, era in questa sala che li accoglieva.
Oltre al grande caminetto diverse sedute, qualche mobile ed un arazzo in lana e seta.
La particolarità più interessante?
L’atto di vendita di Clos Lucé a Carlo VIII, avvenuta nel 1490 a fronte di un pagamento di 3500 scudi d’oro.
Lo potrai vedere al di sopra della porta che conduce in cucina.
La Cucina
A prendersi cura dell’alimentazione di Leonardo, divenuto vegetariano durante gli ultimi anni della sua vita, era la cuoca Mathurine.
E la cucina era il suo regno indiscusso.
Oggi sono ancora visibili il grande camino, con gli anelli su cui si fissava lo spiedo per cuocere in genere la selvaggina, una madia per il pane e vari piatti.
E dopo le cucine, scendiamo nuovamente le scale per l’ultima tappa all’interno del palazzo.
Le Sale dei Modellini
Leonardo, lo sappiamo bene, era un genio.
Ed era ferrato in tantissimi campi, dalla botanica all’anatomia, dalla pittura all’architettura…passando per l’ingegneria.
Progettava di tutto, da interi palazzi a parti di essi (di sua ideazione ad esempio la scalinata a doppia elica del Castello di Chambord), dal paracadute al carro armato.
In queste sale sono raccolti i modellini che rappresentano alcune delle sue invenzioni più famose, e alcune sono addirittura animate in 3D per darti modo di capire come dovevano funzionare.
Qui accanto, un’altra curiosità: un passaggio segreto che, si dice, serviva a collegare lo Chateau Clos Lucé al Castello di Amboise per dar modo a Francesco I di recarsi in visita al suo amico quando e come voleva.
Il Parco
Uscito dal palazzo, ti troverai all’interno del parco dove Leonardo era solito passeggiare e studiare i fenomeni naturali.
Il percorso che potrai seguire è suddiviso in sezioni, che illustrano ognuna diversi aspetti professionali di Leonardo da Vinci.
Ma prima potrai fermarti per uno spuntino presso la Terrasse Renaissance, con vista sul Castello di Amboise, oppure a fare shopping presso la boutique.
Quando ti sentirai pronto per visitare il parco, allora dovrai scendere la scala che ti condurrà presso un piccolo orto.
Botanica
La prima sezione del parco è quella dove vengono ripercorsi gli studi di Leonardo in ambito botanico.
Oltre all’orticello, troverai un piccolo laghetto attraversato da un ponte di quercia a due piani ideato da Leonardo.
E questa non è che la prima delle numerose riproduzioni di opere del genio fiorentino in cui ti imbatterai!
Lungo il sentiero, anche numerosi pannelli esplicativi.
Alcuni spiegano come Leonardo riproducesse i paesaggi nei suoi quadri, altri sono accompagnati da dispositivi sonori che ti permetteranno di ascoltare i pensieri di Leonardo in merito a vari temi.
Un esempio?
Vicino al laghetto potrai scoprire come Leonardo riuscì ad intuire la propagazione delle onde osservando i cerchi concentrici che si formano sull’acqua quando qualcosa ne increspa la superficie.
Ingegneria Civile e Militare
Questa zona è la più colma di riproduzioni di macchine leonardiane fra tutte.
Sono interattive e a grandezza naturale, il ché significa che alcune potrai movimentarle tu stesso.
Troviamo, fra le più celebri, la vite aerea, il carro armato, l’ornitottero (la celebre macchina volante, che si può guardare ma non toccare), la ruota e la barca a pale, la vite di Archimede.
Siamo certi che questa sezione del parco piacerà anche ai più piccini!
Scienza e Anatomia
Leonardo adorava studiare la vita in ogni sua forma, e sappiamo bene quanto i suoi studi nel campo dell’anatomia abbiano lasciato il segno.
Morì purtroppo senza esser riuscito ad esprimere la complessità della natura, ma di certo ci andò molto vicino.
Questa sezione del parco celebra i suoi studi in merito, ed illustra al visitatore le idee di Leonardo per quanto riguarda le analogie tra i diversi esseri viventi.
Architettura
Leonardo fu un abile architetto civile, religioso e militare.
I suoi studi sono approfonditi meglio negli edifici all’interno del parco che ospitano le mostre permanenti a lui dedicate, ma anche passeggiando per i vialetti del parco potrai fartene un’idea.
Scoprirai infatti qual era, per Leonardo, la struttura di una città ideale, così come lui l’aveva progettata per Ludovico il Moro.
Sarebbe stata disposta su due livelli, con quello superiore pronto ad accogliere palazzi residenziali, mentre l’inferiore avrebbe ospitato canalizzazioni, strade e rete fognaria.
E riprese il progetto, lasciato purtroppo incompiuto, per offrire a Francesco I una città ideale a Romorantin, con al centro un maestoso palazzo reale.
In questa zona, oltre alla riproduzione della città ideale, troviamo anche la rappresentazione dell’Uomo Vitruviano e di un poliedro.
