Il Castello di Amboise, affacciato sulla Loira, è uno di quei palazzi dove la vicissitudini della Francia e della sua monarchia si sono avvertite con più forza.
Ed è forse anche quello dove è più evidente lo scorrere del tempo.
Durante la tua visita potrai percorrere infatti le varie fasi che lo hanno portato dall’epoca medievale all’aspetto che ha ancora oggi.
Un aspetto che, nonostante appunto anni e anni di ampliamenti e rifacimenti, mantiene ancora il 75% circa delle sue caratteristiche medievali.
Inoltre il castello conserva, seppur al momento (nel 2022, NdA) non visibile, la tomba di Leonardo da Vinci.
Indice
La Storia
La storia del Castello di Amboise, comunque, parte ben prima del Medioevo.
Già dal Neolitico, infatti, la città di Amboise era sede d’elezione della civiltà celtica dei Turoni.
Le prime fortificazioni vennero realizzate sullo sperone roccioso che domina la Loira, e nel IV secolo venne costruito un primo fossato a scopo difensivo.
Sempre qui, nel 503, il re dei Franchi Clodoveo incontrò il re dei Visigoti, Alarico…
E negli anni successivi la dimora fu contesa tra i conti di Blois e quelli di Angiò.
Qui si instaurò il centro del potere reale durante il Rinascimento, e vi risiedettero tutti i re della dinastia dei Borboni e di Valois.
Il Regno di Carlo VIII
E’ principalmente sotto Carlo VIII, la cui nascita avvenne proprio presso il Castello di Amboise nel 1470, che la residenza iniziò il suo periodo di maggior rinnovamento.
Fu infatti proprio Carlo VIII, dopo il matrimonio con Anna di Bretagna, a promuovere l’ampliamento del complesso medievale.
Questi fece edificare la Cappella di Sant’Uberto, nuovi appartamenti reali a nord e l’ala del “Logis des Sept Vertus” a sud.
Il tutto in stile gotico fiammeggiante, ma dopo un tentativo di conquista di alcuni territori italiani, Carlo VIII restò talmente impressionato dall’architettura e dall’arte del nostro Belpaese da portare alla sua corte numerosi artisti italiani.
Fece costruire quindi dei bei giardini all’italiana e due grandi torri: quella dei Minimi e la Heurtault.
Lo Sviluppo sotto Francesco I
Alla morte di Carlo VIII, avvenuta in giovane età proprio qui al Castello di Amboise, a succedergli fu Luigi XII.
Fu poi il turno di regnare di Francesco I, grande mecenate ed amante dell’arte italiana.
Francesco I portò alla sua corte nientemeno che Leonardo da Vinci, di cui divenne grande amico.
Gli concesse persino di abitare presso il vicino Chateau Clos Lucé, e qui Leonardo trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Francesco fece sopraelevare l’ala del palazzo perpendicolare alla Loira, introducendo finestre in stile rinascimentale in contrapposizione con quelle in stile gotico fiammeggiante di Carlo VIII, e diede il via ad un periodo molto vivace preso il Castello di Amboise.
Il Declino del Castello e i Nuovi Sviluppi Sotto gli Orléans – Penthièvre
Periodo che cessò quando i re di Francia abbandonarono Amboise e fecero di Parigi il loro centro di potere.
Per due secoli il Castello di Amboise si trasformò quindi nell’ombra di sé stesso.
Venne utilizzato solo come prigione e saltuariamente come punto di appoggio per alcuni sovrani, e anche le sue fortificazioni furono abbattute.
Fu nel 1768, con l’acquisizione del maniero da parte del duca di Penthièvre (nipote di Luigi XIV) che il Castello di Amboise tornò a splendere.
Nuovi giardini all’inglese furono realizzati, ricchi di vialetti sinuosi, e sulla torre occidentale detta “della Garçonnet” venne costruita una pagoda ottagonale.
E’ proprio a questo periodo che risalgono i tocchi orientali che si possono notare qua e là nell’arredo del castello, e che vengono mantenuti dalla duchessa d’Orléans quando erediterà Amboise.