Leonardo applicava infatti la perfezione delle proporzioni matematiche non solo all’anatomia, ma anche all’architettura, ed ecco perché il rimando a due delle sue raffigurazioni più celebri.
Infine troviamo un modellino del Ponte sul Corno d’Oro, progetto che prevedeva la costruzione di un ponte sul Bosforo, lungo 360 metri, per unire le due sponde di Costantinopoli.
Pittura
In ultimo un focus sul Leonardo pittore, grande appassionato delle interazioni della luce con i corpi solidi ed in particolare col volto delle persone.
Fu lui ad inventare la tecnica dello sfumato, per conferire quell’atmosfera un po’ misteriosa e rarefatta ai suoi soggetti.
Altri Edifici del Parco
Nel parco dello Chateau Clos Lucé sono presenti anche altri edifici oltre a quelli già descritti.
Troviamo ad esempio la colombaia, costruita nel XV secolo.
Si tratta di un edificio di forma quadrata esternamente e ottagonale all’interno, in tufo, mattoni e malta, con circa 1000 nicchie che potevano ospitare ognuna una coppia di piccioni.
Questa costruzione medievale, dotata di gocciolatoio per proteggere i colombi dall’attacco di eventuali rapaci, era simbolo di ricchezza per l’epoca.
I piccioni potevano infatti essere venduti, fornire uova e carne, ed i loro escrementi erano utilizzati come concime.
Presso il mulino, invece, situato lungo le sponde del fiume Amasse che attraversa il parco, troviamo oggi il ristorante La Table du Moulin.
Abbiamo poi l’edificio del Priorato, risalente al XV secolo, anch’esso oggi ristorante di pregio, e due poli espositivi.
Uno è la Halle Museografica, con l’esposizione permanente dedicata al rapporto tra Leonardo e la Francia.
L’altro ospita le Gallerie di Leonardo da Vinci, altra sede di esposizioni permanenti.
Al piano terra uno spettacolo immersivo approfondisce ulteriormente il Leonardo pittore, ripercorrendone i passi durante la realizzazione di opere quali “Il Cenacolo” e “L’Adorazione dei Magi”.
Al primo piano è dato ampio spazio al Leonardo architetto, con focus sulla matematica e la geometria, l’urbanistica (mappature e misurazioni, la città ideale, il Palazzo di Romorantin), l’architettura civile, religiosa, militare, teatrale ed effimera.
Infine una sala multimediale dove il visitatore, attraverso una sorta di videogioco immersivo, può provare la sensazione di sorvolare con un ornitottero il Palazzo Reale di Romorantin, ricostruito in 3D.
Di solito durante l’anno a queste esibizioni permanenti se ne aggiungono altre temporanee.
Altre Informazioni Utili
Lo Chateau Clos Lucé accoglie volentieri visitatori di ogni genere, anche e soprattutto cicloturisti.
Gli amanti delle due ruote troveranno infatti un parcheggio riservato ai loro veicoli e degli armadietti.
Le entrate al complesso sono due, una presso il castello ed una, attiva solo da aprile ad agosto, presso Rue du Clos Lucé.
Presente anche un pullman che ti porterà dal centro di Amboise a Clos Lucé, ma conta che anche a piedi non avrai problemi perché si tratta di una passeggiata di soli 300 metri.
Lo Chateau è visitabile tutto l’anno, tranne che a Natale e il 1 gennaio, e ti rimandiamo al sito ufficiale per orari e tariffe, visto che possono variare nel tempo e desideriamo tu possa essere sempre aggiornato.
Dove Sostare col Camper
Se vuoi pernottare o sostare ad Amboise, ti consigliamo il Camping Municipal de l’Ill d’Or, dall’altra parte del fiume e con vista sul Palazzo Reale.
Oppure puoi usufruire dell’area sosta lì accanto, in All. de la Chapelle Saint-Jean, che fa parte del circuito Camping Car Park.
Chateau Clos Lucé: le Nostre Conclusioni
Abbiamo visitato due volte lo Chateau Clos Lucé, ed in entrambe le occasioni ci siamo divertiti e appassionati.
Capiamo bene perché Leonardo abbia accolto l’invito di Francesco I: il luogo è magnifico, idilliaco, e invita alla calma e al relax.
“Relax” per Leonardo da Vinci voleva dire “studio”, ma va bene così.
Perché proprio a Clos Lucé ha potuto perfezionare alcune delle sue teorie più geniali e realizzare alcuni dei suoi progetti più celebri e fantasiosi.
Di certo, vista la presenza delle tante riproduzioni di macchinari da “toccare con mano”, anche i più piccoli si divertiranno.
Ed è sempre bello quando alla cultura si può unire un po’ di divertimento…
Alla prossima!
Chateau Clos Lucé
2 Rue du Clos Lucé, 37400 Amboise, Francia
GPS: N 47 24’ 37’’ / E 0 59’ 29’’
Sito web: https://vinci-closluce.com/en