Luigi Filippo e il Suo Luogo di Villeggiatura
Gli Orléans rimasero ad Amboise anche sotto Luigi Filippo, capostipite del ramo dei Borboni discendente da Filippo d’Orléans…ma non in pianta stabile.
Luigi Filippo rese infatti il Castello di Amboise il luogo di villeggiatura prediletto dalla famiglia reale, ma nulla più.
Suo figlio maggiore fece poi costruire nel 1843 un ampio salone panoramico sul tetto della Torre dei Minimi.
L’Emiro Abd-el-Kader ad Amboise
Uno dei figli minori di Luigi Filippo invece, il duca d’Aumale, fu non solo un grande mecenate, ma anche un intrepido condottiero.
Fu lui infatti a colonizzare l’Algeria e a diventarne governatore, e inoltre a catturò l’Emiro Abd-el-Kader.
L’illustre prigioniero di Stato fu fatto dimorare al Castello di Amboise, messo a disposizione del Ministero della Guerra dopo l’esilio di Luigi Filippo.
Qui l’Emiro trascorse quattro anni in compagnia del suo seguito di più di 80 persone, prima di essere liberato da Napoleone in persona.
La Visita del Castello di Amboise
Ma perché abbiamo speso tutto questo tempo a raccontarti le vicnende storiche che hanno visto protagonista il Castello di Amboise ed i monarchi che vi hanno dimorato?
Perché durante il percorso di visita farai un viaggio attraverso la storia del maniero, e ne seguirai lo sviluppo e le modifiche nel corso dei secoli.
E’ solo conoscendone la storia, quindi, che potrai goderti appieno l’esperienza, e che comprenderai il perché di tanti stili così diversi in un unico edificio.
La Galleria degli Stemmi
Un primo assaggio della storia del Castello di Amboise l’avrai percorrendo la Galleria degli Stemmi che dal centro storico della città ti porterà alla biglietteria.
Appesi lungo tutto il passaggio, che anticamente permetteva alle guardie di penetrare attraverso le mura di cinta del castello, troverai infatti tutti gli stemmi dei proprietari del maniero, da Folco Nera (970-1040) fino ai discendenti di Luigi Filippo.
L’Orangerie
Presso l’Orangerie non solo troverai un distributore di bevande e snack e dei bagni, ma anche uno spazio digitale che ti permetterà di scoprire la storia del maniero dal Medioevo ad oggi.
Sono stati infatti realizzati dei modellini 3D e dei video, tutti utili a spiegare l’evoluzione del Castello di Amboise e come avvenivano l’approvvigionamento ed il trasporto dei materiali necessari alla sua costruzione.
La Cappella Sant’Uberto e la Tomba di Leonardo
Forse il motivo per cui però il Castello di Amboise è così celebre è perché ospita la tomba di Leonardo da Vinci.
Il genio fiorentino morì presso il vicino Chateau Clos Lucé nel 1519, durante il regno dell’amico Francesco I, e nelle sue ultime volontà chiese di essere sepolto nella chiesa di San Fiorentino di Amboise.
Questa fu tuttavia distrutta intorno alla prima decade del 1800, causando la perdita delle spoglie mortali di Leonardo e della sua tomba.
Nel 1863, però, una campagna di scavi riportò alla luce una pietra tombale con incise alcune lettere che sembravano comporre il nome di San Luca, protettore dei pittori, e di…Leonardo da Vinci.
Al di sotto della pietra uno scheletro, con accanto alcune monete italiane e francesi in uso all’epoca di Francesco I.
Facendo due più due, ecco le spoglie di Leonardo!
Sul luogo del ritrovamento, proprio accanto ai giardini del Castello di Amboise, è oggi presente un busto di da Vinci, mentre i suoi resti mortali furono trasferiti nel 1874 nella Cappella di Sant’Uberto.
La piccola Cappella di norma è visitabile, ma non ora: sono infatti in corso importanti lavori di restauro.
Potrai tuttavia farti un’idea di com’era (e di come sarà presto) e vedere la tomba di Leonardo grazie all’Histopad che ti sarà consegnato all’ingresso, quando acquisterai il tuo biglietto per il castello.
Non scordarti di metterlo in funzione anche all’interno della residenza reale: ti fornirà tantissime informazioni utili.
Cortili, Terrazze e Fossati
Dalle terrazze del castello potrai godere di una bellissima vista panoramica sulla Valle della Loira, sulle torri e sui giardini, mentre avvicinandoti agli appartamenti paralleli al fiume ti imbatterai nel fossato.
Fu proprio qui che morì Carlo VIII, a soli 28 anni: percorrendo una delle gallerie che sovrastava il fossato per poter assistere ad un gioco precursore dell’odierno tennis, sbattè la testa contro l’architrave di una porta ed il colpo gli fu fatale.
Una morte bizzarra, e davvero sfortunata!
Il Palazzo Gotico
La visita del Castello di Amboise inizia dalla sua sezione gotica, precedente al regno di Francesco I.
Qui troviamo una serie di stanze utilizzate dalle guardie che difendevano l’accesso ai piani nobili, e vediamo anche esposte alcune armi ed armature.
Il corpo di guardia nel corso degli anni ha riunito varie compagnie di combattenti: guardie scozzesi, svizzere e, più avanti negli anni, anche i famosi moschettieri.
Si accede poi alla Loggia delle Guardie, una galleria aperta con affaccio sulla Loira, per poter controllare dall’alto tutti coloro che navigavano lungo il fiume o lo attraversavano.
In questa sezione del castello troviamo ancora la Sala del Pilastro, che permetteva a domestici e guardie di raggiungere gli appartamenti reali ed in particolare la stanza di Carlo VIII.
Quest’ultima fu definita “dei suonatori di tamburino” perché qui vennero date numerose feste da ballo in onore di Luigi XIV nel 1661.
A proposito di feste, la stanza dove si tenevano la maggior parte delle riunioni mondane era la Grande Sala, molto ampia e riscaldata per questo da due grandi camini.
Gli Appartamenti Rinascimentali
Gli appartamenti rinascimentali sono quelli che mostrano maggiormente i cambiamenti avvenuti sotto Francesco I.
A livello decorativo e di arredo, il passaggio dal gotico allo stile rinascimentale porta con sé il trompe-l’oeil, e lo vediamo chiaramente già nella Grande Camera.
In origine questo ambiente era quello in cui il re riceveva il suo entourage, ma oggi è arredata con una collezione di oggetti legati al desinare.
Troviamo infatti un grande tavolo all’italiana, dotato persino di prolunghe, e appesi alle pareti arazzi realizzati proprio con la prospettiva del trompe l’oeil.
Passiamo poi alla Camera del Re, stanza personale di Francesco I ed in seguito del figlio Enrico II e della moglie Caterina de’ Medici.
Qui ovviamente spicca il grande letto a baldacchino, sempre circondato da arazzi, ma troviamo anche un quadro opera di Ménageot che raffigura la morte di Leonardo da Vinci assistito da Francesco I, di cui puoi ammirare una versione anche allo Chateau Clos Lucé.
Infine un ultimo ambiente, reso nel 1800 il guardaroba del re e della regina.
Le Sale degli Orléans
Passano gli anni e arriviamo alla sezione del castello riadattata per ospitare gli Orléans-Penthièvre.
Le varie stanze sono accomunate dall’utilizzo alle pareti di una tappezzeria a righe rossa, ad iniziare dallo studio.
Qui troviamo anche vasellame e ceramiche cinesi, poltrone in stile impero e numerosi quadri che prendono il posto degli arazzi.
Stessa atmosfera nella camera da letto degli Orléans e nel salone della Musica, dove troviamo un’arpa ed un piano a coda.
Ed è in queste stesse camere che l’Emiro Abd-el-Kader trascorse la sua prigionia.
Le Torri
La caratteristica più particolare delle torri, in particolare quella dei Minimi e di Heurtault, non è tanto la loro imponenza (nonostante ad esempio la Torre dei Minimi raggiunga la ragguardevole altezza di 40 metri), quanto piuttosto la costruzione della rampa per accedervi.
Si tratta infatti di un percorso al coperto di forma elicoidale, in forte pendenza, che poteva essere affrontato anche e soprattutto a cavallo.
E fu proprio salendo lungo la rampa della Torre di Heurtault che nel 1539 si verificò un incidente che coinvolse l’Imperatore Carlo V, invitato al castello da Francesco I.
La sua scorta a cavallo, infatti, salendo lungo la rampa con in mano delle torce, appiccò per errore il fuoco ad alcuni arazzi.
L’incendio per fortuna lasciò indenne Carlo V, che il giorno successivo riprese il suo viaggio per le Fiandre.
Dalla cima della rampa della Torre dei Minimi potrai quindi raggiungere i giardini attraverso la Galleria d’Aumale.
I Giardini
I giardini del Castello di Amboise sono stati realizzati su una terrazza per volontà di Carlo VIII, che rimase incantato dalle meraviglie viste a Napoli durante la sua spedizione di conquista in territorio italiano.
I primi giardini che incontriamo prendono infatti il nome di “Terrazza Napoli”, ed oggi potrai ammirarli così come li aveva fatti realizzare lo stesso Carlo VIII.
Al fondo, in prossimità delle mura di cinta medievali, si trova l’accesso alla terrazza superiore.
Al di sotto di questa una piccola grotta, decorata con la scultura di un porcospino per omaggiare Luigi XII.
Dando le spalle al fiume ti imbatterai nei giardini all’inglese, attraversati da viali alberati.
Da quello centrale potrai godere di una splendida vista sul Castello di Amboise e sulla cappella, mentre continuando verso sud vedrai prima un grande cedro del Libano, piantato all’epoca di Luigi Filippo e posto accanto ad una vasca, e poi il Giardino Orientale.
Questo fu progettato solo nel 2005, e comprende una serie di di stele in memoria dei compagni d’esilio dell’Emiro Abd-el-Kader morti ad Amboise.
Vedrai anche una linea verde: essa è orientata in direzione della Mecca.
Accanto al Giardino Orientale, infine, il Giardino del Mezzogiorno, abbellito da cespugli di rose bianche ed elicriso italiano, mentre in prossimità della Torre Heurtault vedrai numerose piante di lavanda.
Costi ed Orari di Apertura
Il Castello di Amboise è aperto tutto l’anno ad eccezione del 25 dicembre e del 1 gennaio.
Tuttavia, per orari e costi aggiornati, ti lasciamo come riferimento il sito web ufficiale.
Dove Sostare col Camper
Col tuo camper ti consigliamo di sostare presso il Camping de l’Ill d’Or, dall’altra parte del fiume, oppure presso l’adiacente area sosta del circuito Camping Car Park.
Castello di Amboise: le Nostre Conclusioni
Quando abbiamo visitato il Castello di Amboise ci è spiaciuto molto non avere accesso alla tomba di Leonardo, perché forse la visita della Cappella era ciò che più attendevamo.
Poco male, vorrà dire che ci torneremo ancora in futuro!
L’esperienza è stata comunque molto piacevole ed istruttiva, sebbene l’Histopad fosse un po’ ingombrante e scomodo da portare.
Questo tuttavia è un problema solo nostro, visto che durante una visita abbiamo con noi anche l’attrezzatura per foto e video.
Abbiamo apprezzato l’opuscolo in italiano, davvero esplicativo, ma ci è spiaciuto non aver potuto prendere parte all’avventura virtuale disponibile all’interno del castello.
Si tratta di una sorta di gioco al termine del quale si deve scoprire il colpevole di un misfatto, ma essendo solo in francese per noi non è stato possibile partecipare.
All’interno dei giardini, diversi punti fotografici: se sei un Instagrammer o semplicemente vuoi divertirti un po’, potrai approfittarne gratuitamente.
Di certo ti consigliamo la visita del Castello di Amboise se sei appassionato di storia e architettura, così come del vicino Chateau Clos Lucé e degli altri Castelli della Loira: alla prossima!
<p> </p>
Castello di Amboise
Mnt de l’Emir Abd el Kader, 37400 Amboise, Francia
Sito web: https://www.chateau-amboise.com/it/